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Prendono avvio ufficialmente oggi, 9 marzo, al Polo culturale di Casa Maccari, la mostra e il progetto “Pier Paolo Pasolini e Dora Bassi: eredità ai contemporanei” – ideata e realizzata dal Comune di Gradisca d’Isonzo con l’Associazione IoDeposito, sotto la direzione artistica di Chiara Isadora Artico – per esplorare l’eredità culturale che il rapporto tra Dora Bassi e Pier Paolo Pasolini ha lasciato sul nostro territorio.

Jennifer Guerra

Il progetto ha come fulcro una mostra di arte contemporanea che mette in dialogo un inedito gruppo di opere di Dora Bassi appena riscoperte – tornate alla luce dopo decadi di proprietà privata ed esposte qui per la prima volta al pubblico – affiancate alle peculiari interpretazioni di quattro artisti contemporanei internazionali maturate durante un periodo di residenza in Friuli Venezia Giulia: Zosia Zoltkowski, Nathalie Vanheule, Quỳnh Lâm e Boris Beja.
La giornata dell’inaugurazione sarà caratterizzata, alle 18, dalla presenza della giornalista, filosofa, influencer e Ted speaker Jennifer Guerra, esperta di tematiche femministe, protagonista dell’incontro “Sul sellino posteriore della motocicletta. Appunti per un libro su Pasolini e il femminismo”. Nel corso dell’appuntamento, la Guerra svelerà alcune anticipazioni sul suo volume dedicato al rapporto che Pasolini ebbe con il femminismo, prodotto grazie a una residenza sul territorio gradiscano e di prossima stampa per B#S Edizioni.

«Tanti aspetti di Pasolini sono stati indagati negli ultimi anni, specialmente nel centenario della nascita, ma c’è ancora un aspetto che rimane in filigrana, ovvero il rapporto che Pasolini ebbe con il movimento femminista che era sorto negli anni ’70 in Italia», spiega Jennifer Guerra. «Eppure, ci sono molte tracce di un rapporto – spesso conflittuale – sia nelle opere pasoliniane, che nei numerosi interventi per la stampa, ma anche nelle amicizie del poeta – si pensi a Dacia Maraini». «L’analisi delle figure femminili nell’opera pasoliniana è un tema piuttosto recente, ma ancora non esistono contributi che analizzino il rapporto tra Pasolini e il movimento femminista. Cosa pensava Pasolini del femminismo? E cosa pensavano le femministe di Pasolini? Per rispondere a queste domande si deve anzitutto capire cosa rappresentava la donna per il poeta, anche grazie alla lente sulla figura di Susanna Colussi, la più importante tra le tante donne che accompagnarono Pasolini nella sua vita».

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In copertina, il poeta Pier Paolo Pasolini e l’artista Dora Bassi in un progetto a Gradisca d’Isonzo.

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