Views: 34
Udine oggi celebra Santa Caterina. E un modo per vivere la festa patronale della città è anche quello di visitare una mostra artistica. Come “Pietre di Confine”, la bellissima personale di Cesare Serafino che può essere vista anche oggi, 25 novembre, alla storica galleria d’arte “La Loggia”, diretta da Maristella Cescutti.
Spilimberghese, l’artista dal 1970 si dedica all’arte e alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico-archeologico del territorio in cui vive. Ha raccolto in una preziosa collezione museale numerose testimonianze grafiche pittoriche dedicate a lui e alla città di Spilimbergo di oltre 300 artisti, architetti e personaggi importanti del mondo dell’arte nazionale e internazionale. La sua formazione artistica si è arricchita grazie alla frequentazione degli studi di Emilio Vedova, Federico Fellini, Ernesto Treccani, Tullio Altan, Guido Crepax, Mimmo Paladino e Tono Zancanaro, soltanto per citare alcuni degli artisti.
La sua rassegna udinese – che, come detto, si conclude proprio oggi -, a distanza di 40 anni dall’ultima, raccoglie, in esclusiva sotto il titolo di “Pietre di Confine” lavori recenti che riconducono a megalitici monoliti di pietra e alla poetica di Pier Paolo Pasolini. Serafino vantava un’amicizia profonda con il grande studioso, filosofo e critico d’arte triestino Gillo Dorfles, morto a 108 anni nel 2018, il quale all’interno del libro “Gli Artisti che ho incontrato” pubblicato nel 2015 gli dedicò una presentazione: «Serafino dipinge da anni con entusiasmo che non cala nemmeno di fronte alle difficoltà. Innamorato della Storia antica, dell’archeologia, egli è alla continua ricerca di un legame fra i suoi “Segni” e il “Passato” dell’uomo. Ama il Gruppo, l’organizzazione, anche se questo suo andare verso il prossimo lo porta ad avere saltuarie intemperanze e impennate che gli vengono perdonate perché egli combatte per un “Sogno”: un vero “Cenacolo di Artisti” dove tutti operano per il bene comune».
«Spesso – racconta Cesare Serafino – io dipingo proprio per recuperare il senso reale di un’antica poesia, di un ritmo primitivo. Per onorare quegli sconosciuti primi Artisti della Storia, quelli dei quali non sapremo mai i nomi ma che ci catturano ancora con i loro segni forti, i colori e la forza delle loro incisioni». «Ecco, sentendolo parlare con voce impetuosa, dell’Arte e del suo lavoro, dei compagni di avventure… scompare, per un attimo, l’uomo grande al quale gli anni hanno regalato una candida e aristotelica capigliatura, e riappare nuovamente il ragazzo che, con pochi mezzi ma tanto entusiasmo, iniziò il suo cammino più di quaranta anni fa», annotò ancora Dorfles nel già ricordato 2015. La mostra, presentata dallo scrittore Gianfranco Ellero, potrà dunque essere visitata anche oggi, ultimo giorno, dalle 17.30 alle 19.30.
—^—
In copertina, l’artista Cesare Serafino anche oggi alla Loggia di Udine.

