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Beyond the Borders, valica i confini il Tour di primavera della Ceman Orchestra e attraversa alcune città simbolo di un’area transfrontaliera sempre più vicina, sempre più affratellata nel segno della comune cittadinanza europea: questo il messaggio che porterà, attraverso le note, l’Orchestra giovanile del Central European Music Academies Network. Forte di 35 musicisti scelti fra i migliori talenti delle istituzioni di Alta Formazione musicale del Centro Europa, capofila il Conservatorio Tartini d Trieste, l’Orchestra riunisce anche per questo tour la “meglio gioventù” in rappresentanza di 11 Accademie Musicali di altrettanti Paesi dell’Europa Centro-orientale: dall’Ucraina alla Serbia, dall’Albania alla Romania, Ungheria, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Croazia, Moldavia, Montenegro e Italia, rappresentata appunto dal Conservatorio Tartini. Aderiscono al progetto della primavera 2024 l’Accademia Nazionale Ucraina di Musica di Kiev, l’Università della Musica di Belgrado, le Accademie Musicali di Tirana, Banja Luka, Lubiana, Zagabria, Bucarest, Budapest, Chisinau e Cetinje (Montenegro) e il Conservatorio di Trieste. Un’iniziativa di grande valore non solo sul piano artistico, ma anche e soprattutto sotto il profilo formativo, esperienziale e per la sua valenza simbolica, tanto più in queste stagioni segnate dal conflitto in atto nel continente.
Se alla direzione musicale della Ceman Orchestra è stato confermato il maestro Romolo Gessi, sul podio del tour di primavera – nell’anno che vede l’Albania alla presidenza dell’InCE – ci sarà il maestro albanese Olsi Qinami, direttore stabile e musicale della London City Philharmonic e direttore dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio albanese. E accanto ai 35 musicisti della Cema ci sarà il piano solista di Adelajd Zhuri, 25enne artista albanese, talento pluripremiato in oltre 25 Concorsi internazionali. Entrambi sono stati designati dall’Università delle Arti di Tirana. L’Orchestra è espressione della rete dell’alta formazione musicale europea, costituita per iniziativa del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, con il cofinanziamento del Ministero dell’Università e della ricerca e il sostegno dell’Iniziativa Centro-Europea, nel segno della cooperazione internazionale e del confronto con diverse realtà culturali nazionali: un’idea innovativa, per raccogliere in un unico organico giovani musicisti di alto livello, provenienti da culture e nazioni diverse, con la visione di un nuovo mondo di relazioni musicali, capace di superare i confini, tramite uno spettacolo entusiasmante, nel segno dell’innovazione nella grande tradizione della musica classica.
Quattro le tappe del Tour Oltre i confini, di questa primavera 2024: si parte oggi a Fiume (Croazia), nella Sala dei Marmi del Palazzo del Governatore, attuale sede del Museo marittimo e storico del litorale croato di Fiume (ore 19.30), si prosegue la sera dopo a Lubiana (Slovenia), nella Sala Julij Betetto dell’Accademia Musicale della capitale slovena sempre alle 19.30. Sabato 25 maggio i riflettori si spostano al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, dove il Concerto è programmato alle 18.30. Gran finale domenica 26 maggio nel Castello di Grisignana (Croazia), alle 18.30. L’ingresso ad ogni concerto è gratuito, prenotazione consigliata per la data di Trieste al Conservatorio Tartini, tel 040.6724911 o via mail a ceman@conts.it
Il programma scelto per il Tour si aprirà con pagine di Ludwig van Beethoven, e in particolare con l’Ouverture, Op.62 del Coriolano, intessuta di ispirazione storica e che si impone per l’intensa carica drammatica, sin dal do iniziale in fortissimo, scandita da continua tensione e da un andamento “ansimante”, fra sincopi e lunghe pause di silenzio utilizzate in chiave espressiva. Sempre di Beethoven, a seguire, il Concerto per pianoforte e orchestra n.4 in sol maggiore, Op.58 composto fra il 1805 e il 1806, e che lo stesso autore eseguì in veste di pianista in occasione della prima della partitura, il 22 dicembre 1808 a Vienna. A suggellare la produzione le note della Sinfonia n.41 in do maggiore KV 551, denominata Jupiter, di Wolfgang Amadeus Mozart, l’ultima delle sinfonie composte dal Genio austriaco: una sorta di apoteosi della forma Sonata, estesa eccezionalmente a ciascuno dei quattro movimenti, rivitalizzata da un organico uso del contrappunto per conquistare nuovi spazi espressivi e più vasti orizzonti sinfonici.
La Ceman Orchestra, Central European Music Academies Network Orchestra, è formata da 35 elementi, provenienti dall’alta formazione musicale della regione centro-europea. L’incarico di direzione musicale dell’orchestra è affidato a Romolo Gessi, docente al Conservatorio di Trieste e titolare del corso di Direzione d’orchestra all’European Conducting Academy e all’International Young Artists Project – Usa. È inoltre principale direttore ospite dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, dell’Orchestra Pro Musica Salzburg, dell’Orchestra Cantelli ed è direttore musicale dell’Orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia. La Ceman Orchestra ha debuttato nel 2018 a Zagabria e Trieste e, da allora, si è esibita con successo in prestigiose sedi musicali internazionali, collaborando con brillanti solisti, quali Eleonora Hil, Giada Visentin, Momchil Pandeev, Beatrice Fitocarev, Ion Mosneaga e affermati direttori d’orchestra quali Jasenka Ostojić, Romolo Gessi, Deyan Pavlov e Denis Ceausov. L’incarico di direttore musicale dell’Orchestra è affidato al maestro Romolo Gessi.
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In copertina, il maestro albanese Olsi Qinami; all’interno la Ceman Orchestra, il pianista Adelajd Zhuri e i vertici del Conservatorio Tartini di Trieste.