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(g.l.) Molti conoscono Grado per le sue spiagge, la bellissima laguna, il suggestivo porto mandracchio e l’invitante lungomare, oltre che per la salubrità dell’aria ricca di jodio e la qualità dell’acqua che dai tempi dell’Impero asburgico danno vita a una stazione termale fra le più importanti e rinomate. Non altrettanti, invece, ne conoscono la storia, se non in modo superficiale per aver visitato, o frequentato per i riti, la Basilica patriarcale di Sant’Eufemia, ma anche la vicina Santa Maria delle Grazie e i resti del tempietto paleocristiano che si possono ammirare a cielo aperto dinanzi al palazzo municipale. Il tutto inserito nel suggestivo centro storico, il “castrum gradense”, al quale si accede per calli, campi e campielli, come a Venezia. Ed è proprio al passato legato alla Serenissima che si rivolge il nuovo appuntamento del Caffè Letterario Udinese che, durante tutto il 2024, porterà i suoi tanti “aficionados” alla scoperta di angoli fra i più interessanti, sia dal punto di vista naturalistico che storico-culturale, della nostra terra.


“Grado e la sua storia in epoca veneziana” è, infatti, il titolo dell’incontro-intervista in programma proprio oggi, 28 febbraio, alle 18.15 alla Caffetteria da Romi-Al Vecchio Tram in piazza Garibaldi, nel centro udinese. Relatore sarà Cristiano Meneghel, professore di storia e filosofia. Si tratta del secondo degli incontri inseriti nella nuova programmazione dal titolo “Acque e territori in Friuli”. La conduzione dell’intervista e del dibattito sarà, come sempre, a cura di Maria Sabina Marzotta, presidente dell’attivissimo sodalizio culturale. L’iniziativa beneficia, tra l’altro, del patrocinio della civica amministrazione e della collaborazione del Club per l’Unesco di Udine, presieduto da Renata Capria D’Aronco.
A fine gennaio, nel primo incontro, come si ricorderà, si era parlato di “Parchi e riserve naturali in provincia di Udine”. Il 27 marzo, invece, focus sulla civiltà contadina della nostra terra, con “La storia del molino e della famiglia Tuzzi” che avrà quali relatori gli stessi artigiani mugnai Elvia, Adriano ed Enrico Tuzzi. A fine aprile, poi, obiettivo puntato su “Erbe officinali e loro utilizzo”, con la dottoressa Francesca Degano, esperta in tecniche erboristiche.

Maria Sabina Marzotta


Il 29 maggio con Claudio Mattaloni, autore di interessanti ricerche storiche, si parlerà poi delle “Acque di Cividale”, mentre il 26 giugno altro approfondimento sul patrimonio idrico del Friuli, quando Michela Bonan tratterà il tema “Le rogge di Udine e il loro valore nascosto”. Il 31 luglio, invece, altro tuffo nella storia e nelle bellezze ambientali. Tornerà, infatti, Claudio Beltrame per parlare di “Castelli, dimore e giardini storici in provincia di Udine”.
Quindi, dopo la consueta pausa agostana, ci si vedrà il 25 settembre per trattare il tema “L’importanza delle zone umide in Friuli. Riserva naturale di Marano Valle Canal Novo” con relatore Daniele Bertossio, direttore della Riserva stessa. E il 30 ottobre altro approfondimento sulla Riviera friulana con “Lignano e il suo mare” – ci accompagnerà nella “capitale” del turismo del Friuli Venezia Giulia lo scrittore Giuseppe Sciuto -, seguito il 27 novembre da “Il fiume Stella e la sua poesia”, con la scrittrice Arianna Maturi. Infine, il 14 dicembre il fotografo professionista Mauro Caffieri sicuramente incanterà l’uditorio con “Proiezione sull’acqua e le sue trasformazioni”.
Argomenti, dunque, tutti affascinanti per cui merita d’essere colta al volo anche l’odierna proposta del Caffè Letterario Udinese. «Sarà una piacevole occasione – assicura, infatti, la presidente Marzotta – per vivere i nostri spazi culturali». E, allora, via alla scoperta della ricca storia di Grado, gioiello dell’Alto Adriatico.

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In copertina, scorcio di Campo dei Patriarchi a Grado Vecchia; all’interno, ancora il bellissimo centro storico e uno scorcio del suggestivo porto mandracchio.

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