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di Mariarosa Rigotti

“Dare figura all’Umano”: così si intitola la tre giorni che si animerà a Padova, dal 10 al 12 maggio, curata da Cristina Grazioli – docente nell’ateneo patavino di Teatri di figura, Storie ed estetiche e Storia ed estetica della luce in scena – e che vedrà anche la presenza di alcune produzioni del Friuli Venezia Giulia, precisamente del Centro teatro e animazione e figure di Gorizia, che conta sulla direzione artistica di Roberto Piaggio, con la partecipazione di Claudio Montagna.
Ma procediamo per ordine, spiegando innanzitutto cosa si vedrà in queste tre giornate. Intanto, va detto che la proposta fa parte di Avvicinamenti appassionati/sguardi sulla persona ed è un ciclo di appuntamenti dedicato alla divulgazione della ricerca e al suo dialogo con il linguaggio artistico e culturale. Una rassegna, va sottolineato, organizzata dal Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (Disll) in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia Generale (Dpg) dell’Università di Padova. Dunque, saranno tre giornate con burattini e il teatro da tavolo che focalizzeranno l’attenzione.

Cristina Grazioli


«Gli Sguardi sulla persona che costituiscono il progetto contenitore di questo Festival – si sottolinea – si declinano nelle poetiche e nelle forme dei teatri di figure, cioè quei generi che costitutivamente si pongono in modo “differente” nel loro rapporto con l’essere umano. Differente perché lo mettono in discussione, ne rovesciano gli assunti, ne spostano la centralità, generando identità plurime e molteplicità di prospettive. Gli esiti comici, ironici, poetici o grotteschi disvelano dimensioni profonde, lo spostamento del punto di vista innesca interrogativi». E ancora: «Comunemente associati ad un contesto e pubblico infantili, questi generi rivendicano la loro appartenenza all’universo teatrale tout court, senza limitazioni di età e proponendo drammaturgie spesso complesse e originali. Gli avvicinamenti appassionati investono la messa in relazione delle piccole dimensioni con i grandi interrogativi sulle nostre esistenze: come una lente di ingrandimento il “micro” ci permette di vedere il “macro”, il particolare, l’universale».
Quindi, passando al programma della tre giorni: si comincia domani, l’appuntamento è al complesso Beato Pellegrino quando, alle 18, ci sarà Co-working room “Teatro da Tavolo”, il citato Claudio Montagna sarà in dialogo con Cristina Grazioli; quindi, alle 19, sarà la volta del Co-working room “Silos”, spettacolo da tavolo di e con Claudio Montagna, una produzione del goriziano Cta (per adulti e ragazzi dai 16 anni). Va evidenziato che Silos è «un racconto del fantastico, dell’ipotetica scoperta in un tempo futuro di Pier Paolo Pasolini ovvero del saper tradurre il tormento in estasi di parole e di immagini». Quindi, proseguendo con quanto in cartellone domani, alle 21, Co-working room “Orecchie d’asino”: spettacolo da Tavolo di e con Claudio Montagna, altra produzione dell’ isontino Cta (per adulti e ragazzi dai 12 anni).
Segue quanto previsto sabato e che vedrà ancora protagonista uno spettacolo prodotto dal sodalizio della nostra regione: l’appuntamento è sempre al Beato Pellegrino, quando alle 17 è in programma il Co-working room Tarzan, altro spettacolo da Tavolo di e con Claudio Montagna. Una produzione del citato Cta, e allestimento in collaborazione con Teatro e Società di Torino (per adulti e ragazzi dai 12 anni); alle 20 è invece prevista la replica dello spettacolo Co-working room “Orecchie d’asino”; si passa poi alle 21.30, quando l’appuntamento sarà nel chiostro. Sarà allora la volta de “Pantalone memento mori”, uno spettacolo di burattini della Commedia dell’Arte Veneta, co-produzione Paolo Papparotto Burattinaio e L’Aprisogni, adatto a un pubblico giovane e adulto.
Infine, domenica 12 maggio l’appuntamento sarà al complesso socio-sanitario ai Colli, Ulss 6 Euganea, sempre a Padova: qui, alle 15.30, è prevista una visita alla struttura; ci sarà una presentazione a cura di Maria Cristina Zanardi, che racconterà la storia del luogo e la destinazione d’origine quale ospedale psichiatrico. Mentre, alle 16.15, nel Salone Nobile, padiglione 6, andrà in scena Charlie Gordon: uno spettacolo di burattini di Patrizio Dall’Argine (Teatro Medico Ipnotico), produzione Teatro Caverna, adatto per adulti e bambini dai 6 anni.

Roberto Piaggio


Infine, giusto un breve cenno sui protagonisti della manifestazione: intanto, Claudio Montagna, artista che nel 1971 ha fondato il Teatro dell’Angolo, dedicandosi al teatro per ragazzi; mentre dal 1983 ha orientato la sua attività al teatro non professionale e comunitario, cercando di promuovere una forma autentica e spontanea di espressione teatrale tra varie fasce della società. Inoltre, come consulente del Comune di Torino e direttore artistico del gruppo Teatro e Società, si è occupato assiduamente di teatro in carcere. Il Cta di Gorizia, invece, che non avrebbe certo bisogno di presentazioni per gli appassionati, è stato fondato nel 1994. Come è noto, promuove il teatro di figura nel Friuli-Venezia Giulia tramite festival, rassegne e progetti formativi per le scuole. Innumerevoli le iniziative firmate dal sodalizio, tra queste l'”Alpe Adria Puppet Festival” e il “Festival delle Valli del Natisone”, oltre a progetti speciali come Beckett&Puppet e Puppet&Music. Va ricordato che il Cta, attraverso una poetica innovativa, esplora nuovi linguaggi artistici e sperimenta rapporti interdisciplinari, lavorando su partiture drammaturgiche che coinvolgono attori, figure, musica e parola.
Ricordando poi Paolo Papparotto, va detto che ha iniziato a lavorare con i burattini nel 1979 e si è specializzato su quelli della tradizione veneta e sulla commedia dell’arte come burattinaio solista, iniziando così un lungo lavoro di recupero, in modo originale e moderno, del carattere autentico delle maschere veneziane. Quindi, nel 1983 ha fondato il Centro di ricerca sul teatro di figure che ha lo scopo, tra l’altro, di raccogliere materiale storico e documentativo sui burattinai nel territorio trevigiano e veneto in generale. Nel 1996 ha istituito La casa di Arlecchino e la Scuola di Teatro dei Burattini di Ponzano. Mentre, l’Aprisogni nasce a Treviso nel 1992 come laboratorio artistico per la progettazione e la costruzione di burattini, marionette, pupazzi, baracche ed “ambientazioni” per il Teatro di Figura (per professionisti del settore e collezionisti). I fondatori e le mani operanti sono Cristina Cason e Paolo Saldari. Va aggiunto che dal 1993 “L’Aprisogni” ha iniziato a produrre spettacoli con i burattini a guanto, le “teste di legno” della tradizione, utilizzando però questa antica tecnica in chiave innovativa. Il repertorio si muove su due filoni fondamentali: le fiabe e le commedie ispirate al patrimonio dei maestri burattinai di piazza, con l’uso delle maschere della commedia dell’arte veneta o di personaggi-caratteri nuovi.
Va ricordato, infine, Patrizio Dall’Argine che è un ricercatore del teatro di animazione. Ha lavorato per più di dieci anni con il Teatro delle Briciole di Parma portando spettacoli nei circuiti e nei festival d’Italia e d’Europa. Nel 1999 ha vinto il Premio Eti-Scenario con il progetto Contraerea, un monologo sulla guerra di Bosnia, da lui scritto, diretto e interpretato, partendo dal libro “La guerra in casa” di Luca Rastello. Inoltre, è stato tra i fondatori della compagnia Ca’ luogo d’arte di Reggio Emilia diretta da Maurizio Bercini. Collabora con il Museo dei burattini di Parma e con una formazione di musica da camera, il Trio Amadei, in progetti che fanno incontrare il teatro di animazione con la musica classica. Ha ideato nel 2009 il Teatro medico-ipnotico. Scrive i testi, dipinge le scene e scolpisce personalmente i burattini dei suoi spettacoli.

La partecipazione all’evento, in cui è coinvolta anche l’Acta (Associazione Culturale Teatro e Azioni), è gratuita, ma è consigliata la registrazione sul sito del Festival: https://avvicinamenti.disll.unipd.it/. (Per prenotare: Homepage//Programma//evento// Prenota biglietti).

Il Centro Beato Pellegrino a Padova.

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In copertina, Claudio Montagna uno dei protagonisti della manifestazione.

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