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Saranno momenti di assoluta bellezza quelli che da domenica 23 febbraio, e fino al 13 giugno, accompagneranno gli spettatori tra gli ideali, la storia della società contemporanea e la poesia, con al centro il carteggio fra Leonardo Sciascia e il poeta sloveno Cyril Zlobec. Tutto ciò nell’ambito delle manifestazioni di Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 con il patrocinio della Regione Fvg che sostiene le otto iniziative. Al centro del lavoro di Mario Milosa, regista degli spettacoli oltreché autore del copione, il ritrovamento alla “Fondazione Sciascia” di Racalmuto e nell’Archivio nazionale di Lubiana di una serie di lettere che i due grandi personaggi della cultura europea si scambiarono per anni affrontando temi oggi superati e, quindi, anticipando già negli anni ‘70 ciò che oggi è diventato realtà fra nazioni un tempo divise. Il primo degli spettacoli partirà da Gorizia, domenica 23 febbraio. per poi articolarsi a Grado, 18 marzo, Nova Gorica 21 marzo, Trieste 28 marzo, Lubiana 15 aprile, Laguna di Grado 11 maggio, Cividale del Friuli 25 maggio e, infine, Santa Croce (Trieste) 13 giugno, Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso libero.

Leonardo Sciascia

Cyril Zlobec


«All’ epoca – ricorda il maestro Giorgio Tortora – vigevano i “blocchi” politici di chiusura e uno strano “Muro di Berlino” composto de reti, ringhiere e torrette, di fatto tagliava le due città su un improbabile confine che divideva anche case e giardini, impedendo perfino contatti fra le persone che da sempre avevano convissuto insieme, ciò a causa di diverse ideologie, e quindi avere ritrovato delle lettere inedite da parte dei protagonisti della vita culturale dei rispettivi Stati in occasione del grande messaggio di fratellanza, che ha convinto il Consiglio europeo ad aprire i “confini culturali” dopo quelli fisici con manifestazioni sui rispettivi territori, apre ora nuove ed importanti riflessioni. I due letterati avevano, infatti, anticipato l’idea che un giorno le aperture culturali avrebbero sconfitto le barriere geografiche».
Durante gli spettacoli verranno lette alcune di queste struggenti lettere, sul copione scritto da Mario Milosa, e poi interpretate da Maria Francesca Arcidiacono con interventi di riflessione musicale curati dalla pianista triestina Mariarosa Pozzi e dal violoncellista veneziano Antonio Galligioni. Agli eventi parteciperà la professoressa Martina Ozbot, direttrice del dipartimento di lettere contemporanee dell’Università di Lubiana. «Un’occasione, quindi, da non perdere – aggiunge Tortora -, auspicando la partecipazione soprattutto degli studenti: nello spirito della ritrovata unione fra Italia e Slovenia, ai giovani era rivolto il pensiero dei due grandi letterati. Essi potranno quindi apprendere la recente storia attraverso una inedita chiave di lettura di un periodo che, alla fine, coinvolse tante, troppe persone. Menti illuminate come quelle dei due letterati hanno quindi tracciato una strada, la cui importanza non sempre viene compresa, ma la prova del valore delle idee ha una precisa risposta ovvero l’interesse di un siciliano quale era Sciascia per i nostri temi».
Come detto, il primo degli otto spettacoli partirà da Gorizia, domenica 23 febbraio. alle ore 11 a Palazzo De Grazia, per poi articolarsi a Grado, 18 marzo, auditorium “Biagio Marin”, ore 18, Nova Gorica 21 marzo, Biblioteca Civica, ore 20.30, Trieste 28 marzo, Castello di Miramare, ore 20.30, Lubiana 15 aprile, Università, ore 18, Laguna di Grado 11 maggio, Isola Mota Safòn, ore 11, Cividale del Friuli 25 maggio, Chiesa dei Battuti, ore 17, Santa Croce (Trieste) 13 giugno, Teatro Sirk, ore 21. Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero. Per maggiori informazioni o prenotazioni tortoragiorgio57@gmail.com

tortoragiorgio57@gmail.com

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