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di Giuseppe Longo
COSEANO – Non poteva avere esito migliore la venticinquesima edizione del Premio Arte Coseano, non solo per il numero degli espositori partecipanti (un centinaio!), per la qualità delle loro opere e per la perfetta organizzazione, ma anche perché ha beneficiato di un tempo veramente splendido durante tutta la manifestazione e soprattutto ieri, la giornata che al tramonto ha visto la cerimonia conclusiva in piazza con la premiazione, alla quale sono intervenute numerose autorità presente un folto pubblico. Testimonial del concorso – che ha trasformato il paese collinare in una sorta di “cittadella dell’arte” – Calogero Condello, il quale ha arricchito la piazza degli Artisti con le sue suggestive e gigantesche sculture che hanno efficacemente “dialogato” con gli zampilli della retrostante fontana.
Il riconoscimento più importante, il Premio Arte Coseano, è andato al veneto Federico Pillan, per una suggestivo gioco di luci e ombre in una calle veneziana. Ma non è stato certamente facile il lavoro della giuria – presieduta dalla giornalista Mariarosa Rigotti e composta anche dalla slovena Anamaria Stibilj Sajn e dal friulano-collinare Tiziano Burelli – prima di arrivare al verdetto finale, avendo dovuto lavorare ore per visionare le opere esposte in tutti i gazebi che hanno trasformato le vie centrali di Coseano in un vero e proprio “atelier en plein air”, non solo per i tantissimi quadri ma pure per il fatto che la giornata domenicale è stata animata anche da una partecipata ex tempore. “La scelta cromatica del supporto e i contrasti chiaroscurali sapientemente equilibrati – si legge nella motivazione – suggeriscono un’atmosfera straniante nonostante l’identificazione netta del luogo”. Secondo premio a Enea Romanelli, il quale ha realizzato “un’opera costruita con materiali non convenzionali, oltreché con apporti materici a creare un unicum di sicuro impatto”. Terzo a Vojko Gašperut per “un’atmosfera resa con acceso luminismo di un angolo dell’Istria slovena, costruita con evidente equilibrio di insieme”.
Durante la cerimonia – presentata con garbo dalla giornalista Elena Iuri, della City Advertising – sono stati premiati anche cinque pittori che, grazie alla segnalazione della commissione giudicante, esporranno le loro opere in novembre nella famosa galleria di piazza San Giacomo, a Udine, la Casa degli Artisti Italian Secret. Si tratta di Natalia Berezina, Gregor Pratneker, Francesco Fattori, Herman Laszlo e Claudio Tiberto. Per quanto riguarda, invece, l’ex tempore il primo premio è andato a Erik Scarpolini per aver proposto “un vortice di colori a creare un volto fortemente tridimensionale e dallo sguardo magnetico”, mentre sono stati segnalati i lavori di Silvia Pavan, Marinella Falcomer, Alessandro Petti, Antonio Fontanini e Claudio Pompeo. Sono stati consegnati anche premi degli sponsor a Giuseppina Baldissera per Idea Prototipi, Antonio Fontanini per Pmp e a Daniela Pontelli per Alfrus. Altri riconoscimenti, offerti dall’Afds – rappresentata dal presidente provinciale Roberto Flora e dal responsabile della sezione locale Tarcisio Ortis -, sono andati ad alcuni bambini e ragazzi delle scuole del paese.
La premiazione era stata preceduta dagli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dal saluto del sindaco David Asquini, il quale ha sottolineato il valore di questa iniziativa artistica che riempe Coseano di pittori da un quarto di secolo, concludendo che “l’arte è una irrinunciabile messaggera di pace”. Hanno lodato la bellissima manifestazione – coordinata dall’assessore Paolo Klavora – anche il presidente della Comunità Collinare Luigino Bottoni, orgoglioso che fra i sedici Comuni aderenti quello di Coseano si distingua per questa qualificante proposta, e Manuela Celotti, già sindaco di Treppo Grande che ha portato il saluto e il compiacimento del Consiglio regionale, oltre ai citati Flora e Ortis, quali rappresentanti dei donatori di sangue. Come detto, numerosi gli sponsor che hanno sostenuto e reso possibile l’importante manifestazione, che è stata gratificata anche dell’apprezzamento del Club per l’Unesco di Udine, presieduto da Renata Capria D’Aronco.
Una bella cerimonia conclusiva, insomma, che ha fatto scendere il sipario su una edizione storica, dimostrando quanto abbiano visto giusto quegli amministratori di venticinque anni fa che, timidamente, individuarono proprio nell’arte un mezzo efficace per valorizzare e far conoscere il loro paese. Si è trattato, infatti, di una manifestazione che di anno in anno ha registrato una continua crescita e affermazione. E che, sicuramente, crescerà ancora!
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In copertina, la premiazione del vincitore Federico Pillan presente il sindaco Asquini; all’interno, il secondo e terzo premio, la presidente della giuria Mariarosa Rigotti, l’assessore Klavora, la consegna di altri riconoscimenti e il folto pubblico.