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L’editoria del territorio si racconta “Da vicino”: proseguono le presentazioni, organizzate da Fondazione Pordenonelegge.it, dei libri pubblicati dalle case editrici che animano la tensostruttura di Piazza XX Settembre nel corso della Festa del Libro settembrina. Per continuare a parlare dei libri del territorio, anche nel corso dell’anno, per promuovere la ricchezza della “bibliodiversità” legata a tante vivacissime firme dell’editoria di Nordest.
Il prossimo appuntamento è in programma oggi, 11 maggio, alle 18 in Sala Ellero a Palazzo Badini: Paolo Pastres presenta Francesco Algarotti. “Saggio sopra l’Accademia di Francia che è in Roma”, pubblicato da ZeL Edizioni. Dialogherà con l’autore Giuseppe Barbieri, ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università Ca’ Foscari Venezia, dove dirige il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali ed è membro del Senato Accademico. L’incontro è aperto, con ingresso libero, fino ad esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge).
Con il “Saggio sopra l’Accademia di Francia che è in Roma”, pubblicato nel 1763, Francesco Algarotti (Venezia 1712 – Pisa 1764) intendeva difendere l’esistenza dell’istituzione che menziona nel titolo, ma soprattutto affermare la necessità per gli artisti di un soggiorno formativo in Italia. In esso lo scrittore veneziano, forte delle tante esperienze maturate durante i viaggi e di una profonda conoscenza del mondo figurativo, esprime il proprio punto di vista sulla didattica artistica, la diffusione del patrimonio nei grandi e piccoli centri della Penisola e la perdurante centralità culturale italiana.
In questo Saggio, apparso all’indomani della fine della Guerra dei sette anni, Algarotti ha modo di riflettere sui rapporti artistici tra Francia e Italia, oltre a guardare con grande interesse verso l’Inghilterra, intrecciando considerazioni sulla pittura, la scultura e l’architettura con la nuova situazione politica europea. Si tratta, dunque, di un testo breve quanto denso di importanti, appassionate e innovative analisi, che merita di essere riproposto alla lettura, con un’introduzione e un commento in grado di offrire una nuova chiave interpretativa a uno tra i maggiori contributi alla critica d’arte del Settecento. Sogni, passioni, manie e paure nell’età che precede le grandi scelte di vita, in un racconto avvincente come un giallo.

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Paolo Pastres (1969), nato a San Vito al Tagliamento, vive a Udine ed è direttore responsabile di “Memorie Storiche Forogiuliesi”. Si dedica soprattutto allo studio della letteratura artistica del XVIII secolo, con particolare riguardo alle figure di Luigi Lanzi e Francesco Algarotti. I sui campi d’interesse sono incentrati sui rapporti tra letteratura e arti figurative, con interventi su Erasmo di Valvasone e Jacopo Bassano, Antonio Lupis e Luca Giordano e la scultura funeraria veneziana, per passare alle relazioni tra Antonio Conti, Francesco Algarotti, Francesco Zuccarelli e Giambattista Tiepolo. Inoltre, le sue ricerche si sono rivolte all’analisi della storiografia artistica sei e settecentesca, specialmente al sistema delle scuole pittoriche.

Info: telefono 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it

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In copertina, Paolo Pastres che oggi sarà protagonista a palazzo Badini a Pordenone.

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