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Saranno momenti di assoluta bellezza quelli che da domani, 23 febbraio (ore 11, palazzo De Grazia a Gorizia), fino al 13 giugno accompagneranno gli spettatori sugli ideali, la storia della società contemporanea e la poesia con al centro il carteggio fra Leonardo Sciascia e il poeta sloveno Cyril Zlobec; tutto ciò nell’ambito delle manifestazioni di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 con il patrocinio della Regione Fvg che sostiene le otto iniziative.
Al centro del lavoro di Mario Milosa, regista degli spettacoli oltreché autore del copione, il ritrovamento alla “Fondazione Sciascia” di Racalmuto e all’Archivio Nazionale di Lubiana di una serie di lettere, in cui i due grandi personaggi della Cultura europea si scambiarono per anni affrontando temi oggi superati e, quindi, anticipando già negli anni ‘70 ciò che oggi è diventato realtà fra le nazioni un tempo divise. All’epoca vigevano i “blocchi” politici di chiusura e uno strano “muro di Berlino” composto de reti, ringhiere e torrette di fatto tagliava le due città su un improbabile confine che divideva anche case e giardini, impedendo perfino contatti fra le persone che da sempre avevano convissuto insieme, ciò a causa di diverse ideologie. E quindi avere ritrovato delle lettere inedite da parte dei rispettivi protagonisti della vita culturale dei due Stati in occasione del grande messaggio di fratellanza che ha convinto il Consiglio Europeo ad aprire i “confini culturali” dopo quelli fisici, con manifestazioni sui rispettivi territori, apre ora nuove ed importanti riflessioni.
I due letterati avevano anticipato l’idea che un giorno le aperture culturali avrebbero sconfitto le barriere geografiche e politiche. Durante lo spettacolo verranno lette alcune di queste struggenti lettere, sul copione scritto da Mario Milosa, e poi interpretate con Maria Francesca Arcidiacono, con interventi di riflessione musicale curati dalla pianista triestina Mariarosa Pozzi e il violoncellista veneziano Antonio Galligioni. Agli eventi parteciperà la professoressa Martina Ozbot, direttrice del dipartimento di lettere contemporanee dell’ Università di Lubiana.
Un’ occasione da non perdere, dunque, auspicando la partecipazione soprattutto degli studenti, perché proprio a loro il tema della ritrovata unione fra Italia e Slovenia era rivolto attraverso il pensiero dei due grandi letterati. Essi potranno quindi apprendere la recente storia attraverso una inedita chiave di lettura di un periodo che – alla fine – coinvolse tante persone. Menti illuminate come quelle di Sciascia e Zlobec hanno tracciato una strada, la cui importanza non sempre viene compresa, ma la prova del valore delle idee ha una precisa risposta, ovvero l’interesse di un siciliano quale era, appunto, Sciascia per i nostri temi. Il primo degli otto spettacoli partirà dunque da Gorizia, domani alle ore 11, a Palazzo De Grazia, per poi articolarsi a Grado, 18 marzo, auditorium “Biagio Marin”, ore 18, Nova Gorica 21 marzo “Biblioteca Civica”, ore 20.30, Trieste 28 marzo, Castello di Miramare, ore 20.30, Lubiana 15 aprile, Università, ore 18, Laguna di Grado 11 maggio, Isola Mota Safòn, ore 11, Cividale 25 maggio, Chiesa dei Battuti, ore 17, Santa Croce (Trieste) 13 giugno, Teatro Sirk, ore 21. Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero.
Per maggiori informazioni o prenotazioni tortoragiorgio57@gmail.com
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In copertina, il grande poeta sloveno Cyril Zlobec autore del carteggio con lo scrittore Leonardo Sciascia (all’interno).