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di Mariarosa Rigotti
“La scena planetaria e botanica di Paul Scheerbart”: è questo il titolo della proposta che arriva da Padova nell’ambito di un ciclo di incontri intitolato “Conversazioni di Ecosofia”. L’appuntamento è a palazzo Zacco, Prato della Valle 82, ed è previsto per domenica 8 dicembre, alle 18. Vi interverrà la professoressa Cristina Grazioli, docente dell’Università di Padova; al pianoforte siederà Leonardo Giulianelli che proporrà pagine di Debussy, Skrjabin e Prokof’ev.
Cristina Grazioli e Leonardo Giulianelli
Così, riguardo all’argomento su cui sarà centrata la serata, nel programma si legge: «Abstract: La scena planetaria e botanica di Paul Scheerbart (1863-1915). Quando l’architettura di vetro sarà universale, avremo un Paradiso in terra e non avremo bisogno di alzare i nostri sguardi impazienti alla ricerca del Paradiso celeste (Paul Scheerbart, Architettura di vetro, 1914). Solo due tra le tante citazioni che si potrebbero indicare ad emblema dello spirito liberamente “fantastico” e pacifista di Paul Scheerbart. scrittore, pubblicista, drammaturgo, disegnatore, noto per il suo saggio sull’architettura di vetro, dove aspira ad un habitat non separato dalla natura (cosmica) e ad una esistenza pervasa dalla luce; anticipatore della fantascienza (in particolare per il suo romanzo Lesabèndio)». E ancora: «L’opera di Scheerbart è un prisma attraverso il quale leggere il mondo come cosmo inconoscibile del quale l’essere umano non è che una minuscola (spesso presuntuosa) presenza, dove regno vegetale, animale, minerale, astrale sono parte di un organismo complesso e interconnesso, e dove, al di là di ogni umana gerarchia, le specie danno vita ad ibridazioni. Figura “multiversale” che all’aprirsi del ’900 sembra preconizzare molti aspetti del pensiero contemporaneo e delle arti del nostro tempo».
L’evento è firmato dall’Associazione culturale Filosofia di Vita, in collaborazione con il Comune di Padova, assessorato alla cultura, nell’ambito di una assegna autunnale così «inserendo l’uomo nell’ambito dell’ecologia ambientale, sociale e mentale». Riguardo al titolo del ciclo “Conversazioni di Ecosofia Edizione 2024”, viene spiegato che «è già un programma di ricerca. Conversare significa volgersi verso l’altro per stare con lui: conversare di ecosofia significa superare le forme particolare di tutto ciò che stringiamo fino a rimanere con la sola essenza, una essenza che soltanto la musica – con la quale non a caso si concluderanno le conversazioni – può esprimere». E, ancora, viene ricordato che «Il termine ecosofia è stato utilizzato per la prima volta dal filosofo Arne Næss all’Università di Oslo nel 1960, ed è il fondamento del movimento di Ecologia profonda, che invita ad un rovesciamento della prospettiva antropocentrica: l’uomo non si colloca alla sommità della gerarchia dei viventi, ma si inserisce al contrario nell’ecosfera; l’essere umano è una parte nel Tutto».
Una nota, infine, sull’ingresso: i biglietti sono a posto unico, con contributo responsabile (consigliato di 5 euro), a sostegno del progetto. Comunque, per informazioni si più si può chiamare la stessa associazione al 333.39217440 scrivere a info@filosofiadivita.it, oppure all’assessorato alla Cultura ai numeri 049.8204501 – 8204529, o scrivere a cultura@comune.padova.it – donolatol@comune.padova.it
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In copertina, lo scrittore tedesco Paul Scheerbart (Danzica 1863-Berlino 1915).