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(g.l.) «Essere capitale europea della cultura transfrontaliera significa avere il coraggio di essere portatori di luce e di fiducia nel futuro del mondo, dove si diffondono ombre, incertezze e paure. Significa indicare una strada di autentico progresso», ha sottolineato ieri il Capo dello Stato Sergio Mattarella – presente il Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar – alla solenne cerimonia per la inaugurazione i Go!2025 Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura nella simbolica Piazza della Transalpina.
«Oggi mi trovo nel cuore pulsante di un territorio che incarna la storia, la cultura e il destino condiviso di due popoli», gli ha fatto eco il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha poi aggiunto: «Nova Gorica e Gorizia, insieme, sono la Capitale europea della cultura, simbolo di una visione che trascende i confini, unisce le comunità e celebra il valore della nostra comune eredità. Per la prima volta due città di due nazioni diverse condividono il titolo di Capitale europea della cultura. Un evento di portata storica, destinato a lasciare un segno indelebile nel percorso delle future Capitali». Fedriga ha anche rimarcato che «questo riconoscimento è la dimostrazione concreta di come la collaborazione tra istituzioni possa trasformare un’idea in una realtà capace di ispirare l’intero continente. Il mio più sentito ringraziamento va alle istituzioni slovene per il costante dialogo con quelle italiane e ai sindaci di Gorizia e Nova Gorica, i primi a credere nella forza di questo progetto e nella sua capacità di generare un cambiamento profondo».
Il governatore Fvg – presenti anche i ministri Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento) e Alessandro Giuli (Cultura), i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, oltre agli assessori regionali Mario Anzil, Sergio Emidio Bini, Cristina Amirante e Sebastiana Callari – ha proseguito evidenziando che Go!2025 «non è soltanto un riconoscimento prestigioso, ma un messaggio potente: la cultura ha la forza di abbattere le barriere, di costruire ponti di comprensione e di rafforzare quel senso di appartenenza che lega le nostre due nazioni. Qui, dove la storia ha scritto pagine di separazione, oggi scriviamo una pagina di unità, di collaborazione e di fiducia reciproca. Nova Gorica e Gorizia sono il crocevia di culture, lingue e tradizioni che si intrecciano in un dialogo fecondo, dimostrando che l’Europa è e deve essere un luogo di incontro e di scambio. La scelta di questo territorio come Capitale Europea della Cultura testimonia il valore di un percorso che ha saputo trasformare le ferite del passato in opportunità per il futuro».
«Nel solco di questa visione, la Regione Friuli Venezia Giulia ha sostenuto con convinzione e determinazione questo straordinario progetto, consapevole che la cultura è il motore della crescita sociale ed economica, lo strumento più potente per generare sviluppo, inclusione e innovazione – ha detto Fedriga -. La nostra Regione, cerniera tra mondi e tradizioni diverse, si pone come esempio di dialogo e di convivenza, contribuendo attivamente a rafforzare il legame tra Italia e Slovenia». Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato, inoltre, «l’enorme valenza culturale dei grandi eventi che la Capitale porta con sé, che servono per far dialogare, conoscere, pensare assieme popoli che provengono da lingue e culture diverse e che sono pensati per le persone. Abbiamo voluto investire con forza nello sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti, affinché questo progetto lasci un’eredità tangibile per le future generazioni. Penso al Castello di Gorizia, a piazza Transalpina, alla stazione ferroviaria e alla Galleria Bombi, destinata a un innovativo progetto di riqualificazione curato da uno dei più grandi artisti dell’arte digitale”. Ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo Fedriga ha osservato che “oggi celebriamo una comunità che si riappropria della propria identità comune attraverso l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, il cinema e ogni espressione del sapere e della creatività umana. Nova Gorica e Gorizia dimostrano che la cultura è il vero antidoto alla divisione, il mezzo per riscoprire ciò che ci accomuna e per costruire un futuro di pace e di progresso. Che questa Capitale Europea della Cultura sia un faro di speranza, un ponte tra passato e futuro, un esempio di come la bellezza e il sapere possano essere le fondamenta di una nuova Europa, più unita, più solidale, più consapevole della propria straordinaria ricchezza culturale». Nell’occasione, il governatore Fedriga ha donato al Presidente Mattarella e alla Presidente Pirc Musar una riproduzione dell’opera dell’artista Giorgio Celiberti, uno dei più illustri rappresentanti dell’arte contemporanea italiana. “Con GO!2025 il Friuli Venezia Giulia è al centro dell’Europa”.

«Con GO!2025 il Friuli Venezia Giulia è al centro dell’Europa». Questo è il commento condiviso dal vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, assieme agli assessori regionali Sergio Emidio Bini (Turismo e attività produttive), Cristina Amirante (Infrastrutture) e Sebastiano Callari (Patrimonio), tutti presenti alla grande cerimonia per Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura. Come ha detto Anzil, «un plauso all’organizzazione e una riflessione sul significato profondo di questa capitale europea, che per la prima volta assume un carattere transfrontaliero. La nostra è una cultura di frontiera, che caratterizza questa regione di confine: una cultura di avanguardia, di esplorazione e di avamposto. Oggi è una giornata storica, poiché si è compiuto un passo oltre quel confine, essendo consapevoli di essere protagonisti di uno dei momenti di produzione culturale più elevati che la nostra regione abbia mai vissuto. Guardiamo quindi al futuro con la speranza di inaugurare una nuova stagione di rinascita culturale».
Da parte sua, l’assessore Bini ha sottolineato come sia arrivata la giornata che tanto aspettavamo. «Un momento di grande rilevanza e significato che proietta il Friuli Venezia Giulia al centro dell’Europa. Si tratta di un’occasione importante non solo dal punto di vista politico, con l’unione di due Paesi, ma soprattutto di un’opportunità straordinaria per la promozione del nostro territorio. Questo evento infatti ci permette di far conoscere in tutta Europa la straordinaria realtà del Friuli Venezia Giulia, una regione che, nei mesi scorsi, ha lavorato intensamente e con grande impegno per farsi trovare pronta a questo appuntamento di rilievo».
L’assessore Callari ha ricordato, invece, come la storia susciti un’emozione profonda, e Gorizia, assieme a tutta la regione, deve essere orgogliosa di questo momento. «Non si tratta solo del titolo di Capitale Europea della Cultura, ma del fatto che, per la prima volta, una capitale europea afferma con forza il senso stesso dell’Unione. Questo è un segnale di grande importanza. Proviamo dunque una soddisfazione e una gioia immense. Auspichiamo che questo evento non resti un fatto isolato, ma segni l’inizio di una vera e completa rinascita per l’intero territorio».
Infine, l’assessore Amirante ha osservato che si tratta di una giornata estremamente emozionante, che rappresenta un momento storico per Gorizia e per l’intero Friuli Venezia Giulia. «Essere qui oggi è un grandissimo onore. Come Regione, abbiamo voluto sostenere questo grande evento, realizzando una serie di opere fondamentali per garantire la visibilità di una Capitale della Cultura che doveva essere pronta ad accogliere questa importante occasione. Allo stesso tempo, era necessario organizzare il sistema dei trasporti, poiché una città come Gorizia ha bisogno di collegamenti adeguati, paragonabili a quelli di una capitale. Il lavoro svolto è stato significativo e, proprio per il settore dei trasporti, sono stati investiti ben 19 milioni di euro di fondi regionali: una spesa indispensabile – ha concluso- per assicurare un servizio efficiente e duraturo nel tempo».

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In copertina, il governatore Massimiliano Fedriga dona un’opera di Giorgio Celiberti al Presidente Sergio Mattarella; all’interno, un’immagine di Piazza della Transalpina che segna il confine tra Italia e Slovenia e che ieri è stata fulcro della cerimonia inaugurale di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura.

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