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Emozione, gratitudine e la consapevolezza di un forte contribuito all’evoluzione della scena cameristica italiana e internazionale hanno suggellato, ieri mattina, la cerimonia pubblica per il trentennale di Chamber Music Trieste, la storica istituzione musicale che muoveva i suoi primi passi nel novembre 1995. Nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich la fondatrice e direttrice artistica Fedra Florit è stata accolta e festeggiata dall’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi, che ha ricordato il «grande e appassionato lavoro di valorizzazione dell’arte condotto e consolidato nel tempo, in trent’anni nei quali il mondo è cambiato profondamente, e anche i confini e il perimetro della produzione e fruizione musicale».
Una targa ufficiale del Comune di Trieste è stata quindi consegnata all’Associazione Chamber Music: «Un augurio di speranza – ha spiegato Rossi – perché il mondo passa e si evolve, ma per fortuna le arti, la musica e il teatro restano». Il ricordo di Fedra Florit, affiancata dal vicepresidente Chamber Music Luigi Cattin e dal membro del Comitato esecutivo Gianna Di Danieli, ha abbracciato gli anni di esordio dell’attività di Chamber Music, fondata per «celebrare l’attività prestigiosa e la raffinata concezione cameristica del Trio di Trieste, che ha segnato indelebilmente l’interpretazione musicale con la sua storia, attraverso l’organizzazione di manifestazioni musicali dedicate principalmente ai giovani musicisti di talento». L’incontro ha offerto così l’occasione per presentare la 23ma edizione del Premio Trio di Trieste, in programma nel 2026 dal 12 al 16 settembre con una prima selezione della giuria nel giugno prossimo, dedicata alle formazioni di Duo, Trio e Quartetto per pianoforte e archi. In quelle date, i complessi selezionati si esibiranno a Trieste per la seconda eliminatoria, la prova semifinale e la prova finale dal vivo. Il Concorso è rivolto a musicisti di qualsiasi nazionalità i cui componenti non superino in media i 32 anni d’età alla data del 31 dicembre 2026. Il Concerto dei finalisti si terrà il 16 settembre al Teatro Miela di Trieste, numerosi e rilevanti i Premi che al gettone affiancano la possibilità di contare su un vasto calendario di concerti in Italia e all’estero, e di registrazioni. Prestigiosissima la Giuria 2026 del Premio, con sette componenti votanti: il violinista e direttore d’orchestra Pavel Berman, il violista Simone Gramaglia, la pianista Márta Gulyás, il violinista Johannes Meissl, il violoncellista Miloš Mlejnik, il pianista Dirk Mommertz e la violista Danusha Waskiewicz. Dal 1996 ad oggi il Premio attira giovani musicisti da ogni angolo del mondo e delle più svariate nazionalità: viene annoverato fra i cinque più importanti concorsi cameristici del mondo, in grado di lanciare carriere musicali internazionali.
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Il libro di Catrin Simeth
Presentazione oggi, 11 novembre, alle 18.30, nello spazio di Lettera Viva in viale XX settembre a Trieste, del libro di esordio di Catrin Simeth “Quanto costa il tempo” pubblicato da edizioni Vita Activa Nuova. Medico e scrittrice triestina di origini tedesche, nella sua prima prova narrativa l’autrice intreccia la memoria familiare con la Storia, cercando nel passato la chiave per comprendere il presente. Quanto costa il tempo è il racconto di un viaggio personale nello spazio e nel tempo. La voce narrante torna assieme alla sorella nel luogo che ha dato i natali a entrambe e che si rivela un inedito palcoscenico in cui si mescolano ricordi personali e narrazioni che riguardano altri protagonisti delle vicende storiche e umane di un piccolo villaggio della Baviera prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Vertiginosi flash back evocano fantasmi di un tempo che rimane e che ha un suo costo personale e collettivo non ancora del tutto saldato. Ne nasce un’eredità sentimentale, nella sua accezione forte, e di memoria, che l’autrice ha voluto dedicare ai suoi figli. «Mia nonna aveva una fantasia incredibile, che, assieme alla sua patologica pulsione a dire bugie, ne faceva una narratrice straordinaria», dice la voce narrante nelle prime pagine. La postfazione del libro è a cura di Giulio Mozzi. Nella presentazione l’autrice dialogherà con Alessandro Mezzena Lona, giornalista per molti anni responsabile delle pagine culturali de Il Piccolo, critico letterario tra i più autorevoli della scena triestina, ha dedicato la sua carriera al racconto della cultura e della letteratura contemporanea. L’incontro è su prenotazione al numero 331.2323113.
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Intanto domani, 12 novembre, nei 30 anni dal primissimo Bando del primo Concorso, la festa musicale di Chamber music è in programma al Teatro Miela, dove alle 20.30 si terrà il secondo concerto della rassegna “Le piace Brahms?”. Tornerà in città per l’occasione una delle formazioni più acclamate nei cartelloni cameristici internazionali, il Trio Gaon, che si aggiudicava il “Premio Trio di Trieste” nel settembre 2017, siglando così l’avvio di una prestigiosa carriera concertistica. In programma pagine di Brahms (op.87) e il Trio op.65 di Antonin Dvoràk. Il concerto sarà preceduto, sempre al Miela dalle 19, dal convegno dedicato ai contest musicali cameristici nel nostro tempo: condotto da Fabrizio Brancoli, vicedirettore NEM – Nord Est Multimedia, il panel registra gli interventi dell’accademico Giorgio Pugliaro, critico musicale del quotidiano La Stampa, già commissario ministeriale e direttore artistico dell’Unione Musicale di Torino; di Giovanni Oliva, organizzatore musicale e docente al Conservatorio di Napoli, firma e critico musicale per Archi Magazine; di Filippo Michelangeli, direttore responsabile delle testate Suonare News e Amadeus; infine di Sandro Torlontano, direttore del Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, e di Franco Calabretto, docente di Musica da Camera nello stesso Istituto giuliano. Il convegno vuole approfondire il ruolo e l’importanza che hanno oggi i concorsi: contesti nei quali i giovani musicisti possono mettersi alla prova, misurare il proprio livello di preparazione confrontandosi con colleghi di tante latitudini, catalizzare visibilità sul proprio talento e, affermandosi nella competizione, trovare una piattaforma utile al lancio della propria carriera. Scoprire e valorizzare nuovi talenti, contribuendo al tempo stesso alla promozione della musica colta nel nostro tempo, è certamente una prerogativa del Premio Trio di Trieste, alle soglie della sua 23ma edizione, che ha scelto di valorizzare il lavoro cameristico caratterizzato da formazioni stabili, lettura attenta della partitura, fusione tra pianoforte e archi, nettezza di fraseggio: criteri che hanno condotto il Trio di Trieste ai vertici mondiali in più di sessant’anni d’attività cameristica e didattica.
Gli eventi sono promossi da Chamber Music Trieste in partnership con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura, Mediolanum, Suono Vivo e Zoogami, media partner la Rai Fvg. La partecipazione al convegno è aperta liberamente al pubblico, il panel sarà siglato da un brindisi conviviale di festeggiamento del Trentennale di Chamber Music Trieste. Biglietti per il concerto del Trio Gaon presso TicketPoint – Corso Italia 9 (Galleria Rossoni), Trieste e un’ora prima dell’inizio dei concerti presso il Teatro Miela. Informazioni Associazione Chamber Music, tel. +39 040 3480598 www.acmtrioditrieste.it
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In copertina, Fedra Florit riceve ìl riconoscimento dall’assessore Giorgio Rossi; qui sopra, nella foto ricordo anche Gianna Di Danieli e Luigi Cattin.

