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(g.l.) Conto alla rovescia, a Cergneu, per il “Risveglio del Pust”, la tradizionale manifestazione epifanica che, domani 5 gennaio, nella valle del torrente Lagna dà il via al Carnevale con un giorno di anticipo rispetto al resto del Friuli. Dopo un lungo sonno, l’irrefrenabile “personaggio” liberato dal suo antro, il “Cantun”, scorrazzerà infatti per le vie del paese innescando il clima festaiolo tipico del periodo post-natalizio, le cui celebrazioni si concludono, appunto, con la grande festa dell’Epifania con la quale si ricorda la visita dei Magi al neonato Salvatore nella Grotta di Betlemme.
La manifestazione, che attinge alla cultura e alla tradizione slavo-resiana della fascia confinaria orientale, è organizzata dal circolo culturale Cernedum – lo stesso che prima dello scoppio dell’emergenza pandemica proponeva l’annuale rievocazione storica tra i resti del Castello medioevale e che si spera possa essere ripresa quanto prima -, il quale ha messo a punto un ricco e invitante programma. Infatti, dopo la liberazione, il “Pust” sarà condotto, tra suoni di campanacci e fisarmoniche, nell’area dei festeggiamenti dove incendierà il grande “Palavin” – nella frazione di Nimis così si chiama, infatti, il fuoco epifanico – che molto probabilmente sarà l’unico a poter essere acceso nell’intero territorio comunale, considerate le pessime previsioni meteo del 6 gennaio. Un problema che Cergneu potrebbe sfuggire, visto che tradizionalmente il falò viene appunto acceso la sera della vigilia, sebbene le prime avvisaglie di maltempo siano previste già dal pomeriggio di domani. Una evoluzione del tempo, comunque, ancora tutta da capire. Nell’area della festa epifanica saranno attivati chioschi forniti di carni alla griglia e di piatti tipici friulani da accompagnare con gli ottimi vini della zona.

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