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Siamo di fronte a uno dei pochi esempi di riqualificazione che non solo migliorano un’infrastruttura, ma la rendono addirittura un patrimonio d’arte. Questo è un unicum a livello europeo: i 100 metri di pannelli a led ad alta definizione possono permettere installazioni di opere di altissimo livello, come quella di Refik Anadol con cui oggi inauguriamo la nuova galleria. Investimenti di questo tipo valorizzano la città e lasciano un’eredità permanente al termine di Go!2025. Continueremo a lavorare per rendere Gorizia e Nova Gorica sempre più capitali dell’arte digitale». Lo ha detto ieri a Gorizia il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in occasione dell’inaugurazione della Digital Art Gallery (Dag), che trasforma la galleria Bombi nel tunnel digitale più grande d’Europa. Un percorso di oltre 300 metri, di cui 100 trasformati in un ambiente visivo totalmente rivestito da led di ultima generazione, per un totale di mille metri quadrati di superficie digitale in uno spazio di esperienze immersive in cui si fondono arte e tecnologia.
La nuova galleria d’arte digitale è stata inaugurata con l’installazione “Data Tunnel” dell’artista americano Refik Anadol, uno dei maggiori esponenti mondiali nel campo della digital art. Assieme al governatore, hanno partecipato al taglio del nastro anche il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil, l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e il sindaco di Nova Gorica Samo Turel. «Gorizia è luogo simbolo della cultura di frontiera che la Regione sostiene convintamente – ha sottolineato il vicegovernatore Anzil – . Con la Capitale europea transfrontaliera della Cultura abbiamo mostrato l’anima autentica di due città amiche e la potenza di un confine che, da elemento divisivo, diventa luogo di condivisione e opportunità di collegamento tra passato e futuro, anche attraverso le nuove tecnologie».
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I bambini e le Feste
Si rinnova l’appuntamento dell’associazione culturale multilinguistica Kulturhaus Görz, all’interno del suo percorso di Rigenerazione culturale, linguistica, formativa e turistica di Borgo Castello, con il laboratorio dedicato ai più piccoli e pensato in armonia con l’atmosfera del periodo natalizio. Un’occasione per vivere insieme la magia delle feste riscoprendo antiche tradizioni spesso dimenticate e per ricordare che il Natale è, prima di tutto, un tempo di condivisione: di gesti, di parole, di lingue e di storie che si intrecciano. Al centro dell’iniziativa – nell’ambito del progetto “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e culture” – ci sono proprio queste tradizioni, raccontate e sperimentate anche attraverso l’uso di lingue diverse dalla propria, per offrire ai bambini un’esperienza immersiva che testimoni il plurilinguismo della città di Gorizia e la sua storia di incontro fra popoli e culture. Il laboratorio è in programma domani, 19 dicembre, alle 16 in via Rastello 38 e ha lo scopo di avvicinare i giovani partecipanti alla lingua slovena con l’apprendimento di alcune parole e semplici espressioni legate al periodo delle feste, sempre attraverso il gioco, il divertimento e lo stare assieme. In un clima sereno e partecipativo, i bambini saranno invitati a collaborare in un piccolo esercizio di comunità che rispecchia bene lo spirito natalizio. Al termine dell’attività, ogni bambino potrà portare a casa il lavoretto realizzato con le proprie mani, personalizzato con gli auguri in lingua slovena: un ricordo concreto dell’esperienza vissuta e un modo per condividere in famiglia, a casa, una piccola parte di questo percorso. A condurre il laboratorio saranno la docente di lingua slovena Lionella Costantini e l’artista Maria Munoz Grau, che accompagneranno i bambini in questo viaggio tra lingua, creatività e tradizioni, unendo competenze didattiche e sensibilità artistica. I posti sono limitati: per iscrizioni è possibile inviare una mail a kulturhausgo@gmail.com oppure un messaggio WhatsApp al numero 392.7203099.
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Come ha ricordato l’assessore Callari, «la galleria Bombi era il tunnel attraverso il quale dal centro città si andava verso il confine, Casa Rossa. Rappresentava una soluzione di continuità fra Gorizia e la Slovenia, un passaggio verso un doloroso passato. Oggi può rappresentare, attraverso l’arte e l’innovazione, il futuro di una comunità unita e solidale nel segno di Go!2025».
L’installazione immersiva di Refik Anadol è stata realizzata appositamente per Gorizia. Un flusso visivo continuo che attraversa l’intera estensione del Led-wall e trasforma la galleria in un organismo digitale vivo partendo dalla ricerca di Anadol sul “Large Nature Model”, un modello di intelligenza artificiale addestrato su milioni di immagini ambientali e dataset provenienti da musei e archivi scientifici internazionali. L’ingresso alla Dag sarà gratuito e gli accessi verranno gestiti da Erpac (potranno sostare all’interno della galleria non più di 490 persone contemporaneamente). Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del Pnrr con il supporto della Regione Fvg, PromoTurismoFvg, Comune di Gorizia, Edr, Erpac, Ministero della Cultura e Meet-Digital Culture Center.
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In copertina e all’interno, la cerimonia inaugurale presieduta dal governatore Massimiliano Fedriga.

