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Trasformare l’immaterialità del patrimonio storico in una risorsa concreta per Gorizia e il suo territorio è l’obiettivo che da decenni muove il lavoro di èStoria in varie direzioni: l’orizzonte operativo dell’associazione si è esteso a toccare e includere sempre più forme di conservazione e produzione storiografica. Una di primaria importanza riguarda l’uso della macchina da presa ai fini della tutela della memoria: è proprio da questa sensibilità che è nato èStoria Film&Food, il progetto che va ad ampliare le attività già operative nell’ambito di BorGO Cinema, la hub della creatività cinematografica che si è insediata quest’anno nel cuore di Gorizia, nella storica via Rastello, e che esprime una spiccata dimensione transfrontaliera con svariati progetti dedicati all’audiovisivo a cura di quattro eccellenze culturali goriziane.
Dopo le iniziative avviate da Cross-border Film School e da Palazzo del Cinema-Hiša filma con Anac, è adesso la volta dell’associazione èStoria che si occupa col suo progetto di una raccolta di voci, suoni e immagini in movimento della storia goriziana: dal periodo medievale alla Gorizia dei Conti di Gorizia, così come la transizione verso l’epoca moderna, fino al Novecento che estremizza la complessità etnica di un territorio da sempre conteso nel corso dei due conflitti mondiali che la interessano a cui il progetto vuole dare voce per celebrare la centralità della Storia nelle pieghe della vita quotidiana.
Oggi, alle 17.30, nello spazio di BorGo Cinema – in via Rastello 57/59 – saranno presentati e proiettati pubblicamente i primi due documentari realizzati da Videoest per valorizzare la memoria e l’identità del territorio. Si tratta di “Gente di Gorizia. Intervista a Tarcisio Drosghig”, la prima di una serie di interviste-ritratto di volti noti o meno noti della Gorizia odierna, imperniato nella complessa ricerca di un’identità cittadina comune. Il dialogo con Tarcisio Drosghig si dipana lungo il filo dei ricordi scolastici, familiari e lavorativi e ritrae per lo più il mondo contadino goriziano, cui Drosghig conferisce una voce partecipe e colta. Un piccolo distillato di “gorizianità”. Prima della proiezione converseranno Tarcisio Drosghig e Vincenzo Compagnone. A seguire, la presentazione di “La conquista del Monte Sabotino – 1916”, dove lo storico Marco Cimmino ci conduce in un percorso che, dall’Ossario di Oslavia in territorio italiano alla cima del Sabotino in Slovenia, ricostruisce i nodi e i luoghi di una battaglia epica della Grande Guerra che sovvertì le tattiche di combattimento allora in uso per consegnare all’esercito italiano una vittoria storica. Prima della proiezione Marco Cimmino converserà con Pierluigi Lodi.