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Risuonano da oggi nelle piazze, chiese, parchi e teatri di Udine le voci e gli strumenti della rassegna Armonie in Città, che fino al prossimo 25 settembre trasforma la città in un grande palcoscenico diffuso. Promossa dalla Fondazione Luigi Bon nell’ambito di Udine Estate, con il sostegno del Comune di Udine, con i suoi tredici concerti la kermesse ad ingresso libero mette al centro giovani musicisti emergenti accanto a solisti ed ensemble già affermati. Attenzione particolare sarà dedicata in questa edizione, sempre firmata dalla direzione artistica di Claudio Mansutti, alle Orchestre: e sarà proprio una prestigiosa formazione ad aprire la rassegna.
International Youth Saxophone Orchestra
Oggi, alle 18, alla Loggia del Lionello attesa l’Ada – International Youth Saxophone Orchestra, formazione internazionale under 30 di circa 30 elementi provenienti da cinque Paesi alpino-adriatici, che prende il nome poprio dalle principali caratteristiche geografiche presenti sul territorio dei Paesi coinvolti: Alpi, Danubio e Adriatico. L’Ada e stata fondata nel 2020 con il desiderio di collegare culturalmente paesi come Slovenia, Austria, Ungheria, Croazia e Italia attraverso uno degli strumenti più noti del ‘900: il saxofono.
I musicisti sono selezionati attraverso una call internazionale che coinvolge Austria, Bosnia, Croazia, Macedonia del Nord, Serbia, Slovenia, Ucraina a cui da quest’anno si uniscono per la prima volta anche musicisti italiani. Il programma musicale del concerto, sotto la direzione del maestro Stefano Pecci, va da musiche di Sivilotti ad Albinoni, da Holst a Michat. Il progetto Ada si configura come un esempio virtuoso di cooperazione culturale, dove la musica si fa linguaggio comune.
Prossimo appuntamento di Armonie in Città martedì 22 luglio alla Chiesa di San Gottardo con il Duo Confluence composto da Michelangelo Ghedin (saxofono), e Teresa Gasparini (chitarra) che proporranno un itinerario musicale tra tradizione e modernità, con brani di Bartók, Monteverdi, Farrell e altri, tra suggestioni folk, barocche e contemporanee.
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In copertina, il clarinettista Claudio Mansutti direttore della rassegna.

