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di Giuseppe Longo
UDINE – È volato negli Stati Uniti d’America, quest’anno, il Premio Smareglia. A vincerlo, nella sezione Pianoforte, è stato infatti il compositore Douglas Hedwig che risiede a Chattanooga, nel Tennessee; secondo posto per il musicista Jojo Amoah. Nella sezione Voce e pianoforte il primo premio non è stato assegnato, mentre il secondo è andato invece al compositore calabrese Girolamo Deraco. Infine, nella terza sezione, quella per Voce e pianoforte con testo in lingua friulana, il primo premio è stato attribuito al compositore veneto Paolo Furlan, mentre il secondo è andato a Silvio De Cristofaro, pure calabrese. I risultati dell’ottavo Concorso internazionale di composizione organizzato con cadenza biennale dall’Accademia di studi pianistici “Antonio Ricci”, presieduta dalla musicista Flavia Brunetto, sono stati proclamati durante una bellissima cerimonia-concerto ospitata nella solenne cornice del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, rendendo così omaggio al grande Antonio Smareglia, il compositore nato a Pola nel 1854 e morto a Grado nel 1929.
Foto ricordo con i premiati e Adua Smareglia.
Dopo il saluto della stessa Brunetto, che si è soffermata sulla figura e sull’opera del musicista istriano, la serata è entrata nel vivo, presentando anche un momento musicale molto applaudito che ha visto protagonista il soprano Giulia Della Peruta accompagnato dal pianoforte di Franca Bertoli. Oltre che da alcuni bellissimi brani dello stesso Smareglia, è stata eseguita la bellissima composizione (“Iridium”) dell’americano Douglas Hedwig, appunto primo premio del Concorso 2025, oltre a pagine di Rodolfo Lipizer e Licinio Refice.
Anche se festeggiato a Villa de Claricini Dornpacher la scorsa primavera in occasione della “Setemenae de culture furlane”, organizzata annualmente dalla Società Filologica Friulana, è tornato anche al Teatrone il compositore sandonatese premiato per il suo delicatissino “Friul”, con il quale si è complimentata Adua Smareglia Rigotti che in occasione della cerimonia a Botteniccco gli aveva già consegnato il riconoscimento. La nipote del musicista di Pola ha avuto parole di vivo compiacimento anche per gli altri musicisti premiati, e in particolare per Douglas Hedwig il quale, vista la lontananza, ovviamente non è potuto essere presente. Grande e riconoscente l’apprezzamento per l’attiviià dell’Accademia Ricci che, tra le sue numerose iniziative, ha inserito proprio il Premio Smareglia.
Giulia Peruta canta con Franca Bertoli.
Douglas Hedwig
Il premio a Girolamo Deraco.
Per quanto riguarda la parte musicale della serata, il piacevolissimo programma si è aperto con Quattro canti di Antonio Smareglia dei quali Giulia Della Peruta ha offerto una brillante interpretazione, seguiti da una coinvolgente “Barcarola” proposta al gran coda Fazioli del “Giovanni da Udine” dalla pianista Franca Bertoli. Quindi, ecco “iridium” il brano vincitore della sezione pianistica di Douglas Hedwig. Nella parte conclusiva del concerto, molto applaudito anche l’intermezzo lirico che ha visto la esecuzione di un suggestivo brano del goriziano Rodolfo Lipizer (1895-1974), seguito da una bella pagina di Licinio Recife. Infine, ancora Antonio Smareglia con applausi a bellissimi “assaggi” da “Pittori fiamminghi”, una delle opere più famose e affascinanti del compositore di cultura mitteleuropea, come ha avuto modo di sottolineare la stessa pianista Flavia Brunetto, “anima” dell’Accademia Ricci e che è stata anche recente guida del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine. «Antonio Smareglia – ha ricordato – fu uno dei più importanti compositori di area mitteleuropea. Durante la sua giovinezza fu a contatto sia con l’ambiente musicale viennese sia con la Scapigliatura milanese: nelle sue opere si fondono elementi stilistici germanico-danubiani, reminiscenze slave e la migliore tradizione del lirismo italiano. Tra i titoli più importanti vanno citati Il vassallo di Szigeth (Vienna, 1889), Nozze istriane (Trieste, 1895), La Falena (Venezia, 1897), Oceana (Milano, 1903), Abisso (Milano, 1914), Pittori fiamminghi (Trieste, 1928). Fu rappresentato nei maggiori teatri del mondo (La Scala di Milano, il Metropolitan di New York, Praga, Dresda, Vienna, Zagabria, Pola e Trieste) con la direzione dei più famosi maestri (da Toscanini a Richter, da Strauss a Gavazzeni) ed ebbe l’apprezzamento dei più grandi musicisti e musicologi dell’epoca, fra cui Johannes Brahms ed Eduard Hanslick. Fu anche apprezzato autore di musica pianistica e di liriche per canto e pianoforte».
Ricordiamo, infine, che l’evento è stato sostenuto dal Ministero della Cultura, Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dall’Università degli studi di Udine, dalla Fondazione Friuli e dalla Società Filologica Friulana, appunto per la sezione in “marilenghe” del Concorso internazionale giunto, appunto, a conclusione nella sua ottava edizione. E ora l’Accademia Ricci è già al lavoro per organizzare la nona, la cui premiazione si terrà fra due anni, avendo, come si diceva, il Concorso una cadenza biennale. E il suo successo è assicurato fin d’ora perché il Concorso è cresciuto di anno in anno, suscitando l’interesse di centinaia di compositori di tutto il mondo.
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In copertina, Flavia Brunetto mentre presenta Paolo Furlan il compositore veneto vincitore della sezione in lingua friulana del Premio Smareglia.

