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Con un recital per pianoforte a quattro mani, proseguono i Concerti d’Autunno del Conservatorio di Trieste, un progetto musicale curato dal direttore Sandro Torlontano in sinergia con il delegato della Produzione artistica Luca Trabucco. Questa sera, alle 20.30 nella Sala Tartini di Via Ghega, di scena il Duo Teresa Trevisan-Flavio Zaccaria: eseguirà pagine di Aleksander Peci, con la Sonata 13 for piano Volare su le Stelle, e Ludwig van Beethoven con la Sinfonia N.3 op.55 in Mi bemolle maggiore, nella trascrizione per pianoforte a quattro mani di Alfredo Casella. Ingresso libero, prenotazioni fino ad esaurimento posti, telefono 040 6724911 info e dettagli www.conts.it.
Il duo pianistico formato da Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria ha debuttato nel 2002 al Festival Internazionale di Bitola (Macedonia) con l’esecuzione dei Concerti Brandeburghesi di Bach-Reger, in una rara trascrizione per pianoforte a quattro mani, più volte eseguiti in seguito con notevole successo di pubblico e critica. Provenienti da scuole diverse, hanno unito le personali esperienze che li avevano precedentemente portati a confrontarsi con il principale repertorio e con le particolari difficoltà proprie di questa delicata formazione.

Nel segno del melodismo, con un programma che ci farà viaggiare dal barocco napoletano di Leonardo Vinci alle sonorità di Nino Rota, per approdare alle atmosfere del “bel suono” mendelssohniano, giunge a conclusione la Stagione Cameristica di Chamber Music Trieste: domani 27 novembre, alle 20.30 al Teatro Miela, di scena il Quartetto Indaco, accolto con entusiasmo lo scorso aprile in Sala Luttazzi fra i Winners Internazionali con “Impressioni iberiche”, selezionato per il gran finale del cartellone dalla direttrice artistica Fedra Florit, a suggello dei concerti 2024. Composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita violino, Jamiang Santi viola e Cosimo Carovani violoncello, il Quartetto d’Archi Indaco si è formato nel 2007 alla Scuola di Musica di Fiesole e un anno fa conquistava il prestigioso Concorso di Musica da Camera di Osaka, primo quartetto italiano ad aggiudicarsi questa competizione, annoverata fra i concorsi di riferimento a livello mondiale. Biglietti disponibili presso TicketPoint Trieste, info acmtrioditrieste.it Cromatismi 3.0, diretto dalla pianista e musicologa Fedra Florit e sostenuto dal Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova e Zoogami.
Il concerto del Quartetto Indaco a Trieste si aprirà con le Sei antiche danze di Leonardo Vinci, che esprimono la spiccata melodiosità tipica della scuola napoletana e spaziano dalla Allemanda al Minuetto, dalla Siciliana alla Furlana. Subito dopo, ecco la Piccola Bergamasca firmata dal violoncellista del gruppo, Cosimo Carovani, apprezzato anche come compositore emergente della scena contemporanea. Si prosegue con il Quartetto per Archi di Nino Rota, un cavallo di battaglia dell’Ensemble Indaco, perfetto esempio della vivacità creativa del compositore che molto ha dato alla musica fuori dal cinema: si parte con il gioco ritmico dell’Allegro e si prosegue fra melodie malinconiche e l’Allegro robusto che assomiglia a una danza, nel contrasto timbrico degli strumenti. In chiusura il Quartetto in mi min. op.44 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, esemplare nel contesto di un Romanticismo tedesco “altro”, fatto di scioltezza composta ma anche di un sottile pathos che innerva le strutture «viennesi» della partitura.

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In copertina, il Quartetto Indaco in arrivo domani sera a Trieste.

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