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di Giuseppe Longo

“Il fascino del suono della Mitteleuropa attraverso tre secoli di storia”: questo il titolo, molto accattivante, della seconda parte del Festival Schippers che, sotto la direzione di Carlo Grandi, è pronto per presentarsi ai nastri di partenza. Dopo la prima sezione – che si era brillantemente conclusa ad Aquileia (dopo l’esordio a Muggia Vecchia e le tappe a Gradisca d’Isonzo e a Tarvisio) -, venerdì prossimo, 24 marzo, l’Orchestra “Thomas Schippers” dà infatti appuntamento, alle 20.30, per il concerto iniziale nell’accogliente Barchessa di Castelvecchio, località Castelnuovo di Sagrado sul Carso Goriziano, dove la formazione è praticamente “di casa”. Il giorno successivo, sabato, i musicisti si trasferiranno nella bellissima Sala degli Specchi del Castello di Spessa, a Capriva del Friuli, dove la serata comincerà alle 17.30. Domenica prossima, invece, seguirà alle 11 un invitante matinée a Villa Romano, a Case di Manzano. Infine, lunedì 27 marzo, alle 20.30, la conclusione di questa seconda parte della manifestazione si terrà nella prestigiosa azienda agricola Jermann a Ruttars di Dolegna del Collio.
Mitteleuropa in tre secoli di storia, dunque, raccontati attraverso pagine intramontabili di quattro Geni della musica con la emme maiuscola: Johann Sebastian Bach, Wolfangang Amadeus Mozart, Ludwig Van Beethoven e Johannes Brahms. “Verranno proposti – come ci anticipa il maestro Grandi – “Quolibet” variazione 30 da Goldberg Variations di Bach, come anello di congiunzione tra il periodo Barocco proposto nella prima produzione e il periodo Classico rappresentato qui da Mozart e Beethoven. Poi eseguiremo il divertimento KV 138 in Fa Maggiore di Mozart e la Cavatina dal quartetto Op 130 di Beethoven. Interpretata in prima esecuzione dal quartetto di Ignaz Schuppanzigh grande amico di Beethoven e dedicatario delle due celebri romanze per violino e orchestra e originario del Collio Goriziano. Il brano più amato da Beethoven tra tutti i suoi quartetti. La seconda parte – conclude il direttore artistico – è invece tutta dedicata a Brahms con l’esecuzione di dodici dei suoi Liebeslieder Walzer Op 52 nella versione di Hermann per orchestra d’archi: un capolavoro brahmsiano originale per quattro voci e due pianoforti. Il concerto si concluderà con le celebri Danze Ungheresi di Brahms 5 e 1″.
Dopo le note barocche – anche con un “assaggio” rinascimentale – che avevano entusiasmato il pubblico nei primi quattro concerti, si passerà dunque ai grandi classici della Mitteleuropa, austriaca e germanica, con gli appuntamenti che si annunciano da tutto esaurito a Castelvecchio di Sagrado, Spessa di Capriva, Case di Manzano e Ruttars di Dolegna. In aprile, Quindi, dopo una breve parentesi, la conclusione del Festival Schippers, organizzato dall’associazione guidata dall’avvocato Cristiano Gobbi, con la sezione dedicata alle Sinfonie di Ignazio Saverio Gobbi, Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart, proponendo composizioni del periodo Classico sull’asse Gorizia-Vienna.

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In copertina, il maestro Carlo Grandi al concerto di Aquileia e qui sopra a quello di Muggia Vecchia.

 

 

 

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