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di Giuseppe Longo

Appena poche settimane dopo l’apertura del Museo Civico del Tesoro di Grado, ecco un’altra attesissima inaugurazione: ieri è stato infatti aperto ufficialmente il Museo nazionale di archeologia subacquea dell’Alto Adriatico che, tra i suoi preziosi reperti, proporrà alla vista di tutti anche i resti della famosa “Iulia Felix”, ritrovata casualmente da un pescatore di Marano Lagunare quasi quarant’anni fa. Due ottime proposte per chi giungerà nell’Isola durante le festività, abbinando ai Presepi della tradizione le visite a questi due Musei di straordinaria bellezza e importanza. Anche in questo secondo caso, infatti, una serie di tesori straordinari riemersi dalle profondità del mare finalmente sono a disposizione del pubblico, essendo la sua struttura aperta regolarmente proprio da oggi. All’interno di quell’edificio ormai da decenni noto a tutti e scenograficamente affacciato sul Lungomare Nazario Sauro – meglio noto come “diga” – è stata presentata ieri mattina proprio l’antica nave romana. «L’imbarcazione, rinvenuta nel 1986 a poche miglia dalla costa e recuperata tra il 1987 e il 1999 grazie a un complesso intervento di scavo effettuato dalla Soprintendenza, sotto la guida di Paola Lopreato e con la collaborazione degli uffici centrali del Ministero della Cultura e del Comune di Grado, viene ora esposta dopo un lungo e articolato progetto di restauro», ricorda al riguardo il Ministero della Cultura. Infatti, la realizzazione del Museo venne suggerita a suo tempo proprio da questo sensazionale ritrovamento.

«Un intervento – si legge in un comunicato diramato dal Mic al termine della cerimonia inaugurale, alla quale ha fatto gli onori di casa il sindaco Giuseppe Corbatto – voluto e finanziato dalla Direzione generale Musei che ha lavorato in stretta sinergia con il Museo storico e Parco del Castello di Miramare – Direzione regionale Musei nazionali Friuli Venezia Giulia per la realizzazione del nuovo allestimento museale. Il progetto è stato avviato nel 2020, quando il direttore generale Musei, Massimo Osanna, istituì il comitato scientifico, insieme all’allora dirigente dei Musei nazionali del Friuli Venezia Giulia, Andreina Contessa». «L’apertura del Museo nazionale di archeologia subacquea dell’Alto Adriatico – commenta proprio il dottor Osanna – rappresenta innanzitutto un risultato importante per la comunità e per il territorio, e insieme un tassello significativo per il Sistema Museale Nazionale. Dopo molti anni di attesa, grazie all’impegno della Direzione generale Musei e della Direzione regionale Musei nazionali Friuli Venezia Giulia, è stato possibile dare nuovo slancio a questo progetto e restituire al pubblico il celebre relitto di età romana, all’interno di un allestimento che coniuga rigore scientifico, qualità progettuale e attenzione all’accessibilità».
«Questo Museo – continua il direttore generale – restituisce non solo un rinvenimento archeologico di straordinario valore, ma anche il racconto dell’Adriatico antico come spazio di scambi, di viaggi, di circolazione di merci e di idee, in profonda connessione con il sistema portuale di Aquileia. È il frutto di una collaborazione solida tra istituzioni e professionalità diverse, che dimostra come la valorizzazione del patrimonio nasca sempre da un lavoro condiviso. Il Museo – conclude Osanna – interpreta in modo esemplare l’idea di luogo aperto e vivo, capace di parlare a pubblici diversi. La collocazione in diretto dialogo con la passeggiata a mare rafforza il legame tra il racconto museale e il paesaggio costiero, rendendo il Museo parte integrante dell’esperienza culturale del territorio. L’attenzione all’accessibilità, all’uso delle tecnologie digitali e alla dimensione educativa conferma una visione del Museo come spazio di partecipazione, capace di contribuire in modo concreto alla crescita dell’attrattività e alla qualità dell’offerta territoriale».


L’itinerario di visita principale si sviluppa nei grandi ambienti del primo piano, dove trova ora posto la Iulia Felix. La scelta di allestire proprio qui l’imbarcazione, con la dotazione di bordo e il suo carico, «è stata dettata dalla volontà di farne il centro di una nuova narrazione museale, che permetta di comprendere il contesto storico ed economico nel quale la Iulia Felix e il suo equipaggio si muovevano. Lungo il percorso espositivo la nave racconta la sua storia: come in un viaggio nell’Adriatico di età romana, l’allestimento restituisce lo spaccato dell’articolata rete di scambi e rapporti commerciali che durante l’età romana trovava il suo fulcro nel grande sistema portuale della vicina Aquileia, da cui l’imbarcazione era in transito al momento del naufragio nel II secolo d.C.».
«Nelle sezioni introduttive – conclude la nota ministeriale – sono esposti i ritrovamenti archeologici effettuati sui fondali marini e nel territorio lagunare: grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Abap del Friuli Venezia Giulia sono per la prima volta esposti al pubblico alcuni reperti provenienti dai relitti rinvenuti al largo di Grado. La fitta trama di strutture e insediamenti che popolavano il territorio tra Aquileia e l’antica linea di costa è invece raccontata da reperti provenienti dalla collezione del Museo archeologico nazionale di Aquileia».
Il Museo nazionale di archeologia subacquea dell’Alto Adriatico si aggiunge, dunque, al Museo Civico del Tesoro di Grado: due “finestre” sul passato che finalmente si sono aperte dopo attese protrattesi, in entrambi i casi, per decenni anche a causa di iter molto complessi. Ma che ora, finalmente, sono alla portata di tutti. Due meravigliose proposte in più che d’ora in poi Grado potrà offrire ai suoi affezionati turisti, i quali non scelgono l’Isola del Sole soltanto per le sue spiagge ordinate e le salutari Terme marine appena rinnovate, ma anche per i suoi preziosi contenuti storici, propri del luminoso passato della città adriatica. Insomma, due bellissimi regali di Natale!

Il museo sarà regolarmente aperto al pubblico da oggi 19 dicembre.

ORARI
1 ottobre – 30 aprile
VEN – SAB – DOM
11.00 – 18.00
ultimo ingresso entro le 17.30

In occasione delle festività natalizie il Museo nazionale di archeologia subacquea dell’Alto Adriatico sarà aperto anche il 1° gennaio, Capodanno, e il 6 gennaio, Epifania, con orario 11-18 (ultimo ingresso entro le 17.30).

1 maggio – 30 settembre
da MAR a DOM
11.00 – 19.00
ultimo ingresso entro le 18.30
LUN chiuso

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In copertina, preziosi vasi vinari in mostra; all’interno, la “Iulia Felix” , la visita del direttore generale Massimo Osanna, la magnifica statuina della dea Minerva, l’ampia sala della nave romana, ancora una raccolta di anfore e la sede del nuovo Museo sul Lungomare di Grado.

(Foto Massmedia – Ministero della Cultura)

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