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Un dramma nel dramma quello che vivono gli adulti e i bambini che intraprendono la Rotta Balcanica per sfuggire da situazioni di guerra e povertà: la privazione dei più elementari diritti umani. È il tema che affronteranno i due diversi panel in programma domani, 27 gennaio, al Teatro Miela di Trieste nella prima della due giornate organizzate dalla Fondazione Luchetta per il trentennale della strage di Mostar. Un riflettore che si accende grazie al contributo di giornalisti che con i loro reportage hanno testimoniato la terribile questione che l’Occidente tende a rimuovere.

Due gli appuntamenti in calendario rispettivamente alle 17.30 e alle 19 per concentrarsi sui diritti negati dei minori e sulle privazioni e i patimenti che anche gli adulti devono affrontare lungo l’estenuante e pericoloso viaggio affrontato nella speranza di ottenere una vita più dignitosa e pacifica. Giuseppe Ciulla (Il Cavallo e la Torre – Rai3), Francesca Ghirardelli (Avvenire) – finalisti del Premio Luchetta Rotta Balcanica -, Gianfranco Schiavone, presidente dell’Ics-Consorzio italiano di Solidarietà, Tiziana Bongiorno, dell’Associazione Tutori Volontari del Friuli Venezia Giulia sono le voci del panel intitolato “L’infanzia negata lungo la Rotta Balcanica”.
Introdotti e moderati dalla giornalista Anna Piuzzi, a partire dalle 17.30 gli esperti del tema saranno chiamati ad approfondire, dal punto di vista dei più giovani, le gravi e pesanti conseguenze di una scelta dolorosa e pericolosa: il viaggio verso Occidente per una migliore speranza di vita. Giuseppe Ciulla racconterà la storia di Halal, un ragazzino siriano di 14 anni che attraverso la Rotta balcanica è arrivato in Olanda. La sua famiglia vive in un campo profughi nel sud della Turchia, il padre sogna di far partire a uno a uno tutti i suoi dieci figli. Francesca Ghirardelli affronterà il tema dei respingimenti indiscriminati e dei pestaggi: la Bulgaria blocca i migranti provenienti dalla Turchia dirottandoli sui Balcani o verso le coste, da cui poi partono i barconi della morte. L’imbocco di questa Rotta è come una porta girevole. Si entra dagli squarci aperti nella recinzione di confine o scavalcando di nascosto, ma poi da altri buchi della barriera si viene rispediti indietro, ugualmente in segreto. Gianfranco Schiavone e Tiziana Bongiorno rappresenteranno la preziosissima realtà del mondo della solidarietà che da anni si adopera a sostegno dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Friuli Venezia Giulia.
Alle 19, i vincitori del Premio Rotta Balcanica Linda Caglioni (Altraeconomia) e Giulia Bosetti ed Eleonora Tundo (Presa Diretta Rai3), assieme ai finalisti Arianna Egle Ventre (Left) e Simone Modugno (Rainews), saranno i protagonisti del panel “La Rotta Balcanica, una strada senza diritti”. Moderati dal giornalista Marko Marinčič, affronteranno temi come i lutti negati e la battaglia legale delle famiglie dei migranti scomparsi, il massiccio utilizzo della tecnologia per il controllo delle frontiere finanziato dall’Unione Europea e i traumi subiti da chi ce l’ha fatta ma non potrà più dimenticare la violenza subita lungo la Rotta. I panel sono stati accreditati dall’Ordine dei Giornalisti.
Il programma della giornata di domani sarà arricchito da ulteriori, importanti momenti. Tra un focus e l’altro, alle 18.30 il momento ufficiale della consegna del Premio ai finalisti della Categoria Stampa e della Categoria Immagini e il conferimento al regista Andrea Segre del Premio Speciale della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin.
Gli scatti fotografici di Luca Greco e Francesco Cibati costituiranno l’allestimento della mostra “Vite abbandonate. Immagini dal Silos” (inaugurazione alle 16): uno sguardo che mette a nudo la realtà dei migranti e dei richiedenti asilo che trovano, nella precarietà dell’attesa di un riparo dignitoso, la solidarietà della rete del volontariato cittadino.
Di commovente intensità anche le pellicole della regista olandese Eefje Blankevoort “The mind game” (proiezione alle 16.15) e di Andrea Segre “Trieste è bella di notte” (proiezione alle 20.30), attraverso le quali i due cineasti forniranno un documento d’autore dell’impatto della Rotta sulla psiche dei più giovani e delle prassi violente e illegali che si consumavano ai danni dei migranti e dei richiedenti asilo in territorio triestino.

Per info e aggiornamenti:
www.premioluchetta.com
www.fondazioneluchetta.eu

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In copertina e all’interno alcune immagini di Luca Greco della mostra sul Silos.

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