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di Giuseppe Longo

GORIZIA – Gran finale oggi, a Gorizia, per il 43° Premio Rodolfo Lipizer, il prestigioso Concorso violinistico internazionale, che richiama sempre una foltissima partecipazione di musicisti da tutto il mondo. L’appuntamento è, pertanto, fissato nella sala del Kulturni dom “Lojze Bratuž”. Durante la serata di gala, oltre alla cerimonia delle premiazioni, ci sarà il concerto dei vincitori usciti dalle finali di ieri e venerdì, quando i sei violinisti selezionati nelle semifinali si sono esibiti accompagnati dall’Orchestra dell’Accademia Musicale Nazionale di Leopoli, con la direzione del maestro Yuriy Bervetskyi. Ecco, pertanto, i violinisti appena “laureati” a Gorizia: Zhang Aozhe (Cina) 1° Premio, Tang Yun (Cina) 2°, Cui Bo (Cina) 3°, Pajanovic Nikola (Slovenia) 4°, Plakhtsinska Sofiia (Ucraina) 5°, Synchyshyn Rodion (Ucraina) 6°. La competizione internazionale, dedicata al ricordo dell’insigne concittadino scomparso esattamente mezzo secolo fa, è sostenuta dai Ministeri degli Affari esteri e della Cultura, da Unesco, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione Carigo.

Si conclude, quindi, una settimana molto importante per la città di Gorizia, sempre più proiettata verso quello straordinario avvenimento che nel 2025 la vedrà assieme alla contermine Nova Gorica nella entusiasmante esperienza di Capitale europea della cultura. E proprio in quest’ottica, quale manifestazione collaterale del Concorso, ha registrato una folta partecipazione la conferenza che Carlo Grandi, direttore artistico dell’Orchestra Thomas Schippers, ha tenuto molto applaudito a Casa Ascoli sul tema “Yehudi Menuhin – Il violino dell’anima”, durante un incontro organizzato dall’Associazione Amici di Israele Gorizia con la collaborazione dell’Associazione culturale Rodolfo Lipizer.
Il maestro Grandi, che ha fatto parte per l’Italia della giuria incaricata di giudicare i musicisti partecipanti al Concorso, si è soffermato con interessantissime argomentazioni, oltre che con curiosi aneddoti, sulla straordinaria precocità artistica di Yehudi Menuhin, uno dei più famosi violinisti del Novecento che l’ha sempre affascinato fin da giovanissimo, a cominciare da quel Festival dei Due Mondi di Spoleto dove, grandi protagonisti Gian Carlo Menotti e Thomas Schippers, il padre Rodolfo, violinista come lui, era stato invitato a suonare in quella celebre orchestra. Del grande musicista nato nel 1916 a New York da genitori ebrei, l’oratore ha messo l’accento sulle eccelse qualità a livello musicale e culturale, oltre che sulla originalità del suo pensiero interpretativo, facendo altresì ascoltare, con adeguati commenti, alcune esibizioni dello stesso Maestro, a proposito delle quali ha puntualizzato quanto abbia influito a beneficio del mondo del violino e della musica in generale. Yehudi Menuihn, infatti, fin dai suoi anni giovanili raggiunse livelli di eccellenza artistica così elevati che si sarebbero rivelati un punto di riferimento assoluto per ogni musicista. Appassionato e convinto cultore del bello, tanto da divenire nella sua vita anche un grande umanista, è stato uno strenuo difensore della pace, oltre che un coraggioso sostenitore delle battaglie per i diritti umani e fondatore di una scuola per la formazione di nuovi talenti. Nel 1997, due anni prima della morte avvenuta a Berlino, gli fu attribuita la medaglia d’oro Otto Hahn per la Pace “per il suo deciso ed esemplare convincimento che la musica è, in ogni caso, una forza produttrice di pace e di comprensione fra i popoli”.
Sulla scia di questo grandissimo musicista, fatto conoscere meglio con questi contributi di Carlo Grandi, giunge dunque al termine il Concorso violinistico internazionale che Gorizia volle istituire oltre quarant’anni fa per onorare il suo Rodolfo Lipizer. Come detto, l’appuntamento è per questa sera al Teatro di viale XX Settembre. Poi calerà il sipario con un arrivederci alla 44ma edizione che cadrà proprio nel bel mezzo dell’anno della cultura europea, per il quale Gorizia e Nova Gorica, titolari del prestigioso riconoscimento internazionale, si stanno preparando con tutte le loro forze. Perché quello sarà veramente un evento di portata storica.

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In copertina e all’interno la conferenza di Carlo Grandi presente un folto pubblico.

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