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La giornalista, scrittrice e reporter di guerra Francesca Mannocchi sarà protagonista, oggi, della seconda giornata del Festival vicino/lontano, in cartellone a Udine con la sua XX edizione, per iniziativa dell’Associazione culturale vicino/lontano, a cura di Paola Colombo, Franca Rigoni e Àlen Loreti. “Raccontare i conflitti oggi”, alle 21 nella Chiesa di San Francesco, sarà l’occasione per riflettere con la giornalista che nei suoi reportage dai teatri di guerra privilegia sempre le storie delle persone nella loro concreta esperienza di vittime indifese, perché – spiega – “è sul corpo che si scrive la verità delle guerre. Sono i corpi ad abitare le trincee, i corpi a subire le vendette: stuprati, torturati, violati. Ed è a partire dai corpi che dobbiamo tornare a educarci al conflitto. Perché la commozione senza comprensione non serve. E “la compassione è un’emozione instabile”. In passato l’orrore della guerra era lontano, non vedevamo in diretta le sofferenze dei combattenti e delle vittime, che rimanevano nell’immaginario mitico del sacrificio eroico. Oggi quelle immagini di ferocia e brutalità invadono ogni forma della comunicazione in un flusso costante e indistinto”.

Muhammad ‘Abd Al-Mun’im


Non è un caso che alle 19, nella Chiesa di San Francesco, risuonino note di pace, un accorato appello in musica per chiedere concordia tra i popoli. “Da Pacem Domine. Musica di pace” titola il concerto dell’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani, diretta da Felix Hornbacher. Eseguono “Metamorphosen”, studio per 23 archi solisti composto da Richard Strauss, nel marzo 1945, all’indomani del bombardamento sul Teatro dell’Opera di Vienna e “Da Pacem Domine”, di Arvo Pärt, che commemora la strage alla stazione di Madrid del marzo 2004. Sempre nella serata odierna vicino/lontano presenta, alle 21 alla Loggia del Lionello, lo spettacolo di e con Mattia Cason e Alessandro Conte “Sui trois pe Europe”; insieme ai due autori e protagonisti anche il poeta e scrittore siriano Muhammad ‘Abd Al-Mun’im, esule a Lubiana. Un lavoro che invita a pensare un’Europa più afro-asiatica, più unita, più Europa. Lo spettacolo è proposto in friulano (traduzione a cura dell’ARLef) e sarà replicato, in italiano, al Centro Balducci di Zugliano (venerdì, alle 20.30). “Sui sentieri per l’Europa” è parte integrante del “progetto e” – di cui vicino/lontano è capofila – che si realizzerà in estate in 20 tappe, dal 26 giugno al 30 agosto, tra Austria, Italia, Slovenia e Croazia, nell’ambito delle iniziative ufficiali di GO!2025. Verrà presentato in tedesco, italiano, friulano, sloveno, croato.
“Ovidio. Miti di trasformazione dai versi all’immagine” è l’incontro di apertura della giornata, stamane alle 11 nella Torre di Santa Maria a Udine: punta a ritrovare, nei versi stupefacenti delle “Metamorfosi” di Ovidio e tra i passi del “De Rerum Natura” di Lucrezio, affidati alla lettura dell’attore Andrea Zuccolo, alcuni miti che hanno ispirato immortali opere di pittura e scultura di ogni tempo. Li mostreranno e li commenteranno la storica dell’arte Linda Borean e Mario Alberto Labate, professore emerito di Letteratura latina all’Università di Firenze, con la moderazione di Maria Luisa Delvigo, docente dell’ateneo friulano.
Nel pomeriggio altri appuntamenti ci aiutano a riflettere sulle tematiche del festival. A partire da “Feminis. Talenti da non sprecare” (ore 18, Palazzo Antonini-Stringher), incontro in collaborazione con La Patrie dal Friûl, che affronterà il tema del peso delle donne nella società. Se ne parlerà con le professoresse Cristiana Compagno, docente di Economia e Gestione delle imprese all’Università di Udine, di cui è stata rettrice, e Roberta Nunin, docente di Diritto del Lavoro all’Università di Trieste, moderate dalla giornalista Erika Adami. “A cinquant’anni dal referendum sul divorzio” (ore 18 a Pozzuolo del Friuli, Palazzina Piazza Iulia) farà il punto sui cambiamenti avvenuti in Italia dal 1974, in un incontro a cura dall’associazione culturale L’officina delle memorie, con l’intervento di Andrea Zannini, docente di Storia moderna all’Università di Udine e dell’avvocata Anna Cattaruzzi, componente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Udine.
Sempre alle 18, alla Torre di Santa Maria, in occasione della Settimana della cultura friulana (in collaborazione con Artetica, Società Filologica Friulana e di Radio Onde Furlane) verrà presentato l’audiodocumentario dedicato alla figura dell’intellettuale carnico Giorgio Ferigo. All’incontro “In forma di peraulas” parteciperanno l’autore del progetto, l’attore, musicista e improvvisatore Renato Rinaldi, il medico e operatore culturale Guglielmo Pitzalis e l’antropologo Gian Paolo Gri, introdotti dal giornalista radiofonico Paolo Cantarutti.
Al Cinema Visionario alle 20, in collaborazione con il CEC-Centro Espressioni Cinematografiche e Multiverso, una riflessione sull’ambiguo concetto di “genere”. Preceduto da un intervento di Sergia Adamo, docente dell’Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere, verrà proposto il docufilm di Paul B. Preciado “Orlando. My Political Biography”, potente ritratto della rivoluzione in corso, ispirato al classico “Orlando” di Virgina Woolf. Preciado, filosofo originale e attivista trans, grazie a un cast di 25 persone trans e non binarie, dagli 8 ai 70 anni, in un film elegante ed estroso moltiplica la voce del personaggio immaginario protagonista del romanzo della scrittrice britannica.

IN LIBRERIA – Fitto il calendario delle presentazioni nelle librerie della città che, da sempre vicine al festival, partecipano anche con proposte autonome. Si comincia alle 17.30 alla Feltrinelli con “Il Friuli in un’Europa ri-naturalizzata”, incontro con Danilo Bertoli, Franco Clementin, Fabiana Dallavalle e Francesco Marangon, moderato da Maurizio Ionico ed Enzo Martines: una riflessione sulla vocazione della regione a guardare il proprio futuro senza tradire le proprie radici. Marta Stella, alle 18, sarà alla Libreria Friuli con “Clandestine. Il romanzo delle donne” (Bompiani): in dialogo con Maddalena Bosio racconterà l’epopea delle donne che hanno combattuto contro l’Italia bigotta che le costringeva ad essere vergini o madri. Francesco Vietti, introdotto da Luciana Borsatti, sar, sempre alle 18, alla Moderna con “Mir” (People), diario di viaggio attorno al conflitto in Ucraina. Tra parole e proiezioni, Cristina Noacco sarà alle 18 alla Tarantola, insieme a Marino Del Piccolo, per dare vita ai tre racconti di cammino raccolti nel suo “Timavo, Natisone, Isonzo” e infine Federico Venturini sarà alle 18.30 alla libreria Odòs , introdotto da Federica Toldo, con il suo saggio “Ecologia sociale e diritto alla città” (Zero in condotta ed), riflessione a più voci sull’urgente necessità di ricostruire le realtà sociali e politiche delle città con la prospettiva di trasformare la maniera in cui le persone lavorano, creano e vivono insieme.

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È dedicata a Lorenzo Parelli, il giovane studente friulano vittima nel 2022 di un incidente sul lavoro, durante uno stage scolastico, la XVII edizione della Giornata della Legalità organizzata venerdì 10 maggio, un percorso formativo che ha coinvolto oltre un migliaio di studenti per l’intero anno scolastico nell’ambito del progetto Il piacere della legalità? Mondi a confronto promosso da una ampia rete di Istituti Superiori di Udine e di San Daniele, Gemon e Tolmezzo, coordinato da Liliana Mauro e Chiara Tempo.

Lorenzo visto da Gianluca Costantini.

Foto Luca d’Agostino

Appuntamento come sempre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, venerdì alle 8.30 nell’ambito della XX edizione del Festival vicino/lontano, partner di progetto, di scena a Udine fino al 12 maggio. L’evento offrirà ancora una volta l’occasione per presentare i risultati dell’articolato percorso formativo, e al centro dei lavori ci sarà proprio la “Carta di Lorenzo”, nata per promuovere i valori e la cultura della sicurezza in ogni ambito, a partire dalla scuola. «Quest’anno – spiegano Liliana Mauro e Chiara Tempo, coordinatrici della Rete delle scuole Il piacere della Legalità? Mondi a confronto – abbiamo voluto dedicare la mattinata a Lorenzo, non solo per mantenere sempre vivo il ricordo dello studente, ma anche e soprattutto per costruire, a partire dallo studio dei principi contenuti nella Carta di Lorenzo, la cultura della sicurezza in ogni ambito, cominciando proprio dalla scuola». E nella mattinata del venerdì interverrà, tra gli altri, la sorella di Lorenzo, Valentina Parelli, che sarà intervistata dalla studentessa Giulia Felea. Condurranno la mattinata Chiara Bazzaro, Iris Biasatti, Marco Bulfone, Riccardo Dalle Molle, Terence Fabro, Matilde Fadi, Giulia Felea, Elia Fuligni, Lisa Sgrazzutti, Gioele Lodolo, Anna Nicola, Giulia Zannini. Nel corso dei lavori, momento culminante di un percorso che coinvolge direttamente gli studenti sui temi della cittadinanza attiva, etica e responsabilità, interverranno testimoni che spendono la loro vita nel rispetto dei valori di dignità, solidarietà e legalità, come Marco Omizzolo, sociologo ed esperto di migrazioni. Si occupa di mafie, tratta internazionale e caporalato. Come bracciante infiltrato ha studiato lo sfruttamento dei migranti in agricoltura.
Nel 2016 a Latina ha animato lo sciopero di oltre quattromila braccianti indiani contro caporali e padroni, è stato nominato Cavaliere della Repubblica per il suo impegno e le sue ricerche, da anni vive sotto protezione. Interverrà anche Gaetano Paesano, protagonista di esperienze drammatiche, oggi è prezioso testimone di riscatto e socio-lavoratore della cooperativa sociale “Al di là dei sogni”. Giorgia Pappalardo, creative Strategist 12 Senior, lavora sui temi della diversità e dell’inclusione e racconterà in particolare la piattaforma Ancheioinsegno it. Valentina Parelli, insieme ai genitori Elena e Dino, è impegnata nella promozione della “Carta di Lorenzo”: una piattaforma nazionale che promuove la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Simmaco Perillo, presidente del Consorzio NCO-Nuova Cooperazione Organizzata e della cooperativa sociale Al di là dei sogni, è animatore infaticabile di comunità solidali e protagonista del percorso di riscatto e di crescita economica e civile del territorio casertano. Dj Tubet, rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo. Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di Pedagogia Hip Hop e di una tecnica rap che sfrutta le stesse vocali.

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In copertina, la giornalista Francesca Mannocchi in una foto di Chiara Pasqualini.

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