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Tre nuove produzioni, quattro spettacoli ospiti, fra cui uno in lingua sarda, e poi una novità assoluta: una rassegna collaterale (ma non troppo) tutta dedicata ai bambini. La stagione 2024-2025 di Teatri Stabil Furlan, l’ente professionale di produzione teatrale che promuove la cultura e la lingua friulana, sarà tutto questo. Il cartellone, che conterà anche altri eventi, come presentazioni di libri, oltre che la circuitazione di tutti gli spettacoli prodotti da Tsf dal 2019 (Rosada!, Ce crodistu di fâ?!, Dio Potente, Se vivrò dovrò pure tornare, Abbracciando stretta la vita), è stato presentato a Udine nella sala Pasolini della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, alla presenza dell’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti, del presidente del Tsf, Lorenzo Zanon, e del direttore artistico, Massimo Somaglino. Per l’occasione erano presenti anche il presidente della V commissione della Regione Fvg, Diego Bernardis; il presidente dell’Agenzia regionale per la lingua friulana, Eros Cisilino; il consigliere delegato dal Comune di Udine, Alessandro Colautti; il presidente dell’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, Geremia Gomboso; il presidente dell’Ente Regionale Teatrale del Fvg, Fabrizio Pitton; la presidente di Css Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Rita Maffei; la vicepresidente della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Diana Barillari, e Federico Cateni, rappresentante di Banca 360.

Somaglino, Zanon e Roberti.

(Foto Glauco Comoretto)

IL VIN DI CJASE NOL INCJOCHE – Il titolo scelto per la quarta stagione è “Il vin di cjase nol incjoche”. Un proverbio friulano, ha ricordato Somaglino, con il quale si intende sottolineare come «nel panorama affollato e molteplice delle proposte nazionali che arrivano in Friuli, nelle quali talvolta si fa fatica a districarsi, investire sugli artisti del territorio è, oggi, l’unica opzione artistica al passo con i tempi».
«L’Amministrazione regionale sposa con orgoglio tutte le iniziative che invitano a riflettere sulle nostre radici con una vena di creatività che arricchisce in ogni opera. Desidero ringraziare tutti coloro che renderanno possibile questa stagione teatrale: dal direttore artistico ai collaboratori, dagli attori agli spettatori, che con la loro partecipazione attiva dimostrano quanto sia forte il legame tra il territorio e la sua lingua», ha sottolineato l’assessore Roberti. «Il Teatri Stabil furlan – ha aggiunto – è stata una scommessa vinta e pensiamo che il modo più degno per celebrare Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, prima candidatura transfrontaliera e dove si parlano italiano, sloveno e friulano, e dare un valore aggiunto, sia di affidare al Tsf, che ha già una nutrita rete di rapporti e collaborazioni con compagnie di altre minoranze, l’organizzazione di quello che sarà il primo festival teatrale dedicato alla promozione delle produzioni teatrali in lingue minori». Roberti ha rimarcato come l’avvio nel 2019 del Tsf sia stata una scommessa, basata su una necessità fortemente espressa dagli operatori e dal territorio: «Oggi a distanza di cinque anni ci rendiamo conto essere stata vinta dal punto di vista della qualità e dell’entusiasmo che sta generando anche negli operatori privati, oltreché come promessa per il futuro. Da tutti i punti di vista è un successo portato a casa in cinque anni che hanno visto una pandemia, due guerre e una crisi economica» ha affermato l’esponente della Giunta Fedriga. Il contributo per il funzionamento della stagione sarà confermato perché «ci troviamo di fronte un gruppo di persone e partner istituzionali e privati che lavora bene» ha rilevato Roberti, ricordando che in assestamento estivo è stato anche già previsto un finanziamento per le attività propedeutiche ad avviare il festival in occasione di GO!2025. «Sono convinto che seguiranno quelle per consolidare una proposta che ci auguriamo diventerà nel tempo un appuntamento fisso» ha aggiunto l’assessore.

CONTROCORRENTE – In un mondo sempre più globalizzato e che spinge all’omologazione, il Tsf punta infatti ad andare controcorrente cercando di mettere in scena le differenze che il mondo culturale propone: «Siamo convinti che la lingua e la cultura friulana, assieme a tutte le altre lingue e culture “minoritarie” d’Italia e d’Europa, rappresenti una ricchezza unica e di grande valore. In particolare, questa potenzialità emerge e si esprime in modo quasi naturale nel mondo del teatro, che diventa il contesto ideale per favorire e sviluppare una rete di contatti e collaborazioni, utilissimi per una crescita comune», ha ricordato Zanon che, proprio in occasione della presentazione del nuovo cartellone, ha voluto fare anche il bilancio della passata stagione ricordando oltre al successo in sala, anche tutte le molte altre attività che lo Stabil continua a portare avanti sin dalla sua fondazione: non solo le produzioni e la stagione teatrale, ma pure numerose attività “collaterali” come pubblicazioni (è il caso di SeneVierte, collana editoriale con pubblicazioni che propongono, in friulano, lavori teatrali provenienti dalle varie realtà minoritarie d’Europa), ma anche convegni (l’ultimo in ordine di tempo è quello sul teatro per l’infanzia) e, nel prossimo futuro, anche il primo Festival di teatro delle lingue minoritarie d’Europa.

ITINERANZA E TERRITORIO – Forte di quanto fatto fino a oggi e dei riscontri ricevuti, Tsf prosegue dunque nel suo cammino itinerante (fra i teatri cittadini e il nuovo teatro comunale di Tavagnacco, grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Bon) «fatto con riallestimenti di vecchi successi affidati a nuovi interpreti, con testi ‘storici’ della drammaturgia friulana ripresentati in veste contemporanea, con eventi di grande impatto teatrale e musicale, con ospitalità di altre lingue minoritarie, come ormai è tradizione per noi – ha precisato Somaglino -. Ogni progetto ha alla base una condivisione, una collaborazione, un pensiero, nonché il nostro impegno a radicarci in un territorio e a proporci come interlocutore valido e professionale. Collaborazioni con artisti e strutture cui va il nostro più sentito ringraziamento».

SPETTACOLI IN CARTELLONE – Entrando nel dettaglio del cartellone, si comincerà venerdì 11 ottobre (e in replica il 12), alle 21, al teatro San Giorgio di Udine che ospiterà una nuova co-produzione di Teatro Stabil Furlan, CSS Teatro Stabile di innovazione del Fvg, in collaborazione con l’Arlef: “Maratona di New York”. Vent’anni dopo la fortunata versione con Claudio Moretti e Fabiano Fantini, Rita Maffei ha ripreso il copione per un riallestimento affidato a una generazione più giovane di attori friulani: Daniele Fior e Marco Rogante.
Si proseguirà il 15 ottobre, con il testo teatrale friulano che più ha avuto visibilità oltre i confini: “I Turcs tal Friul”, altra nuova co-produzione di TSF e Coro del Friuli Venezia Giulia. Un lavoro che sarà ospitato al teatro Palamostre, alle 20.30.
Il calendario correrà al 9 novembre. Alle 20.30, al teatro comunale di Tavagnacco, sarà la volta di “Sos Laribiancos”, spettacolo in lingua sarda, con musiche di Paolo Fresu, tratto dal romanzo di Francesco Masala.
Sarà invece il Teatro Nuovo Giovanni da Udine a ospitare, il 22 novembre, dalle 20.30, “Strumîrs e Zambarlans”, nuova produzione di Teatri Stabil Furlan con la regia di Ferruccio Merisi, uno spettacolo che racconterà quella che è considerata la rivolta popolare più vasta e tragica del Rinascimento italiano, passata alla storia come ‘la crudel zobia grassa’: le violenze del Giovedì Grasso del 1511 che, dalla città di Udine si estesero a tutto il Friuli.
A dicembre, il 6, alle 20.30, si ritornerà al teatro Palamostre di Udine con “Restiamo umani”, spettacolo che parla di pace, di rispetto della madre terra, di attaccamento alle proprie radici e attraverso il linguaggio universale della musica di condivisione, dialogo, fratellanza.
Nel nuovo appuntamento al teatro comunale di Tavagnacco (il 15 febbraio alle 20.30), Michele Zamparini e Paolo Forte reinterpretano, in lingua friulana, il capolavoro di Alessandro Baricco: Novecento. “Noufcent” sarà un racconto incredibile, ironico, genuino, reso dalla lingua friulana più familiare e intimo, vicino alle radici del territorio.
La stagione si chiuderà il 9 marzo, alle 20.30, sempre al teatro comunale di Tavagnacco con Lyra, un viaggio musicale che vuole celebrare la figura poliedrica e illuminata di Pier Paolo Pasolini.

CANAIS – «Una novità che ci rende particolarmente orgogliosi – ha ricordato anche il presidente Zanon. -, riguarda la mini-rassegna di teatro in lingua friulana per bambini e ragazzi, “Canais-Teatri par fruts e frutis furlanis”, che presenterà lavori dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie». Tutti gli spettacoli porteranno la cultura e la lingua friulana sul palco. Si tratta di un bellissimo esempio di collaborazione fra strutture cittadine, ulteriore ramificazione di ‘Udine città teatro per le bambine e i bambini’, che unisce la rassegna ‘Contatto Tig in famiglia’ organizzata dal CSS Teatro Stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia e la rassegna ‘Teatro bambino’ del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Il primo spettacolo in cartellone è “Contimi, Crassigne”, in programma il 13 ottobre, alle 17, al teatro San Giorgio di Udine. In scena i protagonisti saranno impersonati da due pupazzi manovrati a vista da due attori-animatori e racconteranno la storia di una bambina che si è persa e di un vecchio cramâr che, con le sue storie, la aiuta a trovare la strada.
Domenica 26 gennaio, sempre alle 17 al San Giorgio, ci sarà “Cartasia / Cjartesedi”, uno spettacolo prodotto da una compagnia nazionale e presentato in una esclusiva versione realizzata appositamente con innesti originali in lingua friulana, in cui il protagonista è un artista geniale in crisi, che si libererà dal blocco creavo grazie alla … Carta.
Ancora una volta il teatro San Giorgio, alle 17 di domenica 23 marzo, ospiterà invece “Lis pantianis e la machine dal timp”, uno spettacolo con molta musica dal vivo, una lingua friulana accessibile e variegata e un obiettivo fisso: il formadi!

ALTRI APPUNTAMENTI – Fra gli eventi targati TSF ci sono anche le presentazioni di tre libri, in programma nei prossimi mesi. L’8 ottobre, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 18.30, si comincerà con “I travagli d’amore” di Pierpaolo Sovran (editore Antica Zelkova). Il 26 ottobre, alle 18, alla Libreria Friuli, Paolo Patui presenterà “Luigi Candoni. Un sipario ancora aperto sul teatro italiano del secondo dopoguerra” (Cue Press). Infine il 30 novembre, alle 18, la Societât Filologjiche Furlane ospiterà la presentazione di “Gno fi al cjamine dome un ninin plui plancut”, di Ivor Martinic, tradotto da Elisa Copetti (Forum editrice).

I biglietti per la quarta stagione del Teatri Stabil Furlan saranno disponibili in prevendita esclusivamente online, sul circuito VivaTicket. Nei giorni di spettacolo, la biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’inizio dell’evento nel luogo dove si svolge la rappresentazione per l’acquisto dei biglietti fisici. Si ricorda inoltre che il Teatri riconosce un ingresso omaggio all’accompagnatore che assiste persone diversamente abili.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Teatri Stabil Furlan
www.teatristabilfurlan.it
telefono 392.3273719
Facebook, Instagram

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In copertina, il direttore artistico del Teatri Stabil Furlan Massimo Somaglino.

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