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Dopo l’anteprima, a Lignano Sabbiadoro, ta uno degli interpreti più noti della scena italiana, l’attore Sebastiano Somma, impegnato nella lettura scenica de “Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway”, di cui firma anche la regia, ancora una volta si apre nel segno della fotografia il Premio Hemingway, giunto alla sua 41ma edizione, come sempre ideata e promossa dal Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it
Cesare Gerolimetto
(Foto M. Calmonte)
Questa sera, alle 21, al Centro Congressi Kursaal, riflettori sul fotografo Cesare Gerolimetto, cui va quest’anno il Premio Hemingway Fotografia/Fotolibro per la pubblicazione La nave Amerigo Vespucci (Antiga edizioni). L’autore, che aveva ricevuto negli anni ‘70 il Guinness World per il “giro del mondo fotografico in camion”, converserà con lo storico della fotografia Italo Zannier, componente della Giuria del Premio Hemingway. La nave Amerigo Vespucci, spiegano le motivazioni del conferimento, è «un libro esile, ma imponente nel formato, un racconto per immagini che sottolinea come l’immagine “senza parole” sia fondamentale nel sociale, così come nella tecnologia e nell’arte. Le fotografie pubblicate in questo libro sono una sintesi emblematica che narra la vita a bordo dello storico veliero. Due periodi di navigazione, verso Nord e verso Sud, sotto lo sguardo attento e sensibile di un eccezionale esploratore visivo». L’autore è nato a Tezze sul Brenta nel 1939, ed è stato prima viaggiatore e poi fotografo. Dopo lunghi raid in Africa e Asia senza macchina fotografica, nel 1976 comprende l’importanza di documentare visivamente i suoi viaggi, iniziando con il giro del mondo in camion (184.000 km in due anni e mezzo), riconosciuto dal Guinness dei primati. Dal 1984 si dedica esclusivamente alla fotografia, collaborando con importanti riviste nazionali e internazionali e pubblicando numerosi volumi, tra cui New York, Israele, Veneto Celeste e Venezia Inaspettata. Ha esposto in città come Salisburgo, Innsbruck, Bassano del Grappa e partecipato a mostre e proiezioni in tutta Europa. Il suo nome figura in volumi e riviste di rilievo. Ha ricevuto il Premio Cultura di Bassano del Grappa, partecipando anche alla Biennale di Venezia 2012 e all’Expo di Milano 2015.
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Autori tra i vini a Pineta
Proseguono gli Incontri con l’autore e con il vino, gli appuntamenti estivi promossi dall’Associazione Lignano nel Terzo Millennio presieduta da Giorgio Ardito, e curati dallo scrittore Alberto Garlini, dal tecnologo alimentare Giovanni Munisso e dall’enologo Michele Bonelli. Oggi, come sempre alle 18.30, al PalaPineta nel Parco del Mare, Roberto Ferrucci presenterà – in dialogo con Federica Pivetta – il suo toccante Il mondo che ha fatto (La Nave di Teseo). Sarà presente all’incontro anche il nipote di Ernest Hemingway, John Patrick Hemingway, scrittore e giornalista, figlio di Gregory Hemingway. In pochi anni uno scrittore dimentica tutte le parole, una dopo l’altra. Proprio lui che le parole, nei suoi libri, le aveva portate al massimo livello di precisione e vividezza, catturando la complessità tecnologica e sentimentale del nostro tempo. Esiste qualcosa di più malinconico? La sorte di Daniele Del Giudice ha costernato tutti. La sua malattia ha mostrato che siamo vulnerabili anche nei nostri presìdi più intimi, dove ciò che facciamo coincide con ciò che siamo. Roberto Ferrucci (nella foto di Marco Missiaja) ha conosciuto Del Giudice da giovane, e l’ha frequentato fino alla fine. Roberto è uno studente universitario, nel 1985 incontra Daniele poco più che trentenne, poco più che esordiente, in una libreria di Mestre. Da lì nasce l’amicizia che Il mondo che ha fatto racconta. Accompagnerà le parole, la degustazione della Vitovska 2023 della Società Agricola Milič di Sgonico. La Vitovska proviene da un vitigno autoctono del Carso. È un vino sapido e intenso dall’elevata mineralità, arricchito da sentori di fieno, acacia e pepe bianco. Il suo carattere secco e acidulo lascia nel palato un senso di freschezza. Viene macerato per 48 ore prima di stagionare per un anno in botti di acciaio e legno di rovere. Chiarifica a freddo assumendo il suo tipico colore dorato. All’interno del PalaPineta, sarà allestito un corner da Librerie Coop per poter acquistare le copie dei libri con la possibilità di farsele autografare dall’autore.
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Il cartellone degli incontri del Premio Hemingway 2025 proseguirà a Lignano Sabbiadoro fino a sabato 28 giugno: domani, alle 18.30 al Centro Congressi Kursaal, in dialogo con il presidente di Giuria Alberto Garlini sarà protagonista Venki Ramakrishnan, Premio Hemingway Avventura del pensiero e già Premio Nobel per la Chimica. Alle 21, al Centro Congressi Kursaal sarà la scrittrice Felicia Kingsley a incontrare il pubblico, dialogando sul suo ultimo libro, L’amante perduta di Shakespeare (Newton Compton) con la giornalista Fabiana Dallavalle. Sabato 28 giugno, alle 11 al Centro Congressi Kursaal, il pubblico incontrerà la scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, Premio Hemingway 2025 per la Letteratura, in dialogo con lo scrittore Gian Mario Villalta sui temi dell’ultima raccolta Una poco di buono e del giallo La donna che fugge, entrambi editi Sellerio. Mentre Cecilia Sala, Premio Hemingway nella sezione Testimone del nostro tempo, sempre sabato, alle 17 converserà con Alberto Garlini al Centro Congressi Kursaal, a partire dalle pagine del suo ultimo saggio L’incendio (Mondadori). Sempre sabato, alle 20.30 al Cinecity la cerimonia di Premiazione, condotta dalla giornalista Monica Giandotti. La partecipazione è liberamente aperta al pubblico per ogni incontro, info e prenotazioni premiohemingway.it
Gli altri vincitori 2025.
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In copertina, una foto storica: l’arrivo di Ernest Hemingway a Lignano nel 1954.