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Si era inaugurata nel segno del bandoneon, con l’Omaggio ad Astor Piazzolla affidato al talento solistico di Davide Vendramin, e si chiuderà con un recital per fisarmonica, non meno sorprendente e coinvolgente, la 46ma edizione di Musicainsieme, storica vetrina cameristica ideata e promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone a cura dei maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, per il coordinamento della presidente Maria Francesca Vassallo.
Domani, 12 marzo, alle 11 nell’auditorium di Casa Zanussi, protagonista sarà il giovane musicista serbo, già pluripremiato, Stefan Projović, nativo di Kragujevac, dotato di grande temperamento e impegnato nella filologia esecutiva di autori del primo Barocco e di autori contemporanei, in un programma che mixa la scrittura di Girolamo Frescobaldi, Domenico Scarlatti e Johann Sebastian Bach a quella di Maestri della tastiera dei nostri giorni, come Zoran Božanić, Jesus Torres, Vjaceslav Semënov, Corrado Rojac, Mikolaj Majkusjak. Anche l’ultimo concerto è aperto alla libera partecipazione del pubblico con info e dettagli sul sito musicapordenone.it prenotazioni cicp@centroculturapordenone.it
Della fisarmonica si è ormai acclarata l’intesa identità strumentale e si apprezza il repertorio, potenzialmente vastissimo: se l’estetica creativa dei compositori che si sono cimentati nella scrittura per fisarmonica rivela un mondo sfaccettato e tutto da scoprire, la fisarmonica da concerto può affrontare anche i grandi compositori del passato. Stefan Projović, classe 1996, partirà dalla Toccata seconda di Girolamo Frescobaldi, si potranno assaporare i virtuosismi di Jesus Torres, compositore spagnolo formatosi con Franco Donatoni, che sparge nella propria musica sonorità violente, apocalittiche, ma anche momenti dolcissimi, eterei; e pagine del compositore serbo Zoran Božanić, attratto da una forma piu composta e da figurazioni strumentali neoclassiche; ma anche del decano dei compositori e fisarmonicisti russi Vjačeslav Semenov, con il suo Capriccio n°2 che offre una partitura di grande drammaticita, ispirata al tragico evento del sottomarino “Kursk”: nella sua musica si respira la grande tradizione russa e gli echi ascrivibili ad Aram Hačaturjan, nel Capriccio, risuonano evidenti. Corrado Rojac, fisarmonicista e compositore triestino, proietta il suo impegno compositivo in una dimensione vicina al silenzio, fatta di sonorità rarefatte, oniriche, come nelle “Coniugazioni del sublime”. Il giovane compositore polacco Mikolaj Majkusjak, invece, ricerca un contatto con il grande pubblico scandendo la propria musica attraverso ritmiche pervasive, di ascendenza minimalista. Accanto ai Maestri della tastiera dei giorni nostri, la fisarmonica da concerto, grazie alla propria identità strumentale, può affrontare i capolavori tastieristici del passato: ecco dunque, oltre a Frescobaldi, le pagine di Domenico Scarlatti, con la Sonata in do diesis minore, e Johann Sebastian Bach, di cui sarà proposto il Preludio-Sarabanda-Giga, dalla Suite Inglese in mi minore: pagine che si accendono di una nuova, inedita espressività.

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In copertina, il fisarmonicista serbo Stefan Projović atteso domani a Pordenone.

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