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di Giuseppe Longo

“Nozze Istriane”, l’opera più amata di Antonio Smareglia, inaugurerà sabato sera a Pola il restaurato Teatro cittadino, lo stesso che frequentava il compositore nato nella città dell’Arena nel 1854, morto a Grado nel 1929 e che riposa a Trieste, dove fu anche direttore onorario del Conservatorio “Giuseppe Tartini”. Ricorrendo il 5 maggio i 170 anni della nascita del musicista nella casa di piazza Foro, trasformata da vent’anni in sala museale, la Città adriatica ha infatti deciso di onorare l’illustre figlio proprio con la bellissima opera verista, ambientata nella vicina Dignano e che canta costumi e tradizioni della terra d’Istria. Per cui la prima si terrà proprio sabato, nell’ex Teatro Pietro Ciscutti, a conclusione dei lavori che in questo ultimo anno lo hanno riportato a nuova luce, dandogli una veste ancora più bella e raffinata. Domani, nella tarda mattinata, sarà inaugurata invece una mostra documentaria proprio su “Nozze Istriane” al termine della cerimonia ufficiale per l’annuale festa della Città che si terrà sempre nel Teatro rinnovato. L’opera sarà quindi replicata lunedì prossimo, mentre l’11 maggio sarà riproposta nel Teatro di Fiume, la città che ha collaborato con Pola nel suo allestimento.


La città di Pola torna, dunque, a rendere omaggio al suo Antonio Smareglia, facendo così il bis con quanto fatto l’anno scorso. Sempre in occasione dell’anniversario della nascita del compositore, era stato infatti inaugurato, al termine di un capillare restauro, il Teatro romano. E la cerimonia ufficiale era stata sottolineata dalla esecuzione della dolcissima “Salve Regina”, composta proprio dal musicista polese, dimostrando quanto la città sia rimasta legata a questo figlio dalla cultura mitteleuropeo, la cui opera è al centro di una importante rivalutazione in Croazia, ma anche in Italia e all’estero, a cominciare dalla Germania dove è stata riproposta con successo “La Falena”. Mentre l’anno scorso a Castell’Arquato, in Emilia Romagna, è stata allestita la stessa “Nozze Istriane” nell’ambito del Festival dedicato a Luigi Illica, l’autore del libretto. Grande, anche in quella occasione, l’apprezzamento del pubblico e della critica. A Udine, invece, si lavora per la nuova edizione del Premio Smareglia organizzato con successo da molti anni dall’Accademia di studi pianistici “Antonio Ricci”.

L’inaugurazione del Teatro romano.

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In copertina, un ritratto giovanile del musicista istriano Antonio Smareglia (Pola 1854-Grado 1929).

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