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Il primo appuntamento del 2025 con la rassegna turistico-culturale del Comune di Gorizia, Crocevie d’Europa, è tutto incentrato su due dei prodotti “cult” della produzione agricola goriziana. Oggi, con replica domani,i partecipanti saranno condotti alla scoperta della coltivazione della Rosa di Gorizia e del Radicchio Canarino, con una passeggiata nella campagna coltivata goriziana.
La Rosa di Gorizia, presidio Slow Food, è una varietà locale di radicchio rosso (Cichorium intybus) simile ad una rosa appena sbocciata. La varietà detta Canarino dal gusto più delicato è ottenuta probabilmente da un incrocio risalente agli anni ’50, con la cicoria bionda di Trieste. Il Canarino è dotato di un fogliame di colore giallo e un gusto ancora più dolce. Le prime fonti scritte compaiono nel volume “Gorizia – la Nizza austriaca” del 1873 in cui viene citata una “cicoria rossastra” coltivata nella piana tra Gorizia e Salcano e, in misura minore nelle aree periferiche della città. I contadini di Gorizia producono il seme da generazioni seguendo i parametri della forma della pianta (quanto più simile ad una rosa) ma anche quello resistenza al freddo e adattamento al clima e al terreno. Questa coltura è minacciata dall’estinzione sia per la mancanza di produttori che per l’esaurirsi dei terreni che tradizionalmente erano utilizzati per la coltivazione. Il territorio in questione, dopo gli accordi di pace succeduti alla Seconda Guerra mondiale, è stato suddiviso in due Stati ed è stato utilizzato per altri scopi rispetto alla vocazione agricola della zona, inducendo numerose aziende orticole ad abbandonare definitivamente questa attività.
Nei 4 km del percorso la guida naturalistica Sabrina Pellizzon condurrà i partecipanti lungo gli sterrati che portano a campi coltivati a Radicchio Canarino, Rosa di Gorizia, vigneti ed oliveti, per farsi sorprendere da tutto ciò che ruota attorno a questi due ecotipi di cicoria selezionati nel tempo dai contadini goriziani che purtroppo rischiano l’estinzione. Si scopriranno le diverse fasi di lavorazione dei due radicchi, la loro storia, le caratteristiche, le necessità ambientali, fino agli attuali problemi legati al cambiamento climatico. Dopo l’uscita di stamane, ritrovo anche domani mattina alle 9.30, il luogo viene comunicato al momento dell’iscrizione. La durata dell’escursione a piedi è di circa tre ore.
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In copertina, la Rosa di Gorizia; all’interno, il Radicchio Canarino.