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Il secondo, attesissimo show dei Black Blues Brothers, cinque straordinari acrobati kenioti reduci da un tour mondiale che li ha visti esibirsi per più di 500 mila spettatori, apre in esclusiva regionale il cartellone 2025 del Teatro di Pordenone. Domani e giovedì (inizio ore 20.30) sul palco del Verdi tutta l’energia acrobatica di questa scatenata compagnia che ha già conquistato le platee di più di 20 nazioni in Europa, Medio Oriente e Australia tra festival e teatri.

In una fumosa sala d’aspetto di una stazione ferroviaria cinque uomini, con indosso trench alla Humphrey Bogart, sono in attesa. Di un treno? Di una persona? Per ingannare il tempo ascoltano twist e rock’n’roll da un juke-box d’epoca e provano a chiamare al telefono la propria fidanzata, ma proprio queste due passioni per la musica e per l’amore fanno perdere il treno al gruppo. Ecco allora che si scatenano in acrobazie incredibili, che sfruttano tutto ciò che li circonda per numeri mozzafiato: tavoli, sedie, dischi musicali, bandiere… persino i passaggi a livello! Uno spettacolo acrobatico comico musicale, con una colonna sonora indimenticabile (da Glenn Miller a Keith Emerson, da Chubby Checker a Elvis Presley, passando per Aretha Franklin) che accompagna un repertorio dinamico e divertente fatto di piramidi umane, salti mortali, esercizi con la corda, numeri col fuoco e molto altro!
Ma i Black Blues Brothers sono anche “figli” di un progetto virtuoso di aggregazione ed emancipazione, Sarakasi, un trust di circo sociale, fondato a Nairobi dall’alto funzionario Onu Rudy van Dijck e da sua moglie Marion Op het Veld, che opera nelle situazioni difficili e nelle periferie dell’Africa Orientale. Da ciò scaturisce una serata di sana leggerezza e allegria in compagnia della vitalità dei Black Blues Brothers. Lo spettacolo è scritto e diretto da Alexander Sunny con Bilal Musa Huka, Rashid Amini Kulembwa, Seif Mohamed Mlevi, Mohamed Salim Mwakidudu e Peter Mnyamosi Obunde. Le coreografie sono di Electra Preisner e Ahara Bischoff.

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E oggi riparte l’attività dell’Ute

Questo pomeriggio, alle 15.30, si apre la seconda parte del 43° anno accademico dell’Università della Terza Età di Pordenone con la prolusione della giornalista Vera Martinella (nella foto), che affronterà il tema “Salute a rischio bufale: come contrastarle? Strategie da usare insieme per arginarle”. Il primo corso proposto dall’Ute sarà dedicato, invece, al Vangelo secondo Giovanni, da domani, a cura di don Orioldo Marson. Venerdì 10 seguirà il corso di Filosofia e poesia con Sergio Chiarotto. Da martedì 14 si parlerà di “Sviluppo sostenibile e consumo consapevole”, mentre mercoledì 22 si aprirà il corso “Nuove prospettive sul mondo”. (www.centroculturapordenone.it/ute).

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Il Verdi propone a gennaio anche due appuntamenti per celebrare il nuovo anno a partire, lunedì 13 gennaio, da un imperdibile evento musicale che ci fa immergere nelle atmosfere incantate dei saloni dorati della Vienna di fine Ottocento: sul palco, per il suo debutto pordenonese, l’Orchestra des Champs-Elysées con il suo direttore Philippe Herreweghe e la sublime voce di Alina Wunderlin che ci incanteranno con un grande Concerto di inizio anno con celebri valzer viennesi, da Strauss alle operette di Lehár. Per il primo appuntamento del 2025 con la grande Danza, atteso mercoledì 29 gennaio sul palco del Verdi il balletto Alles Walzer, firmato dal coreografo Renato Zanella con Sara Renda, già étoile Opera national di Bordeaux, Alessio Rezza, l’étoile del Teatro dell’Opera di Roma e la Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato: un corale invito alla danza che attraversa la dinamica e la dolce poesia dei valzer viennesi. sulle musiche di Johann Strauss. La sezione Nuove Scritture apre il programma prosa il 23 gennaio il pluripremiato Overload, sull’inquietante rapporto tra mondo reale e realtà virtuale in tempi di bombardamento mediatico. Il primo mese del nuovo anno sarà suggellato un evento d’eccezione con la presenza, venerdì 31 gennaio, di un vero e proprio idolo del web: con il suo “Cantami d’amore”, lo studente classe 2004 Edoardo Prati, definito “il Barbero di TikTok”, porta sul palcoscenico la naturalezza del suo viaggio tra le pagine più belle della letteratura, della musica e della poesia, da Lucrezio a Battiato.

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In copertina e all’interno belle immagini dello spettacolo dei Black Blues Brothers.

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