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Sarà un momento di assoluta bellezza interiore quello di domani, 5 settembre, alle ore 21 nella Basilica di Sant’Eufemia, perché per la prima volta al mondo verrà presentato a Grado il carteggio fra Leonardo Sciascia e il poeta sloveno Cyril Zlobec, e ciò nell’ambito delle manifestazioni di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Il pretesto è stato il ritrovamento alla “Fondazione Sciascia” di Palermo e all’Archivio Nazionale di Lubiana di una serie di lettere in cui i due grandi personaggi della cultura europea si scambiarono per anni affrontando temi oggi superati e quindi anticipando già negli anni 70 ciò che oggi è realtà fra le due nazioni.
Si ricorda che all’epoca vigevano i “blocchi” politici di chiusura, una specie di Muro di Berlino che di fatto tagliava intere città sul confine impedendo contatti fra le persone a causa di due diverse ideologie, e quindi avere ritrovato delle lettere inedite da parte dei rispettivi protagonisti della vita culturale nei due Stati, proprio in occasione del grande messaggio di fratellanza che ha convinto il Consiglio Europeo con le imminenti manifestazioni sui rispettivi confini, apre ora nuove ed importanti riflessioni. I due letterati avevano pertanto anticipato la volontà che – un giorno – le barriere culturali avrebbero sconfitto quelle geografiche.
Durante lo spettacolo verranno lette alcune di queste struggenti lettere, scelte dal regista dello spettacolo Mario Milosa, e poi interpretate da Maria Francesca Arcidiacono, con interventi di riflessione musicale curati dalla pianista triestina Mariarosa Pozzi e dal violoncellista veneziano Antonio Galligioni. Alla serata parteciperà altresì la professoressa Martina Ozbot, direttrice del dipartimento di lettere contemporanee dell’Università di Lubiana, ma lo spettacolo inserito nel festival “Musica a 4 Stelle” darà anche lustro alla città di Grado collocandola, quindi, fra i più importanti centri del sempre più richiesto turismo culturale.
«Un’occasione da non perdere – afferma il direttore artistico Giorgio Tortora – con l’auspicio di vedere fra il pubblico i docenti delle varie scuole di Grado, perché il tema della ritrovata unione fra Italia e Slovenia, è partito proprio dal mondo della scuola anche se in epoche politicamente complesse. Potranno, quindi, essi apprendere e poi spiegare ai propri studenti una inedita chiave di lettura di un periodo che – alla fine – coinvolse tante persone figlie dell’esodo dall’Istria e l’Italia. Menti illuminate come quelle dei due letterati hanno quindi tracciato una strada, la cui importanza non sempre viene compresa, ma la prova del valore delle idee ha una precisa domanda, ovvero l’interesse di un siciliano quale era Sciascia per i nostri temi».
Anche questa manifestazione è sostenuta dal Comune di Grado, dalla Regione Fvg e dalla Fondazione Carigo per cui l’ingresso è libero.

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In copertina, piazza Transalpina a Gorizia simbolo dell’unione Italia-Slovenia.

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