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Al via la 16ma edizione di pordenonescrive, in programma dal oggi al 6 marzo. In cattedra quest’anno ci saranno tre grandi scrittrici e bestsellers del nostro tempo: Federica Manzon, Premio Campiello 2024 per Alma, Francesca Giannone, Premio Bancarella per La portalettere, e Stefania Auci, la celebrata narratrice della saga I leoni di Sicilia. Affiancheranno gli scrittori Alberto Garlini, ideatore e curatore della Scuola di Scrittura pordenonelegge, e Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, fra lezioni frontali e laboratori per una full immersion di 18 ore complessive, che permetteranno di acquisire gli strumenti utili a trasformare la propria ispirazione in scrittura creativa e trame coinvolgenti.  “Come un romanzo” è il tema e filo rosso dell’edizione 2025, fruibile interamente su piattaforma digitale, in orario serale, dalle 18.30 alle 20.30. Un progetto che stimola l’interazione fra docenti e corsisti, attraverso l’analisi degli elaborati dei partecipanti durante i laboratori, con la collaborazione di tutta l’aula. Le cinque lezioni frontali sono dedicate ai temi chiave delle questioni che si affrontano lavorando a un romanzo e saranno integrate da quattro laboratori sugli stessi temi, innescati da un esercizio assegnato durante la lezione frontale. L’obiettivo è di appropriarsi del proprio stile e della propria voce nella impostazione di un romanzo, delineando un proprio personale spazio narrativo».

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Omaggio a Elisabetta Bortolin

Inaugurata nello Spazio Foto di Casa Zanussi, Pordenone, alla presenza dei familiari, la mostra “Piccolo manuale di sopravvivenza”: un omaggio espositivo per l’artista pordenonese Elisabetta Bortolin, mancata prematuramente nel 2022. La mostra, è promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone con la famiglia dell’artista ed è curata dallo storico dell’arte Fulvio Dell’Agnese. La mostra resterà visitabile fino al 28 febbraio, con ingresso gratuito, dalle 9 alle 19, dal lunedì al sabato. Sotto il significativo titolo “Piccolo manuale di sopravvivenza” si ripercorrono, attraverso una sessantina di opere, alcune tappe del percorso artistico di Elisabetta Bortolin: dai disegni a carboncino agli ironici ritratti – sia scritti che grafici – dei clienti incontrati durante un’esperienza lavorativa in una nota caffetteria pordenonese. Poliedrica, quindi, la sua arte, espressione di una vita intensa quanto breve. Elisabetta Bortolin, dopo la laurea in lettere all’Università di Padova, si era formata come attrice alla Scuola Internazionale di creazione teatrale Kiklos, sempre a Padova. Nel 2009 si era trasferita a Parigi, dove ha accumulato numerose esperienze in campo teatrale: con il Laboratorio “Trama”, con “Impro Project”, nella clownerie e nel settore del teatro d’animazione. Dal 2016 si è fatto più intenso il suo impegno nel campo della creazione visiva: i suoi disegni, dipinti, monotipi, fotografie sono stati finora esposti solo nella mostra postuma che le è stata dedicata nel 2023 a Montreuil, nella Galerie L’Escalier. Info: www.centroculturapordenone.it tel. 0434.365387.

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Si parte, dunque, oggi con la lezione di Alberto Garlini intorno alla storia d’amore, un genere di successo che si può contaminare con altri generi, dal giallo al fantasy. Seguirà la lezione di Francesca Giannone, giovedì 6 febbraio, sulla costruzione del personaggio, per dargli credibilità, verosimiglianza e profondità, la capacità di emozionare il lettore e restituire la complessità umana che appartiene a ciascuno di noi. Mercoledì 12 febbraio la lezione di Stefania Auci intorno al romanzo storico, la forma narrativa per far rivivere le braci del passato e farle ancora bruciare nella nostra vita. Martedì 18 febbraio la lezione di Federica Manzon che ci spiegherà come un luogo possa diventare personaggio fra i personaggi: le città grandi o le piccole città di provincia, per la particolare umanità che esprimono, sono dei formidabili incubatori di storie. Infine, la lezione di Gian Mario Villalta, mercoledì 26 febbraio, dedicata alla voce narrante, il punto di vista con cui viene raccontata la storia e che ne determina sia il tono che il particolare patto narrativo stipulato con il lettore. E fra una lezione e l’altra, come anticipato, tanto esercizio, tanti laboratori, tanto “artigianato di scrittura” per fare pratica insieme ai colleghi del corso, con l’assistenza di docenti autorevoli e consigli d’autore.

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In copertina, la scrittrice Francesca Giannone (Foto Yuma Martellanz) ; qui sopra, Stefania Auci e Federica Manozon (Foto Adolfo Frediani).

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