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Passata la grande festa per la consegna del Premio Terzani di ieri sera al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ecco il gran finale di vicino/lontano. Dopo i vari incontri della mattinaata, la geopolitica torna in prima linea con il politologo della Sorbona Manlio Graziano, l’antropologa brasiliana Paula Montero, il docente di Geografia economica della Sapienza Jean-Léonard Touadi e il sinologo Maurizio Scarpari, moderati da Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico del festival, che affronteranno il complesso tema della: “Crisi delle civiltà e disordine del mondo”, alle 17 nella Chiesa di San Francesco.

Jvan Moda

In due appuntamenti cruciali, Il festival indaga anche un nodo diventato ormai ineludibile come il calo della natalità e il progressivo invecchiamento della popolazione nel mondo occidentale: se ne discute in “Inverno demografico. Un destino ineluttabile?”, alle 11.30 nella Chiesa di San Francesco, con il sociologo Stefano Allievi e il professore di Demografia e rettore dell’Università Bocconi Francesco Billari, moderati da Danilo De Biasio, direttore del Festival e della Fondazione Diritti Umani di Milano. Ed è proprio a questo tema che fa riferimento l’evento finale del festival 2024, con uno sguardo rivolto al futuro. Torna infatti a vicino/lontano un vincitore del Premio Terzani, il giornalista e scrittore Fabrizio Gatti, insignito del riconoscimento nel 2008: alle 20.30, nella chiesa di San Francesco, chiuderà il percorso di riflessioni di questa edizione con un racconto-reading dal titolo “Chi abiterà l’Italia dopo di noi?”. Tutti sanno che la domanda non è più fantascienza poiché l’inverno demografico comincia a gelare le nostre attività. I pochi giovani sono già partiti da un pezzo. Restano gli anziani, ma senza più servizi a portata di mano e senza più bambini intorno. E in Italia dieci milioni di abitazioni sono vuote. Fabrizio Gatti ci suggerisce una prospettiva e forse una risposta, ripercorrendo per il pubblico del festival le rotte della sua vita di giornalista, restituendo racconti, immagini e letture tratte dalle sue inchieste su Today.it e dai suoi bestseller: Bilal e Nato sul confine.
Tra le numerose proposte della giornata, da ricordare anche un regalo in musica per il ventesimo compleanno di vicino/lontano, con il concerto-omaggio del cantautore e polistrumentista Jvan Moda, alle 21.30 all’Oratorio del Cristo, accompagnato da Pietro Sponton, Paolo Paron, Nicolas Nicoletti e Alessandro Larocca. Cantautore polistrumentista con esperienze musicali a livello internazionale, Jvan Moda ha pubblicato diversi dischi sia come solista che con le band Kosovni Odpadki, Playa Desnuda, Pantan. Il suo è un cantautorato venato di rock, che si guarda dentro pur non smettendo mai di tenere aperta una finestra sul mondo. Il 2024 è per lui l’anno del ritorno al suo progetto solista. In occasione della 20esima edizione di vicino/lontano, dedica un omaggio al festival, nella sua serata conclusiva: si esibisce proponendo la sua recentissima produzione, supportato da una band di musicisti e collaudati compagni di viaggio.

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In copertina, piazza Libertà il “cuore” di Udine: la città oggi saluta Vicino/lontano.

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