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Mittelfest inizia la settimana in bellezza, con una prima assoluta di danza, una prima nazionale di musica e due novità “fuori-festival”: lo spazio lounge e il workshop di fotografia. Alle 19.30, nella Chiesa di San Francesco, va in scena Messaggeri, una prima assoluta firmata dalla compagnia Arearea assieme al Coro Polifonico di Ruda. Un’opera che intreccia danza contemporanea e canto sacro in un’esperienza immersiva che riflette sulla condizione umana e sull’urgenza di una nuova spiritualità collettiva. I danzatori si muovono lenti su una coltre di cenere, come esseri terreni e insieme aspiranti “messaggeri di luce”. Il pubblico, in dialogo ravvicinato con artisti e coristi, diventa parte integrante della performance.
Alle 20.30 si rinnova anche l’appuntamento con Mittellimmagine, lo spazio cinema del Festival. Il Curtîl di Firmine ospita la proiezione di Ricuciture di memoria, della regista Anja Medved con Nadja Velušček: un racconto intimo e corale di un territorio al confine tra Italia e Slovenia, attraversato da secoli di fratture e ora segnato da un lento ritorno alla vita, alla lingua, alla casa. Un’opera che esplora, attraverso voci e immagini, il peso della storia e il desiderio di ricomporne i frammenti.
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Le proposte di domani
La giornata di domani, martedì, a Mittelfest si muove tra passato e presente, con linguaggi capaci di raccontare la libertà, la lotta e la bellezza. Dalla forza della memoria all’energia del ritmo, la programmazione attraversa la fotografia, il jazz, il cinema e le percussioni. Grande attesa per il concerto delle 21.30 in Piazza Duomo, con la prima nazionale di Lay this drum!, potente spettacolo di percussioni tutto al femminile firmato dalla francese Compagnie du Scopitone. Prima, alle 19.30, nella Chiesa di San Francesco, risuonano le note di Jazz Tabù, concerto della Big Band Jazz del Conservatorio Tomadini di Udine, che omaggia la forza dissidente del jazz nella sua epoca più controversa: quella dei totalitarismi europei. Alle 20.30, il Curtîl di Firmine accoglie una doppia proiezione della rassegna Mittellimmagine, con due documentari di grande intensità: Abo Jabal di Bisan Owda e The Poem We Sang di Annie Sakkab offrono due sguardi al femminile dalla Palestina.
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Gran finale di giornata, alle 21.30 in Piazza Duomo, con la prima nazionale di Sevdalinka, concerto del gruppo bosniaco Divanhana. Per la prima volta in Italia, la formazione propone una rivisitazione originale dell’antico genere musicale balcanico della sevdalinka, tra melodie lente e pulsioni danzanti. Un vero e proprio inno alle sonorità mitteleuropee.
Alle 17, prende il via invece L’occhio in ascolto, workshop fotografico pensato per ragazze e ragazzi dai 9 ai 13 anni, guidati da un fotografo professionista. Il laboratorio, gratuito su prenotazione, introduce i più giovani all’arte dello sguardo in relazione alla scena e agli spettacoli dal vivo, fornendo gli strumenti base per sviluppare uno sguardo sensibile e narrativo. Mentre dalle 19.30 si inaugura MitteLounge, la nuova proposta conviviale del festival: aperitivi all’Orto delle Orsoline accompagnati da buona musica, tra relax e socialità. Un format serale che si ripeterà anche domani, aperto gratuitamente al pubblico fino al tramonto.
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In copertina, “Messaggeri” di Arearea e Coro Polifonico di Ruda; all’interno, il gruppo bosniaco Divanhana e Cividale immersa nel Mittelfest.
(Foto Ale Rizzi e Luca d’Agostino)

