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di Mariarosa Rigotti

“Come tremano le cose riflesse nell’acqua” è in programma da domani al 27 febbraio al Piccolo Teatro di Milano. E riguardo alla rappresentazione dell’11 febbraio una interessante opportunità a partecipare arriva dall’Università di Padova – Dipartimento di Studi linguistici e letterari e Dipartimento di Beni Culturali – che, in collaborazione proprio con il Teatro fondato dal triestino Giorgio Strehler (assieme a Paolo Grassi e Nina Vinchi) e Acta (Associazione culturale Teatro e Azione), promuove e organizza una nuova trasferta, dopo quella di fine gennaio, nel capoluogo lombardo per assistere, al Teatro studio Melato, a questo spettacolo con la regia di Liv Ferracchiati, alle 16.


Va ricordato che la docente a cui si deve la proposta è la professoressa Cristina Grazioli (la quale all’ateneo patavino insegna Teatri di figura, Storie ed estetiche e Storia ed estetica della luce in scena), mentre referente per il Piccolo Teatro è Antonella Brambilla. L’opportunità di assistere a “Come tremano le cose riflesse nell’acqua (čajka)”, si colloca nell’ambito del progetto “SguardItineranti”.  Da sottolineare, poi, che lo spettacolo è una produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa ed è liberamente ispirato a “Il gabbiano di Čechov”. Come anticipazione, viene ricordato che «le vite dei personaggi si intrecciano sulle rive di un lago che assiste ai loro amori e alle loro distruzioni. Solo all’apparenza immobile, lo specchio rovesciato attrae tutti per la sua imprevista pericolosità e prende vita attraverso le parole dei personaggi»; mentre gli interpreti sono Giovanni Cannata, Roberto Latini, Laura Marinoni, Nicola Pannelli, Marco Quaglia, Camilla Semino Favro, Petra Valentini e Cristian Zandonella.

Cristina Grazioli


Da aggiungere, che per i partecipanti alla trasferta, ci saranno anche un aperitivo dopo lo spettacolo per dialogare con gli artisti, oltre a una visita agli spazi della scuola di teatro “Luca Ronconi” – fondata sempre da Strehler nel 1987 e oggi guidata da Carmelo Rifici – e così si potrà ascoltare la storia della Scuola e del Teatro Studio Melato – una delle tre sedi del Piccolo – che in questa occasione ospita, appunto, lo spettacolo. Inoltre, materiali di approfondimento saranno messi a disposizione dei partecipanti.
Venendo, invece, ai dettagli “tecnici” del viaggio, la partenza da Padova è fissata, come detto, per l’11 febbraio, alle 10.30 (con ritrovo alle 10.15) da via della Pace (autostazione) salendo su un pullman Palliotto Viaggi. Il rientro è previsto verso le 23.30. Le prenotazioni si fanno scrivendo a info@associazioneacta.com entro mercoledì 31 gennaio, indirizzo dove si possono ricevere informazioni che, riguardo lo spettacolo, si trovano anche su https://www.piccoloteatro.org/it/2023-2024/come-tremano-le-cose-riflesse-nell-acqua.
Va, infine, opportunamente ricordata la finalità di “SguardItineranti”: un progetto da cui prende vita Acta, nato da un’idea della stessa professoressa Grazioli con lo scopo di «riunire appassionati, studenti, studiosi e professionisti dello spettacolo per compiere un viaggio, assistere a uno spettacolo e condividere saperi, conoscenze, emozioni, sensazioni, sentimenti e passioni». E, allora, ecco i viaggi verso teatri e festival anche oltre i confini del Veneto, come in questo caso; inoltre, le trasferte sono arricchite da visite a mostre d’arte, spazi teatrali, passeggiate e incontri con gli artisti.

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In copertina, un momento delle prove dello spettacolo e all’interno una delle scene.

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