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CIVIDALE – Il Museo Archeologico Nazionale di Cividale oggi ospita la prima tappa dell’evento con cui si chiuderà la nona edizione di “Bestiario Immaginato”: un festival diffuso e uno spazio temporaneo di creazione che utilizza la mediazione artistica, lo spettacolo dal vivo, la multimedialità e il fare creativo dei più piccoli per raccontare il presente e il forte desiderio di riallacciare i legami sociali e di fare delle nostre relazioni un’opera d’arte. Nel corso dell’ultima edizione sono stati coinvolti 600 piccoli partecipanti – impegnati a “Ricucire il tempo” nel corso degli ultimi settemesi – grazie alla collaborazione con ben otto amministrazioni comunali.
Cinque repliche – Nella meravigliosa cornice del Man di piazza Duomo sono in programma cinque repliche, fino alle 15.30. Ad attendere gli spettatori ci sono 300 creature cucite. L’artista Virginia di Lazzaro si è occupata di incastonarle tutte in un percorso di scoperta che sarà accompagnato dalle istallazioni sonore realizzate raccogliendo le voci e le storie incontrate in ognuna delle comunità coinvolte. Ogni cosa sarà attraversata da un filo di storie, gli spettatori cammineranno e “cuciranno” nuove strade di memoria. L’installazione è ispirata all’opera dell’artista Maria Lai che, con la sua idea di arte relazionale, ha scoperto come la linea che unisce gli individui e li rende comunità non è mai davvero una linea retta. Per partecipare agli eventi di Cividale è anche possibile raggiungere la città ducale con il treno, grazie alla collaborazione con la Fuc – Ferrovie Udine Cividale che, ogni anno, allestisce le carrozze con gli inviti agli eventi di Bestiario. Inoltre, oggi fino alle 14.59, i bambini fino a 4 anni viaggiano gratis e dai 4 ai 12 anni a tariffa ridotta. Dalle 15 invece la gratuità è estesa a tutti i bambini fino ai 12 anni non compiuti. Sarà una buona occasione, questa, anche per visitare i tesori del Museo Archeologico e tutto il bestiario dell’immaginario longobardo. Domani, 16 aprile, l’appuntamento conclusivo è invece in programma alla Cjase di Catine, a Villalta di Fagagna (sempre 5 repliche 14.00/15.00/16.00/17.00/18.00).
Nove anni – Da ben nove anni “Bestiario Immaginato” coinvolge le piccole comunità, mettendo al centro l’infanzia. Il risultato, sempre nuovo e mai scontato, è quello che conduce a un processo culturale che ha senso per tutti, grandi e piccoli. Gli animali e l’immaginario dei bambini restano sempre il punto fermo, di partenza. A cambiare è solo declinazione del tema: la stoffa, il cartone, la luce, la natura o i grandi anniversari (Leonardo da Vinci, Patria del Friuli, Dante Alighieri). Il progetto è una produzione di Damatrà onlus, è ed stato realizzato con la collaborazione dell’associazione Invasioni Creative, grazie al bando della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, oltre che al contributo e alla partnership dei Comuni di Colloredo di Monte Albano, Fagagna, Gorizia, Moruzzo, Pagnacco, Remanzacco, San Vito di Fagagna, Tavagnacco; Fondazione Stazione dell’Ulassai, associazione 47|04, Museo Archeologico Nazionale di Cividale, Gradska knjižnica i čitaonica Pula, L’Art Source, Il Cavalîr, associazione Corsia d’Emergenza e al sostegno della Banca di Udine Credito Cooperativo.

UDINE – Mostre, residenze artistiche e incontri, fra Trieste, Lignano Sabbiadoro, Campoformido, Romans d’Isonzo e Ravascletto. “Altrememorie – Una nuova narrazione del territorio” – progetto dell’omonima associazione, realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Turismo FVG e in collaborazione con Associazione Lendhauer, Comune di Ravascletto, Duepunti Aps, Gruppo Immagine, Associazione Culturale Menti Libere, Collettivo BridA – si prepara alle battute finali con due appuntamenti in programma in aprile.
Le prime tappe – Il percorso di Altrememorie, nei primi mesi del 2023, ha visto le residenze di molti artisti, ospiti della regione. Incontri con luoghi e persone che hanno permesso di dare vita alla mostra "Marco Cavallo, 50… e non li dimostra", un dialogo immaginario con Franco Basaglia in occasione dei 50 anni dalla dirompente uscita collettiva dal manicomio di Trieste. E ancora al progetto, con cui Wundertruppe e Voyageurs Immobiles, a Lignano, hanno raccontato il tema dell’amicizia, accompagnato dal romanzo “Le onde” di Virginia Woolf. E poi Dibants, il 23 marzo a Campoformido: la restituzione pubblica di fine residenza, con aperitivo, assieme a Marco Londero che ha esplorato il concetto di rudere. Al Centro culturale di Casa Candussi Pasiani di Romans d’Isonzo è stata inaugurata la mostra di Francesca Mione: “Incontro”, realizzata in collaborazione con il Centro Giovani Meet You. L’esposizione raccoglie i lavori fatti assieme ai bambini e ai ragazzi che hanno partecipato, nei mesi scorsi, a una serie di laboratori nell’ambito di Altrememorie. Oggi ultimo giorno per visitare la rassegna, fino alle 12.
Ravascletto – Fino a domani, invece, Simone Carraro porterà la sua ricerca artistica a Zovello di Ravascletto in occasione della seconda edizione di Cjase: una residenza, con la curatela di duepunti, in collaborazione con il Comune di Ravascletto, che invita giovani artisti a confrontarsi con il territorio friulano. Carraro prosegue la propria indagine “paesaggi invisibili”: oggetti di natura antropica che, in seguito a un processo di abbandono, si sono trasformati in altro, a partire dagli organismi che hanno cominciato ad abitarli. L’idea di Carraro è quella di comporre un vero e proprio archivio del paesaggio invisibile attraverso un’attenta raccolta e catalogazione rielaborata in chiave simbolica dall’occhio dell’artista. Oggi, alle 17, all’Hotel Harrys (accanto alla piazza) di Zovello si terrà la restituzione finale della residenza e della ricerca che l’artista ha portato avanti sul territorio.
Cos’è? – Altrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze e esposizioni artistiche. Dal 2014, invita artisti a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico. Grazie alla collaborazione con enti locali e culturali e ai partner attivi in ambito artistico, le residenze si svolgono in più location, che costituiscono uno specchio dei diversi paesaggi che compongono il Friuli-Venezia Giulia, luoghi caratteristici e molto diversi fra loro. Tasselli singoli di un mosaico che insieme compongono un’immagine inedita del Friuli-Venezia Giulia. Gli artisti sono stati invitati a svolgere un periodo di residenza seguito poi da un’esposizione e una presentazione pubblica.

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In copertina e all’interno alcune immagini di Bestiario Immaginato e Altrememorie.

 

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