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Con le sue illustrazioni ha animato i testi di autori iconici del nostro tempo, da Andrea Camilleri a David Grossman, da Italo Calvino a Gianni Rodari. E ha illustrato oltre 200 titoli lavorando spesso in coppia con autori come Bruno Tognolini, Roberto Piumini, Vivian Lamarque. Giulia Orecchia è una delle più note e amate illustratrici italiane per l’infanzia, più volte Premio Andersen, e nella sua intensa carriera ha pubblicato con i maggiori editori nazionali, da Mondadori a Erickson, Feltrinelli, Salani, EL, Giunti, Piemme, Bompiani, Rizzoli: illustrando testi, disegnando copertine e progettando libri per i più piccoli con invenzioni cartotecniche e sorprese visive.


Da oggi al 17 novembre, nella Galleria Sagittaria di Pordenone un appassionato omaggio alla sua straordinaria creatività arriva con la mostra “Giulia Orecchia. Aria Giochi Luce”, promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone a cura di Silvia Pignat e Angelo Bertani, per il coordinamento di Maria Francesca Vassallo, nell’ambito della 16ma edizione di “Sentieri Illustrati”, l’annuale evento espositivo in omaggio all’illustrazione per l’infanzia, e anche nel contesto della 25ma edizione di pordenonelegge. Appuntamento, dunque, nella Casa dello Studente di Pordenone dove, alle 17.30, l’artista Giulia Orecchia presenzierà al taglio del nastro e alla vernice. Più di un centinaio le opere in mostra tra i quali troviamo disegni preparatori che sono stati successivamente utilizzati in collage digitali, ma anche una ventina di prime opere con tecniche più tradizionali e collage cartacei con il tipico layout a mano, con le indicazioni per l’impaginazione tipografica dei testi. Si possono pure ammirare riproduzioni di giochi fuori scala realizzati con la casa editrice Erickson e le illustrazioni dell’ultimo libro di prossima uscita con Topipittori. Ma non mancano poi le proposte di gioco e laboratoriali, pensate da Giulia Orecchia, con cui scoprire anche il metodo e lo stile dell’autrice.
«É una meravigliosa lunga storia quella della rassegna Sentieri Illustrati – sottolinea Maria Francesca Vassallo, presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone -. Alla sua 16ma edizione la rassegna ospita Giulia Orecchia, “streghetta dei colori che – come dice Bruno Tognolini – piú ha i capelli bianchi e meno invecchia”. Dal 1980 impegnata come illustratrice di grandi autori, sperimenta sempre nuove strade per dialogare con i bambini attraverso il linguaggio e la narrazione per immagini. Con lei si arricchisce ulteriormente il percorso di Sentieri Illustrati, che ha ospitato artisti rappresentativi del territorio regionale e nazionale – nelle due ultime edizioni Nicoletta Costa e Altan –, ma anche da Slovenia, Ungheria, Polonia».


«Nei personaggi di Giulia Orecchia – osserva il co-curatore della mostra, Angelo Bertani – rimane sempre traccia del metodo, quel vedere superfici e colori e ritagliare. Le sue forme un po’ spigolose non nascondono il taglio delle forbici virtuali, ma anzi ne esibiscono la traccia come codice linguistico (…) La semplicità, è bene ribadirlo, è un valore alto. La semplificazione invece ha sempre finalità strumentali e regressive. La nostra illustratrice ha per finalità la prima, e non intende derogare mai. Ecco perché nel suo lavoro fantasia, immaginazione e creatività trovano un’esemplare e originale sintesi»
Il primo libro di Giulia Orecchia, Cinque Topini è un pop-up del 1983 per la casa editrice La Coccinella. Il secondo libro, Ti faccio Bau! sempre della Coccinella, nel 1985 ha vinto il premio Andersen per la fascia di età 0-6. Ultimamente l’artista milanese ha illustrato un libro di poesie di Bruno Tognolini e Silvia Vecchini. «Da bambina – ricorda Giulia Orecchia – ero silenziosa ma osservavo molto, fantasticavo, leggevo e scarabocchiavo dappertutto (…) Leggevo il Corriere dei Piccoli, che era illustrato da bravissimi illustratori e li ammiravo tutti… Grazia Nidasio, Hugo Pratt, Gioia, Aldo di Gennaro, Iris de Paoli… cercavo di carpire i loro segreti (ma non ci sono mai riuscita! ognuno di loro aveva un suo qualcosa di prezioso e inimitabile). Un ringraziamento speciale a Munari per avermi insegnato che l’arte può essere un mestiere, che la curiosità e la sperimentazione sono uno strumento, che si devono guardare tutte le cose da un altro punto di vista, che semplificare è difficile mentre complicare è facile. E a Silvestrini, per avermi insegnato la grammatica segreta dei colori. E che quando nessuno li guarda i colori non esistono».

La mostra “Giulia Orecchia. Aria Giochi Luce” sarà visitabile con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 16 alle 19. Chiuso venerdì 1 novembre. Inviando preventivamente una e-mail a cicp@centroculturapordenone.it, dal 28 ottobre all’8 novembre sarà possibile partecipare a Laboratori per le scuole con la partecipazione di illustratori. A richiesta sono previste visite guidate per gruppi. Info centroculturapordenone.it

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In copertina e all’interno tre opere dell’artista Giulia Orecchia in mostra da oggi alla Galleria Sagittaria di Pordenone.

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