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Mosaici d’Europa – la rassegna organizzata dal Teatri Stabil Furlan – continua a occuparsi anche di affari internazionali, sullo sfondo di Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura: il Kulturni Dom (via Italico Brass, 20), oggi, alle 18, ospiterà l’incontro intitolato “Gorizia-Nova Gorica chiamano Kiev”. Protagonisti Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, che, assieme al vicedirettore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, parlerà delle crisi che stanno scuotendo il mondo intero e che minacciano l’Europa. Durante la serata è in programma un collegamento, in diretta con Damasco, con il celebre inviato di guerra triestino, Fausto Biloslavo, che racconterà gli sviluppi della situazione dopo la caduta del regime di Assad. Nell’occasione, spinti dai valori che la Capitale Europea della Cultura 2025 rappresenta, si interrogheranno sul mondo d’oggi e sulle sempre più complesse dinamiche geo-politiche che quotidianamente raccontano nel loro lavoro. Cercheranno quindi di capire e di analizzare assieme al pubblico se siamo semplicemente sommersi dalla propaganda degli stati autoritari (che paiono sempre più), oppure se stiamo assistendo al “Tramonto dell’Occidente” presagito da Osvald Spengler nel 1918, sul finire del primo conflitto mondiale, in quello che è diventato un classico della filosofia del ‘900 il cui peso e la cui influenza culturale sono stati decisamente inaspettati; oggetto di analisi e di riflessioni ieri come oggi. Tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.
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“Ti racconto Gorizia come appariva dai finestrini del suo storico tram” è il titolo della nuova, suggestiva escursione della rassegna cultural-turistica del Comune di Gorizia “Crocevie d’Europa”. Divisa in due parti, la prima tappa del percorso, che sarà interamente svolto a piedi, è in programma domani 15 dicembre, mentre la seconda seguirà il 12 gennaio.
Il percorso si concentra sulla linea n. 1 del Tram storico di Gorizia che partiva dalla Stazione della Meridionale e terminava presso la Stazione della Transalpina. I tram circolarono a Gorizia tra il 1909 al 1935. La rete tranviaria di Gorizia si componeva di due linee che collegavano le principali stazioni ferroviarie cittadine e il sobborgo di San Pietro di Gorizia. Durante la Prima guerra mondiale gli impianti subirono severi danneggiamenti, ma furono rimessi in funzione e nel 1935, dato il vistoso calo dell’utilizzo, i tram furono sostituiti dal servizio su gomma. Il tragitto di quella che fu la linea 1 è lungo quasi 4 km, perciò la visita è stata divisa in due giornate con diversi approfondimenti tematici. La guida turistica Micaela Grossa condurrà i partecipanti dal punto di partenza, l’ex rimessa del tram in Piazzale Saba (ritrovo alle 9.30), lungo Corso Italia e Corso G. Verdi, Via Mameli fino a Piazza della Vittoria, con soste presso tre villini Novecenteschi, il Parco della Rimembranza, i Palazzi degli Architetti A. Pich e De Claricini, il Teatro Verdi, Corso Verdi, i Giardini Pubblici e la Biblioteca Statale Isontina. A Liubina Debeni Soravito, curatrice di volumi dedicati a Gorizia, saranno affidati gli approfondimenti tematici relativi al verde urbano mentre all’esperta di architettura Fulvia Zorzut quelli dedicati all’architettura e all’urbanistica. Questa prima passeggiata è disponibile anche nella lingua dei segni, con l’interprete Sara Facchinutti.
La seconda tappa dell’escursione è fissata per domenica 12 gennaio: sempre guidati da Micaela Grossa i partecipanti si ritroveranno alle 9.30 in piazza Vittoria per arrivare a piedi fino alla Stazione Transalpina. Ad accompagnare la guida ci saranno ancora gli interventi di Liubina Debeni Soravito per il verde urbano e gli spunti storici legati alla economia della floricoltura in città e Liliana Mlakar per gli approfondimenti riguardanti personaggi nobili, aristocratici e gente comune della Gorizia dell’epoca, nonché per la parte delle antiche tradizioni.
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In copertina, il giornalista triestino inviato di guerra Fausto Biloslavo.