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“Di terra in terra” è il titolo del concerto che l’associazione La scuola che non c’è ha organizzato per domani, 20 dicembre, a Pignano di Ragogna. L’appuntamento è alle 20 nella Chiesa della Natività Beata Vergine Maria. L’introduzione della serata, che si annuncia ricca di suggestioni e di interesse, sarà a cura di Liviana Pitt e Marco Maria Tosolini. In evidenza, come concertista di arpa celtica, il professor Francesco Benozzo, ordinario di lingue romanze all’Università di Bologna, «musicista, uomo libero e pensante – osserva il musicologo Tosolini – che da decenni porta in giro un messaggio forte sulle identità e sul libero pensiero». Annunciata anche la partecipazione dell’attore Massimo Somaglino.
«Il concerto mette in evidenza – anticipa lo stesso Tosolini – la risonanza esistente tra mondi diversi e si fa interprete dei modi in cui la cultura popolare ha saputo mantenere in vita per millenni: una percezione delle cose fondata sulla ricerca della bellezza e su un anelito mai sopito verso la libertà. “Di terra in terra” esplora terre e culture attraverso le musiche e i canti tradizionali. I luoghi raccontati, apparentemente distanti, partono da noi e dalle nostre tradizioni, passando le coste atlantiche della Galizia, della Bretagna, per arrivare all’Irlanda, e poi al Galles, alla Scozia, fino alle Isole Faroer e alla Groenlandia».

Marco Maria Tosolini


«Stale di Nadâl – prosegue il musicologo friulano – è una fiaba natalizia scritta da Carlo Tolazzi in lingua friulana, musicata dal vivo dallo Stravinskij Ensemble per la direzione di Giulia D’Andrea, ideatrice e produttrice del progetto. E’ un esempio di artigianato artistico, creato per trasmettere immagini di una terra ricca di storia e cultura come il Friuli. E, come in ogni favola, i livelli di lettura sono diversi: c’è la magia della tradizione, ci sono i messaggi più profondi e ci sono i significati simbolici che inducono a riflettere anche gli adulti più disincantati. Lo spettacolo racconterà di noi, capaci di accogliere, e di accogliere il diverso che, attraverso la tradizione friulana e la nostra natura fatta di boschi, acqua, mare, fiumi, di animali, di figure mitologiche ci rende testimoni aventi valore di civiltà».
Ricordiamo, infine, che “Di terra in terra” è rivolto ad un pubblico per tutte le età. C’è una particolare attenzione verso la cultura della simultaneità di arti presentata in una sinergia di abilità e talenti, grazie al denso profilo professionale e artistico in esso contenuto. Come parte del lavoro, questo concerto farà cogliere occasione di prestigio per la realizzazione di un video a cura dell’associazione La scuola che non c’è con conseguente visibilità via web. Con la collaborazione e patrocini di diverse associazioni locali e non, partecipanti in vario modo, tra i quali l’associazione di promozione sociale Ortoborto di Ragogna, l’associazione arbitraria Mame ce bon e I Cjastinars Corpo Bandistico, l’Autopiù spa di Fiume Veneto e Agripneus di Castions di Strada.

Carlo Tolazzi

I PROTAGONISTI

Francesco Benozzo
canto, arpa celtica, arpa bardica

STALE DI NADÂL di Carlo Tolazzi
Direzione Giulia D’Andrea
Attore Massimo Somaglino
Tecnica Marco Melchior

Stravinskij Ensemble
Mariangela Lontani flauto
Claudia Pavarin oboe
Elena Paroni clarinetto
Dario Braidotti fagotto
Cristiano Zampar corno
Nicola Mansutti violino
Elena Allegretto viola
Federica Tavano violoncello
Luca Zuliani contrabbasso

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In copertina, il professor Francesco Benozzo alla suggestiva arpa celtica.

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