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Anteprima regionale di uno dei casi letterari del 2025, candidato al Premio Strega, venerdì 9 maggio, alle 18, con Ciriaco Offeddu e il suo romanzo d’esordio “Istella mea” (Giunti) a Rosazzo, nell’ambito della X edizione della rassegna “I colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga”. Un appuntamento molto atteso nel programma della manifestazione letteraria curata e condotta da Elda Felluga e Margherita Reguitti e organizzata dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo e dalla Livio Felluga. Un caso letterario perché il manager internazionale, ingegnere elettronico, appassionato di scrittura, direttore di documentari distribuiti a livello internazionale, con master in Creative Writting alla City University di Hong Kong, è stato per settimane in cima alle classifiche di vendite e, a tre mesi dall’uscita del romanzo, tiene le sue posizioni.
L’Abbazia vista a Luigi Vitale.
“Istella mea” è un romanzo nel quale la tradizione letteraria del realismo magico si mescola a una riflessione dolente sul male e sulla possibilità del bene. Ma è soprattutto una grande avventura in cui vivere, come in un sogno, una storia senza tempo che ricorda Isabel Allende e García Márquez. Lo scrittore sardo accompagna il lettore in un viaggio che dalla Sardegna misteriosa, magica e ventosa porta fino all’Argentina malinconica degli emigrati, seguendo il destino di donne e uomini dominati da passioni estreme, amori e odi che non si spengono. Nella Nuoro degli anni Sessanta i personaggi danno vita al fascino delle tradizioni di una terra ricca ma aspra, fra storie di cavalieri e pastori e contemporaneità di amore e nostalgia per le origini abbandonate causa la povertà che spinge a ricercare una vita migliore. «Mi sembrava che l’aria nuorese stesse soffocandomi e volevo solo partire – afferma la protagonista Rechella -. A 19 anni si pensa ancora che basti un viaggio per allontanarsi da sé». La nostalgia si esprime in vari modi: «Ho conosciuto dozzine di emigranti – prosegue Rechella – e quello che mi ha colpito è il senso di provvisorietà che scolora le loro esistenze». Molti i personaggi per una narrazione che tiene il lettore con il fiato sospeso. Protagonista il fronteggiarsi di due opposti modelli di femminilità, quello della sùrbil -, incarnazione leggendaria di colei che, come una vampira, succhia le migliori energie di chi le sta vicino – e quello di una donna innamorata, determinata a vendicare e salvare la “stella” perduta della sua vita.
La manifestazione è realizzata dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo e dalla Livio Felluga, in collaborazione con l’associazione culturale Vigne Museum ed il sostegno del Comune di Manzano e di Banca Intesa SanPaolo. Gradita la prenotazione all’indirizzo fondazione@abbaziadirosazzo.it; ingresso libero fino al raggiungimento dei posti disponibili. Tutte le informazioni sul sito: www.abbaziadirosazzo.it e sulle pagine social.