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È dedicato a “Vienna” e vedrà protagonista a Trieste il Quartetto Archos – di formazione tedesca, composto però da una selezione internazionale di grandi musicisti – il prossimo concerto della Stagione cameristica Cromatismi 3.0 di Chamber Music Trieste, in programma stasera, alle 20.30, al Teatro Miela. Un evento musicale che riporta a Trieste uno dei maggiori talenti cittadini delle ultime generazioni, il corno Marco Panella, chiamato a integrare la formazione con l’ulteriore corno Paolo Valeriani, solista di vasta notorietà. E Panella è stato a lungo primo corno nelle Orchestre Rai a Napoli, Roma e nell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, mentre dal 2004 è primo corno nell’Orchestra Filarmonica di Torino. Il cartellone Cromatismi 3.0 è diretto dalla pianista e musicologa Fedra Florit, la Stagione è sostenuta dal Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova e Zoogami.

Marco Panella


Il programma del Concerto ripercorrerà la grande tradizione viennese nella sua dimensione cameristica per archi e fiati, a partire da Wolfgang Amadeus Mozart e dal suo Divertimento n.10 in fa maggiore KV 247: esempio notevole di musica da intrattenimento che sa toccare valori d’arte assoluti attraverso un quartetto d’archi che si prevede integrato da una coppia di corni, non in “soggezione” ma perfettamente miscelati agli archi in chiave di “necessità”, con una propria vitalità autonoma che diventa cifra stilistica inconfondibile del lavoro mozartiano. Si prosegue con Franz Joseph Haydn e il Divertimento a 6 in re maggiore Hob, il primo d’un gruppo di sei Divertimenti del Maestro databili approssimativamente al 1784: espressione di quella “mistica” razionalità unificatrice di Haydn, che punta alla essenzialità degli elementi musicali, in una ricerca qui dissimulata dal «genere» di trattenimento en plein air. In chiusura si arriva a Ludwig van Beethoven e al suo Sestetto in mi bemolle maggiore op.81b, che risale con sicurezza agli anni 1794-95, vale a dire ai primi anni del soggiorno di Beethoven a Vienna e richiama l’aderenza ai valori di armoni e semplicità delle sonorità del Settecento, consegnando una certa preponderanza ai passaggi dei corni, anche tecnicamente più complessi.

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In copertina, il Quartetto Archos che stasera suonerà al Teatro Miela di Trieste.

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