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(g.l.) Una correlazione tra la pulsazione ritmica ed i contrappunti di alcuni capolavori del periodo Barocco e altri dell’Età contemporanea: è questa la “nervatura” sulla quale si muoverà “Ba Rock”, la nuova edizione del Festival Schippers abbracciando un arco di circa tre secoli che ha regalato all’umanità una serie infinita di gioielli nella musica e nell’arte in genere. Protagonista sarà ancora l’Orchestra Thomas Schippers, diretta da Carlo Grandi, che proporrà il concerto inaugurale questa sera, con inizio alle 21, nella suggestiva cornice della cantina storica di Villa Russiz, la benemerita Fondazione che ha sede in una zona fra le più prestigiose del Collio goriziano in Comune di Capriva del Friuli.
Robert Davidson
La manifestazione, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, è stata organizzata dall’Associazione Schippers, presieduta dall’avvocato Cristiano Gobbi, grazie al sostegno della Regione Fvg e della Cassa di risparmio di Gorizia, e proporrà un viaggio musicale che si sviluppa, come detto, in un ampio arco temporale “incrociando” le opere di grandi autori del passato come Antonio Vivaldi, Georg Philipp Telemann e Jean-Philippe Rameau con quelle di un autore d’oggi, il compositore australiano Robert Davidson, classe 1965, docente di musica all’Università del Queensland.
Il concerto di questa sera darà, dunque, il via a una lunga serie di serate, appunto nell’ambito del Festival Schippers, la cui prima “tranche” vedrà altri tre appuntamenti, con lo stesso programma: domani sera nella splendida Basilica di Muggia Vecchia, mercoledì e giovedì prossimi, al Mulino di Terenzano, in Comune di Pozzuolo del Friuli, e nell’accogliente cornice di Corte Marco d’Aviano, nello storico palazzo Torriani (sede municipale) di Gradisca d’Isonzo, dove più volte la formazione cameristica diretta da Carlo Grandi si è esibita.
«Si tratta di una correlazione tra la pulsazione ritmica ed i contrappunti di alcuni capolavori del periodo Barocco e altri dell’Età contemporanea – anticipa il maestro Grandi, che ieri sera, sempre a Villa Russiz, ha offerto un’applaudita “prova aperta” – . Un programma molto bello, ma anche particolare, perché indaga due momenti storici completamente diversi. In particolare, eseguiremo due brani dell’australiano Robert Davidson, uno dei quali è stato composto cinque anni fa dopo lo scoppio della pandemia per descrivere la desolazione e il senso di smarrimento che aveva innescato nel mondo la diffusione del virus». L’appuntamento è, quindi, fissato per questa sera a Villa Russiz. Ma, come detto, lo stesso programma potrà essere ascoltato anche a Muggia, Terenzano e Gradisca.
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In copertina, un concerto dell’Ochestra Thomas Schippers a Villa Russiz.

