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di Mariarosa Rigotti

Fa tappa a Palmanova, dal 26 al 29 settembre, Dialoghi, che qui assume il nome di “Festival della Città ideale” ed è realizzato dall’Associazione Culturaglobale con la collaborazione e il sostegno dell’Amministrazione comunale della Fortezza, di Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Unesco, Consiglio regionale Fvg, Io sono Fvg, Legacoop Fvg e Credifriuli. Va detto che tutti gli appuntamenti in cartellone nelle giornate palmarine sono a ingresso libero «come da filosofia dell’Aps Culturaglobale che da 25 anni promuove e progetta iniziative culturali, artistiche e sportive, accettando la sfida di diffondere cultura non solo nelle città, ma anche nei piccoli Comuni, custodi di interessanti preziosità, a volte poco conosciute perché fuori dai flussi turistici canonici». La manifestazione è stata presentata durante un incontro al quale ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale. «L’associazione Culturaglobale – ha commentato Mauro Bordin – merita davvero un plauso per gli ospiti di altissimo rilievo che porterà a Palmanova. Siamo ben contenti – ha aggiunto il presidente, presente assieme al collega consigliere Francesco Martines, già sindaco di Palmanova – di essere partner di questa iniziativa grazie alla misura di sostegno diretto da parte dell’Assemblea legislativa. La norma che abbiamo pensato e voluto, approvata all’unanimità, intendeva proprio favorire manifestazioni di questo genere, che danno alle comunità motivi per stare insieme e per riflettere. E continueremo su questa strada in quanto si tratta di una misura contributiva stabile, destinata a durare nel tempo».

Il presidente Bordin alla presentazione.

E, dunque, Palmanova in questi giorni diventerà un “contenitore” che proporrà, come anticipano gli organizzatori, «libri, conferenze e momenti di confronto ampio e aperto fra donne e uomini di cultura e di scienza, senza vincoli di fede religiosa o politica, ma anche di teatro, musica e spettacoli». Il tema della “città ideale” viene sottolineato dal direttore artistico Renzo Furlano: «Ha percorso l’intera storia dell’umanità, fin dall’antichità, con l’obiettivo di rendere più razionale l’organizzazione degli spazi urbani, attraverso criteri e principi astratti di razionalità e funzionalità o con un’impostazione scientifica». E aggiunge: «La nostra volontà, nel nostro piccolo e nel tempo limitato di un Festival, è quella di fornire spunti di riflessione su varie tematiche che riguardano l’attuale società, dando allo stesso tempo al pubblico l’opportunità di scoprire le molte prerogative della Città di Palmanova». Gli fa eco l’assessore alla cultura e al turismo, Silvia Savi, evidenziando che «Dialoghi è il più alto momento culturale per la città di Palmanova, il festival in cui si stimola il pensiero critico, si affrontano in una dialettica aperta i temi più cruciali dell’attualità. Tra i tanti ospiti di quest’anno è un onore avere, tra gli altri, il Premio alla carriera Sigfrido Ranucci e lo spettacolo del giornalista Domenico Iannacone».
E viene pure ricordato che Palmanova, Fortezza fondata dai veneziani nel 1593, è stata proclamata Monumento nazionale già nel lontano 1960 e il 9 luglio 2017 è entrata a far parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Nel 2018 è stata inserita fra i Borghi più belli d’Italia. E, proprio quest’anno, l’appuntamento acquisisce la matrice di “Festival della città ideale”, come evidenzia ancora l’assessore, «diventando così ambasciatore delle peculiarità del riconoscimento Unesco delle Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo, e aprendo da qui in avanti una finestra sulle città di Bergamo, Peschiera, Zara, Sebenico e Cattaro incluse con Palmanova nel sito transnazionale». «Opere militari – conclude Silvia Savi – che oggi sono fulcro di cultura e di pace».
Facendo, invece, un cenno su quanto in cartellone: il 29 settembre ci sarà uno spazio dedicato al tema-titolo del festival con la conferenza “La città ideale. Manifesto per un nuovo contratto sociale”, con la sociologa e docente universitaria, Daniela Piana; inoltre è prevista la partecipazione di personaggi di livello nazionale e internazionale che andranno ad affrontare varie e importanti tematiche: ecosostenibilità (domani con Marco Pacini), riqualificazione urbana e al “diritto all’abitare” (27 con Giovanni Lavarra, Massimo Fadel, Antonella Nonino, in collaborazione con Legacoop Fvg); psichiatria (28 con Mario Colucci), diritti umani (28 con Giorgia Serughetti); politica italiana (28 settembre con Sabino Cassese) e internazionale (sempre il 28 con Francesco Ronchi), storia (il 29 Emilio Gentile), giornalismo d’inchiesta (ancora il 29 Domenico Iannacone) e teatro (il 27 Teatro Incerto). Mentre il 29 alle 18, sarà, appunto, consegnato a Sigfrido Ranucci il Premio alla carriera, di cui sono stati insigniti Giovanna Botteri, Enrico Mentana, Alessandro Barbero e Lucia Goracci. Infine, viene ricordato che è stata firmata una convenzione con l’Isiss “Sandro Pertini” di Monfalcone attraverso la quale si «prevede la collaborazione degli studenti nei vari eventi esterni. I ragazzi, sotto la guida dell’Organizzazione del Festival, si occuperanno dell’accoglienza e dell’introduzione alle serate, imparando i meccanismi organizzativi e, al contempo, interagendo con il pubblico». Ecco, comunque, il programma completo per il quale l’ingresso è libero e gratuito (Sito www.dialoghi.eu – App. https://2205980.igenapps.com).

IL PROGRAMMA

giovedì 26 settembre

ore 18.00 – Salone d’Onore palazzo Municipale
Futuro tra ecologia e tecnologia
Marco Pacini, caporedattore del settimanale “L’Espresso” e scrittore, presenta il libro Zona critica.
Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia Meltemi, 2024. Dialoga con Fabio Turchini filosofo,
scrittore, saggista e docente
Zona critica ci aiuta a elaborare un’ontologia del presente capace di farsi carico di tutte le conseguenze
dell’attività di Homo Sapiens sulla Terra e di tutte le sue (inter)connessioni. Pertanto, l’impatto di ogni politica,
di ogni teoria o prassi, non può più venire analizzato soltanto in riferimento alle dinamiche sociali, umane, ma
anche alla luce delle azioni-reazioni di tutti gli altri coinquilini nella Zona critica.

Venerdì 27 settembre

ore 18.00 – Salone d’Onore palazzo Municipale
Il sogno di una casa
Giovanni La Varra Professore associato di Composizione Architettonica all’Universit̀à di Udine;
Massimo Fadel Responsabile settore Urbanistica e Ambiente Cooprogetti soc. coop.; Antonella
Nonino coordinatrice progetti Abitare Sociale Vicini di Casa onlus. Dialogano con Michela Vogrig
Presidente Legacoop FVG. In collaborazione con LegaCoop F. V. G.
Il diritto alla città come diritto all’abitare per ripensare e riqualificare i luoghi e i territori nella tensione a una
città ideale vicina alle esigenze delle persone. Dalla libertà di movimento al superamento dei confini, al
rapporto centro-periferia, al contrasto alle diseguaglianze spaziali e sociali per una dimensione urbana aperta
che promuova partecipazione, cittadinanza attiva tra nuove forme dell’abitare e politiche future.

ore 21.00 – Teatro Modena
I Mosaiciscj
Spettacolo teatrale del Teatro Incerto Di e con Fabiano Fantini, Elvio Scruzzi e Claudio Moretti.
Produzione Teatro Incerto / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
I Mosaiciscj narra, in forma di racconto drammatizzato, la Storia, i segreti, il significato più recondito dei
mosaici della Basilica di Aquileia. Maqor, un povero mosaicista, riceve dal vescovo Teodoro l’incarico di
realizzare un mosaico per ringraziare il Signore dell’avvenuta liberazione dalla schiavitù di tutti i cristiani fino ad
allora perseguitati. Siamo intorno al 313 d.c. Magor si rende conto che l’impresa, per lui, è impossibile, anche
perché non riesce a comprendere il significato di quei disegni. In suo aiuto si presentano due strane figure,
Gabriel e Tartatuk, che lo stimoleranno, in modi diversi, a proseguire il lavoro.

Sabato 28 settembre

ore 11.00 – Salone d’Onore palazzo Municipale
Franco Basaglia 100 anni dopo
Mario Colucci, psicanalista, psichiatra presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASUGI Isontina
e docente in Neuropsicologia all’Università di Trieste e presso Clinica dei Legami Sociali di Venezia e
redattore della rivista “aut-aut”, presenta il libro Franco Basaglia (con Pierangelo Di Vittorio)
Feltrinelli, 2024. Dialoga con Marco Bertoli, Direttore dipartimento Salute mentale del Friuli Centrale
Che cosa rappresentano oggi Franco Basaglia e la storia della deistituzionalizzazione in Italia e nel mondo?
Qual è lo stato attuale della ricezione del suo pensiero e dell’esperienza di trasformazione da lui promossa?
Quali riflessi evidenti o misconosciuti sono rintracciabili nella cultura critica dei nostri giorni nel campo della
salute mentale e, soprattutto, al di fuori di questo?

ore 16.30 – Teatro Modena
Donne, diritti, uguaglianza
Giorgia Serughetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università di
Milano-Bicocca, presenta il libro La società esiste (Laterza, 2023). Dialoga con Roberta Nunin,
docente di Diritto del lavoro e Diritto del lavoro dell’UE nell’Università di Trieste
Questo libro mappa le visioni che animano le più recenti forme di attivismo sindacale, ambientalista,
femminista, capaci di unire difesa del lavoro e del clima, lotta per il reddito e per i diritti civili, battaglie contro le
discriminazioni di genere e contro la violenza razziale.

ore 17.30 – Teatro Modena
La scomparsa dei Balcani
Il funzionario dell’UE Francesco Ronchi, docente Politica europea alla Columbia University di New
York e a Sciences Po a Parigi, presenta La scomparsa dei Balcani. Rubbettino, 2023. Dialoga con
Walter Skerk giornalista Rai Friuli Venezia Giulia, ideatore e conduttore del programma Estovest
I Balcani stanno scomparendo. Politicamente dimenticati da un’Europa che negli ultimi vent’anni ha preferito
aprirsi a Est fino a inglobare gli ex satelliti sovietici, lasciando così un grande vuoto nel proprio cuore geografico
e storico. Il libro è un viaggio dentro tali territori, con l’invito a riscoprirli.

ore 18.30 – Teatro Modena
Dialoghi sullo stato della nazione
Con il giurista Sabino Cassese, già ministro per la funzione pubblica, giudice della Corte
Costituzionale e docente, presenta il libro Miseria e nobiltà d’Italia. Dialoghi sullo stato della nazione
(Solferino 2024). Dialoga con Roberto Covaz, scrittore e giornalista già caporedattore de “Il Piccolo”.
Un saggio lucido e ricco di spunti e citazioni che illustra pregi e difetti dell’Italia e degli italiani consegnandone
un ritratto disincantato e rivelatore.

Domenica 29 settembre

ore 16.00 – Teatro Modena
La città ideale. Manifesto per un nuovo contratto sociale
Daniela Piana, sociologa docente Università di Bologna, presenta La città ideale Divergenze, 2023.
Dialoga con RaJaella Sartori Presidente ordine avvocati Udine e Andrea Mascherin già Presidente
del Consiglio Nazionale Forense avvocato a Udine.
La città ideale si fa vivendo, ancorando la progettualità del futuro ai valori e alle arti che sono foriere di senso e
di identità, ovvero di una dimensione “noi” aperta all’altro e al nuovo.

ore 17.00 – Teatro Modena
Totalitarismo. Ritorno alla Storia
Lo storico Emilio Gentile, allievo di Renzo De Felice tra i massimi studiosi del fascismo e docente di
Storia Contemporanea, presenta il libro Totalitarismo 100. Ritorno alla storia (Salerno Editrice, 2023).
Paolo Ferrari, docente di Storia contemporanea Università di Udine, e ha insegnato nelle Università di
Pavia, di Newcastle e al Politecnico di Milano
Cento anni fa entrò nel linguaggio politico italiano l’aggettivo ‘totalitario’, seguito due anni dopo dal sostantivo
‘totalitarismo’. La cosa che aveva dato origine alle due parole era il fascismo, subito dopo la sua ascesa al
potere. Non furono i fascisti a coniare i due neologismi. Furono gli antifascisti.

ore 18.00 – Teatro Modena
Cerimonia della consegna del PREMIO ALLA CARRIERA al giornalista Sigfrido Ranucci
conduttore della trasmissione d’inchiesta Rai3 Report, che dialoga con Paolo Mosanghini, giornalista
e scrittore vice-direttore del Messaggero Veneto. Sarà occasione anche di parlare del libro del
premiato La scelta (Bompiani, 2024)
Per la prima volta un giornalista coraggioso e indipendente, da anni in prima linea per la difesa della libertà
dell’informazione, racconta sé stesso e il suo lavoro.

ore 21.00 – Teatro Modena
Che ci faccio qui in scena
spettacolo di e con il giornalista Domenico Iannacone, in continuità con la narrazione televisiva, con
musiche live Francesco Santalucia installazioni video RaJaele Fiorella; coordinamento tecnico Eva
Sabelli; Responsabile luci Danilo Facco; coordinamento artistico Stefano Sabelli; distribuzione
Terry Chegia Prodotto da Teatro del Loto / TeatriMolisani
Il suo modo di raccontare trae ispirazione dalla migliore tradizione documentaristica italiana e si pone a metà
strada tra cinema neorealista e racconto giornalistico del reale.

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In copertina e qui sopra tre immagini della bellissima città di Palmanova da anni Patrimonio mondiale dell’Umanità.

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