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Tre concerti nel primo fine settimana di luglio con Carniarmonie che propone, da oggi a domenica, tra Carnia e Canal del Ferro, tre appuntamenti cameristici di alto profilo per un gemellaggio culturale tra eccellenze regionali ed internazionali. Punte di diamante il quartetto d’archi Indaco, tra le maggiori espressioni del camerismo italiano di fama internazionale ed ensemble in residenza per il festival della montagna friulana, la Fvg Orchestra sotto la bacchetta di Florian Krumpöck, principale direttore ospite dell’istituzione musicale sinfonica regionale, ed i solisti friulani Claudio Mansutti al clarinetto e Federica Repini al pianoforte.

Questa sera, nel Duomo di Santa Maria a Paluzza, con inizio alle ore 20.30 come per tutti gli appuntamenti, c’è “Russian strings” con il Quartetto Indaco e la Fvg Orchestra, insieme nell’esecuzione del “Quartetto per archi n. 8 op. 110” di Shostakovich, nella versione per orchestra d’archi di Rudolf Barshai, e la “Serenata un do maggiore per archi op. 48” di Tchaikovsky. Domani,5 luglio, nell’Abbazia di San Gallo a Moggio Udinese, i fiati della Fvg Orchestra e Florian Krumpöck, nelle vesti di pianista e direttore, eseguiranno un raffinato programma mozartiano, con il “Quintetto per pianoforte e fiati K 452” e la “Serenata per fiati n. 10 K 361”, capolavoro conosciuto anche come “Gran Partita”.
Domenica, invece, nella Pieve di Santa Maria Annunziata a Castoia di Socchieve, ci sarà il ritorno del quartetto Indaco assieme al clarinetto di Claudio Mansutti ed al pianoforte di Federica Repini. Programma fascinoso ed avvincente raccolto nel titolo “Chamber clarinet”: di Brahms verrà eseguito il “Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte, op. 114” ed il “Quintetto in si minore per clarinetto ed archi op. 115”, di Prokofiev l’“Ouverture su temi ebraici in do minore, op. 34”, brano brillante e di raro ascolto che rielabora melodie yiddish fondendo elementi folclorici e stilemi moderni in un linguaggio personale e coinvolgente.
Di assoluto prestigio il percorso artistico dell’ensemble in residenza Indaco, composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita al violino, Jamiang Santi alla viola e Cosimo Carovani al violoncello. Il quartetto, tra le più interessanti formazioni italiane del momento con un’intensa attività concertistica anche in Germania, Svizzera, Francia, Irlanda, Kuwait, Lettonia, Svezia, Portogallo, Spagna e Olanda, è vincitore, tra i tanti riconoscimenti ricevuti, dell’Osaka International Chamber Music Competition 2023, da risultare il primo quartetto italiano nella storia ad aggiudicarsi un riconoscimento di così grande valore tra le competizioni riconosciute dalla federazione internazionale dei concorsi.

Tutte le informazioni su carniarmonie.it

In copertina, il Quartetto Indaco assieme a Claudio Mansutti; all’interno, altre due immagini dell’ensemble.

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