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di Mariarosa Rigotti

Ha preso il via a Padova da pochi giorni, e si animerà per tutto il mese, il Festival “Dire e disdire il male” che, tra gli altri appuntamenti, prevede anche la partecipazione di un maestro in arrivo dal Friuli Venezia Giulia. Infatti, il 21 maggio, nel complesso del Beato Pellegrino, si applaudirà, a cura del professor Luca Zuliani, “Petrarca in musica: melodie dei Rinascimento” che vedrà protagonisti i Madrigalisti della Stagione armonica diretti dal monfalconese Luca Dordolo.

Luca Dordolo


Ma prima di ricordare gli appuntamenti previsti per oggi, 10 maggio, e domani, domenica, va detto che il festival fa parte del più ampio progetto di Terza Missione Avvicinamenti – Dire e disdire il male, che è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Biomediche e il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova. Va ricordato, inoltre, che il progetto prevede un ciclo di appuntamenti che, fino a dicembre, offriranno al pubblico l’opportunità di conoscere temi e specifiche aree di ricerca: dalla malattia alla cura, dalla prevenzione alla resilienza, in una prospettiva che combina l’aspetto comunicativo a quello artistico e culturale. Va sottolineato, poi, che il festival, secondo gli obiettivi degli organizzatori, «offre un’ampia gamma di appuntamenti pubblici, con l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza ai temi della ricerca universitaria attraverso linguaggi, espressioni culturali e artistiche fruibili e aperte: una vera festa dei saperi che ha il suo cuore pulsante negli spazi del Complesso Beato Pellegrino, sede del DiSLL». Nella sostanza, sono previste: mostre, letture, dialoghi, concerti, film e spettacoli e, per l’occasione, il Beato Pellegrino aprirà le proprie porte a tutta la cittadinanza.

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A Milano “La morte a Venezia”

(m.ri.) La nuova “trasferta” nell’ambito della stagione 2024-2025 di SguardItineranti è prevista per il 25 maggio prossimo, ma la possibilità di iscriversi è ancora entro oggi, 10 maggio. Il viaggio, organizzato con la collaborazione dell’associazione Acta, sarà alla volta del Piccolo Teatro di Milano per lo spettacolo “La morte a Venezia” per la regia e drammaturgia di Liv Ferracchiati. Il programma della giornata prevede inoltre una tappa al Pirelli Hangar Bicocca dove sono allestite le rassegne “Icarus” di Yukinori Yanagi e “Improvisation in 10 days” di Tarek Atoui. Va sottolineato che l’uscita è finanziata dall’Università di Padova tramite i fondi di Terza Missione, Dire e Disdire il male ed è parte del festival stesso, ed è perciò gratuita per i partecipanti. Va aggiunto, poi, che al raggiungimento di 50 iscrizioni sarà creata una lista d’attesa, mentre per iscriversi serve compilare il form: https://forms.gle/X6hj5eHYb3fkSy4i6. Quanto al viaggio il ritrovo è previsto per le 9.45, con partenza alle 10, in viale della Pace (autostazione), a Padova, mentre il rientro sarà verso le 22 (è inoltre consigliato di portare almeno un pasto al sacco).

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Così, venendo a quanto previsto per oggi, l’appuntamento è al complesso Beato Pellegrino per una doppia proposta: alle 18, nella galleria, ci sarà il seminario “La terapia dei pupi” di Sara Cuticchio, un incontro a cura di Cristina Grazioli (docente di Storia ed estetica della luce in scena); in questa occasione, Sara Cuticchio, psicoterapeuta, come viene anticipato, racconterà «la pratica da lei elaborata che utilizza la costruzione di pupi siciliani in dimensioni ridotte nel contesto di un percorso di cura rivolto principalmente ai bambini. Le figure rappresentano dei mediatori terapeutici e danno accesso a una comunicazione di tipo non verbale; nella dinamica del gioco, attraverso la voce del bambino, suggeriscono come risolvere un problema, “riparando” simbolicamente un danno».

Cristina Grazioli


Quindi, alle 21, sempre a cura della professoressa Grazioli, andrà in scena lo spettacolo teatrale “La carota atto unico per baracca e burattini” di e con Gigio Brunello, con soggetto dello stesso e di Gyula Molnàr, musiche originali Michele Caniato (2006-2025). E anticipando quanto si applaudirà: «In La Carota anche i burattini si ammalano, combattono contro le fobie e i propri traumi infantili. Il dottor Balanzone dà Arlecchino per spacciato e Brighella vorrebbe approfittarne per rubargli il Libro delle battute che fanno ridere. Ma con un’evocazione degna di una seduta psicanalitica la situazione si risolve e si riaffaccia la meraviglia di fronte alla vita». Va sottolineato che si tratta della nuova edizione 2025 allestita per il Festival Dopo lo spettacolo è prevista una conversazione con l’artista e l’anticipazione del volume di imminente pubblicazione: “Gigio Brunello e Gyula Molnàr, Macbeth all’improvviso. Operette apocrife, sinottiche, ctonie ed epifaniche” (TAB edizioni).
Domani, invece, l’appuntamento è alle 19 al complesso Socio Sanitario Ospedale ai Colli, Ulss 6, per una visita guidata al complesso stesso, ed è a cura di Maria Cristina Zanardi e di Cristina Grazioli. La primo Novecento. Dopo la visita ci sarà spazio per un aperitivo. Quindi, alle 21, a cura della, si applaudirà “Macbeth all’improvviso” , dramma in due atti per burattini liberamente tratto da Shakespeare di Gigio Brunello e Gyula Molnàr, regia di Molnàr.

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In copertina, l’artista Gigio Brunello che sarà protagonista al festival.

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