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(m.ri.) Fissata per il 1° febbraio la prima trasferta del 2025 di SguardItineranti. Infatti, nell’ambito del progetto di Terza Missione Dire e disdire il male, frutto della collaborazione tra Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e Dipartimento di Scienze Biomediche, l’Università degli studi Padova – assieme a Emilia Romagna Teatro (con referente del progetto la professoressa Cristina Grazioli, mentre per l’Ert se ne occupa Elena Castellari) e Associazione Culturale Teatro e Azioni – promuove e organizza la trasferta di SguardItineranti verso Bologna per assistere a “Edipo re”, con la regia di Andrea De Rosa, al Teatro Arena del Sole, sala Leo de Berardinis.
Cristina Grazioli
Inoltre, il viaggio nel capoluogo emiliano sarà preceduto dall’incontro intitolato “La malattia di essere mortali” con il professor Davide Susanetti, fissato per il 31 gennaio alle 17 – aula 14, al complesso Beato Pellegrino, a Padova. Come sempre, nel capoluogo emiliano, oltre allo spettacolo ci sarà un aperitivo in dialogo con artisti e maestranze, mentre ai partecipanti, anche in questa occasione, saranno messi a disposizione materiali di approfondimento. Quanto ai dati organizzativi: la partenza in pullman da Padova sarà alle 14.30, il ritrovo è alle 14.15 in viale della Pace (autostazione), per prenotazioni e informazioni si può scrivere a info@associazioneacta.com
Venendo invece allo spettacolo, ci sono delle anticipazioni che lo illustrano: Andrea De Rosa e Fabrizio Sinisi realizzano un originale e suggestivo adattamento della tragedia di Sofocle, uno spettacolo che ha nel contempo un sapore antico e contemporaneo, la cui novità più importante è, illustra il regista, «l’aver affidato allo stesso attore i ruoli di Tiresia e di tutti i messaggeri», mettendo così in scena «un personaggio che, di volta in volta, rappresenti una manifestazione del dio Apollo, della sua voce oscura, dei suoi oracoli». È, infatti, il dio Apollo a dettare il destino di Edipo, incapace di riconoscere la verità sulle sue origini e sulla sua vita passata. È la voce di Apollo, il dio obliquo, a guidarlo attraverso un’inchiesta in cui colui che indaga si rivela essere il colpevole. Presto si comprende come il medico che avrebbe dovuto guarire la città è, in realtà, lui stesso la malattia. Perché è lui, Edipo, l’assassino e quindi la causa del contagio. La luce della verità è il dono del dio, ma anche la sua maledizione.
Infine, riferendo i dati artistici, “Edipo re”, di Sofocle, è presentato nella traduzione di Fabrizio Sinisi, adattamento e regia di Andrea De Rosa. In scena: Francesca Cutolo, Francesca Della Monica, Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée, Fabio Pasquini. Le scene sono di Daniele Spanò, luci Pasquale Mari, suono Gup Alcaro, costumi Graziella Pepe realizzati nel Laboratorio di Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro Ert/Teatro Nazionale.
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In copertina, una scena dello spettacolo in programma l’1 febbraio a Bologna.
(Foto Andrea Macchia)