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È dedicato alla fisarmonica, uno strumento che non smette di arricchire il suo repertorio – spaziando dalla tradizione popolare a pagine classiche, agli arrangiamenti da opere di grandi Maestri – l’appuntamento conclusivo del cartellone invernale 2024 dei Concerti del Conservatorio Tartini. Oggi a Trieste, alle 20.30 nella Sala Tartini di via Ghega 12, la serata in programma – sul filo rosso “Pro et contra – ci guiderà attraverso un’ampia vetrina di composizioni, affidate all’interpretazione di giovani virtuosi della fisarmonica, italiani, sloveni e croati. L’evento è proposto nell’ambito della biennale “Eliana Zajec” e rappresenta il Concerto dei migliori studenti dell’Accademia di Lubiana, dell’Università di Pola e dello stesso Conservatorio Tartini di Trieste, nel 30° anniversario della fondazione della cattedra di Fisarmonica Classica all’Università “Juraj Dobrila” di Pola.
Il concerto di Trieste è stato preceduto da una anteprima ieri a Lubiana, nell’Accademia di Musica della capitale slovena, e sarà seguito, domani, alle 19.30, dall’ulteriore concerto all’Università di Pola. L’ingresso alla serata odierna è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazione consigliata tel. 040.6724911 info conts.it Il cartellone dei Concerti del Tartini è a cura del responsabile di produzione Luca Trabucco e del direttore Sandro Torlontano.
Il programma si aprirà con musiche di Kirmo Lintinen (Puuska, 2004) e Buxtehude (Ciaccona in mi minore BuxWV 160) interpretate da Matija Ulbrih, proseguirà con Vjačeslav Semjonov (Prophetic dream 2001) e pagine di Luciano Berio (Sequenza XIII, Chanson 1995), affidate all’esecuzione del fisarmonicista Nikola Ševaljević. Quindi la Serenata (1966) di Wolfgang Jacobi, proposta da Sven Tomašek, e Water Spirit (2015) di Staffan Mossenmark per la fisarmonica di Kiara Janko. Seguiranno due pezzi eseguiti dalla giovane fisarmonicista italiana Ludovica Borsatti: di Wolfgang Amadeus Mozart l’Andante K616 e di Martin Lohse il Menuetto (2014). Il concerto culminerà con May the Rock be Thy Pillow (2015) di Gordan Tudor, per la fisarmonica di Nikola Šereg, e Clarity, Fusion City (2022), di Alessio Manega, nell’interpretazione del Duo Accordipiano composto da Julijana Peroša fisarmonica e Katarina Peroša pianoforte.

Due protagonisti della serata.

Intanto, l’educazione e l’invenzione musicale sono strettamente correlate: lo spiega il Convegno in programma al Conservatorio Tartini di Trieste fino a domani sul tema “Il suono: materia prima per inventare – Contributi, esperienze e risorse per una pedagogia dell’invenzione musicale”. Un’iniziativa promossa dal Tartini in collaborazione con il Centro Studi Maurizio Di Benedetto Aps – Laboratorio di Pedagogia dell’Invenzione Musicale, a cura di Cristina Fedrigo, docente di Pedagogia musicale e coordinatrice del Dipartimento di Didattica e Discipline musicologiche al Tartini stess0. Tre giorni ricchi di iniziative, con spazi altamente interattivi: in programma 11 Laboratori per sperimentare strategie, tecniche, risorse, approcci per l’invenzione musicale e un approccio creativo all’educazione musicale, oltre a 19 interventi in sede di convegno sulle esperienze e proposte progettuali e a 2 installazioni aperte alla sperimentazione interattiva e sinestesica, più una di documentazione audio-video, nel segno delle nuove tecnologie. Spiega la curatrice Cristina Fedrigo: «Attraverso i lavori del Convegno ci proponiamo di “rivendicare” ai processi dell’invenzione e della ricerca creativa un primo, necessario, vitale ruolo nell’educazione di tutte e di tutti. L’educazione musicale nella scuola, in ogni ordine e grado, dovrebbe porre maggiore e costante attenzione alla dimensione del suono, materia prima della musica, e ai giochi d’invenzione che si possono facilmente e utilmente attivare nei processi educativi e formativi». Il Comitato scientifico che ha elaborato i progetto è composto da Cristina Fedrigo, Federico Gon, Giacomo Santini, Majda Svitek e Virginio Zoccatelli, per il Conservatorio Tartini e da Mario Piatti, Maria Grazia Bellia, Enrico Strobino, Daniele Vineis e Maurizio Vitali per il Centro Studi Maurizio Di Benedetto.
La tre giorni dedicata al “suono, materia prima per inventare” e alla “pedagogia dell’invenzione musicale si è aperta ieri al Tartini con la sequenza dei laboratori. Oggi alle 9 prenderà il via la sessione convegnistica, con il saluto del direttore Sandro Torlontano e della curatrice Cristina Fedrigo, seguiranno gli interventi di Mario Piatti ed Enrico Strobino sul tema portant Per una grammatica della fantasia musicale e di Maurizio Vitali, Maria Luisa D’Alessandro, Antonella Talamonti, Gabriele Greggio e Rachele Cambiaso, Roberto Agostini, Maria Grazia Bellia, Martina Aimo, Valentina Baldi, Sara Lanzillotta e Barbara Zuccaro, Emanuele Pappalardo, Maria Teresa Dal Moro, Majda Svitek. Domani il convegno prosegue con interventi di Barbara Zuccaro, Mirio Cosottini, Carlo Corazza, Stefano Agostini, Marta Macuz, Luca Fabio Bertolli, Antonio Giacometti e la sintesi conclusiva a cura di Cristina Fedrigo e Mario Piatti.

Installazione Sabo.

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