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Il Progetto Scuole della Fondazione Friuli è la “primavera” del Premio Friuli Storia, e ancora una volta metterà al centro gli studenti di oggi, futuri appassionati della storia e futuri lettori/giurati dell’iniziativa. Protagonisti dell’edizione 2024 sono i ragazzi delle Scuole Secondarie di I grado (le vecchie Medie), quest’anno in particolare degli Istituti di Udine e Tolmezzo. Appuntamento quindi oggi, alle 17.45 alla Fondazione Friuli, a Udine, per la festa di premiazione che avverrà alla presenza degli studenti, dei loro insegnanti, degli amici e compagni di scuola, assieme alle famiglie e al pubblico della città. L’evento sarà introdotto dal vicedirettore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, con l’intervento del presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini.

Sergio Luzzatto

Fabio Todero

Filippo Triola

Intanto, sono Sergio Luzzatto per “Dolore e furore. Una storia delle Brigate rosse” (Einaudi), Fabio Todero per “Terra irredenta, terra incognita. L’ora delle armi al confine orientale d’Italia 1914-1918” (Editori Laterza) e Filippo Triola per “L’orologio del potere. Stato e misura del tempo nell’Italia contemporanea (1749-1922)” (Il Mulino) i finalisti dell’XI edizione del Premio Friuli Storia, promosso su iniziativa dall’Associazione Friuli Storia, per la direzione scientifica dello storico e accademico dell’Università di Udine Tommaso Piffer. A selezionare la terzina di quest’anno la Giuria scientifica dell’Associazione, per la direzione scientifica di Tommaso Piffer e composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan, Paolo Pezzino, Silvio Pons, Tommaso Piffer, Andrea Possieri e Andrea Zannini.
La terna finalista del Premio per il miglior saggio di storia contemporanea edito in Italia è stata selezionata fra 110 opere candidate dagli editori. La fase conclusiva del Premio Friuli Storia culminerà adesso con la scelta del vincitore affidata ai lettori di Friuli Storia, la comunità di lettori diffusa orma in tutta Italia ma con le sue radici in Friuli Venezia Giulia. Sono 403 i lettori che parteciperanno alla giuria di quest’anno. Di questi, 256 sono uomini e 147 donne, 236 residenti in Friuli Venezia Giulia e 167 nel resto d’Italia. Importante come sempre la partecipazione dei giovani (l’11 % sono under 30) e del mondo della scuola (il 18% tra studenti e insegnanti). «Con oltre 400 “giudici popolari” – spiega il presidente di Friuli Storia, Ernesto Galli della Loggia “il Premio Friuli-Storia è il premio culturale italiano con la più ampia giuria di lettori. È anche il più importante premio italiano destinato a un saggio di storia. Entrambi i dati testimoniano di un successo che è andato crescendo negli anni. Il pubblico scopre la capacità propria della storia di aiutarci a capire quanto accade nel mondo, le sue cause, i suoi possibili sviluppi. È così che cresce il livello culturale del Paese. Ci sembra altamente significativo che tutto questo abbia trovato il suo inizio e continui a trovare il suo alimento proprio in una regione come il Friuli-Venezia Giulia, che si è rivelata sempre cruciale per la sorte dell’Italia». La proclamazione e la consegna del Premio Friuli Storia 2024 sono in calendario il prossimo autunno, a Udine.

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In copertina, ecco il Castello di Udine vero e proprio simbolo del Friuli storico.

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