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(g.l.) Sulle meravigliose colline di Rosazzo, ricoperte di viti pregiate e rigogliose “vegliate” dalla millenaria Abbazia benedettina, continuano le celebrazioni per i 10 anni dalla nascita del Vigne Musuem con l’immancabile appuntamento estivo firmato “More Than Jazz”, l’importante kermesse musicale organizzata da Simularten (direzione artistica Ermanno Basso), che ogni anno accende luoghi suggestivi del Friuli Venezia Giulia con performance di grandi nomi della musica jazz e contemporanea. Palcoscenico d’onore del Festival, il Vigne Musuem — museo a cielo aperto dedicato alla vite e al paesaggio, realizzato da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle per omaggiare i 100 anni di Livio Felluga, il patriarca del vino friulano scomparso nel 2016 — continua la ricerca sui linguaggi del contemporaneo con un’immersione nelle sonorità più sperimentali, proposte a stretto contatto con la natura.

Il 25 luglio prossimo, alle ore 21, il Vigne Museum, circondato dagli storici “ronchi” della Livio Felluga, ospiterà l’esibizione di Daniele di Bonaventura, considerato uno dei più originali e creativi bandoneonisti al
mondo. La sua musica è una mescolanza meravigliosamente seria e al contempo straordinariamente giocosa di musica classica (composizione, struttura) e di jazz (improvvisazione e libertà) e fa riferimento alle tradizioni melodiche mediterranee e al genere musicale sudamericano. Originario delle Marche, nelle sue esibizioni da solista esegue e improvvisa pezzi che nascono dalla sua “patria musicale”, la cui ispirazione spazia dai compositori del barocco ai classici della canzone popolare, per approdare al suo ultimo repertorio, e creare uno specifico mondo musicale incredibilmente variegato e nel contempo inconfondibile, dove il bandoneon sa trasformarsi, come per gioco, in un’armonica a bocca o nell’organo di una Chiesa. Nasce una corrente dinamica di melodie superbe, capaci di incantare l’ascoltatore. “Nelle sue mani il bandoneon si trasforma in un’orchestra da camera”, ha osservato infatti Pierre Favre, il famoso percussionista svizzero.

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Vigne Museum Associazione Culturale pone le basi sull’omonimo progetto artistico realizzato dall’architetto Yona Friedman con la collaborazione dell’artista Jean-Baptiste Decavèle nel 2014 in occasione dei 100 anni del patriarca del vino Livio Felluga. Collocato sulla sommità di una collina a Rosazzo, tra i vigneti storici della Livio Felluga, il Vigne Museum è un museo a cielo aperto dedicato al paesaggio e alla vite, inteso come simbolo di collaborazione tra uomo e natura. L’Associazione riveste il ruolo di ideatore, attivatore e organizzatore di un programma d’ incontri e progetti dove il mondo dell’arte e della cultura contemporanea, insieme a quello della scienza, si interrogano su diverse tematiche legate all’ambiente, alla natura, alla tutela del territorio e alla costruzione di una società più consapevole. Il Vigne Museum è una ricchezza per il Friuli Venezia Giulia, un bene collettivo che l’omonima Associazione, attraverso la sua attività di respiro internazionale ma con una forte attenzione al territorio, vuole restituire in forma di esperienze, incontri e approfondimenti. Nuova frontiera di museo, le attività del Vigne Museum si basano su idee, progetti e partecipazioni di personalità artistiche che lo arricchiscono con il loro contributo. Fitta, inoltre, la rete di enti culturali e istituzioni museali con cui collabora, a partire dalla Fondazione No Man’s Land, di cui Yona Friedman è stato presidente onorario. Il Vigne Museum detiene un’eredità storica, morale e valoriale che deriva dal suo autore, Yona Friedman, non solo architetto ma importante e rivoluzionario teorico del Novecento.

Per informazioni:
https://morethanjazz.it/daniele-di-bonventura-il-contemporaneo-al-vigne-museum/

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In copertina, Daniele di Bonaventura con il suo bandoneon (foto Roberto Cifarelli) e all’interno immagini del Vigne Museum, durante un concerto serale e con la luce del sole, colte dall’obiettivo di Luigi Vitale.

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