Views: 4
Oggi a Mittelfest sarà un giovedì di lieti ritorni: quello di Moni Ovadia, che alle 21.30 porterà in scena in Piazza Duomo “Senza Confini. Ebrei e zingari”, un recital che riporta alla luce il suo celebre lavoro in una nuova vibrante musicalità. Con il suo caratteristico stile inconfondibile, Moni Ovadia offrirà un’intensa performance di canti, musiche e storie rom, sinti ed ebraiche, che mettono in luce le radici condivise di questi popoli perseguitati. La sua esibizione è un potente appello contro i conformismi e le ingiustizie, una dichiarazione appassionata della non negoziabilità della libertà e della dignità umana.
Atteso ritorno anche quello del pluripremiato pianista Alexander Gadjiev, ambasciatore di Go!2025 e artista residente a Mittelfest, che alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco con “Romantico Disordine” guiderà giovani pianisti da ogni angolo del mondo in una masterclass musicale che attraversa gli slanci e le vertigini del Romanticismo.
Alle ore 18, suonerà invece un altro tipo di musica: quella dei Kernfusion Quartett che, in prima nazionale, nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti, percorreranno un viaggio tra swing tradizionale, classici della fusion anni ’80 e paesaggi sonori elettronici. Continuano anche i laboratori di Circo all’InCirca allo chapiteau del Parco della Lesa: ore 17, il workshop “Un Ordinato Disordine” è dedicato ai bambini dai 5 ai 9 anni.
Alexander Gadjiev
Kernfusion Quartett
IL PROGRAMMA
DEL 25 LUGLIO
Ore 17 – UN ORDINATO DISORDINE di Circo All’InCirca – workshop, Italia – Chapiteau al Parco della Lesa
Nel variopinto carrozzone del circo, disordine e disciplina si confondono. È proprio dalla costante tensione tra ordine e caos che scaturisce il senso più profondo di questa disciplina. Tradotta in chiave pedagogica, questa tensione diviene la base per un’attività dove la regola non soffoca la creatività e, viceversa, l’entusiasmo ludico riconosce l’esistenza della regola come sua fondamentale premessa. Il laboratorio farà sperimentare ai bambini le principali tecniche circensi con giochi di gruppo ispirati agli studi di psicomotricità. Ingresso gratuito con iscrizione obbligatoria. Dai 5 ai 9 anni.
Ore 18 – KERNFUSION del Kernfusion Quartett – musica – prima nazionale – Chiesa di Santa Maria dei Battuti
Una fusione nucleare musicale, una fonte di energia dirompente che si espande su tutta la platea: sono i Kernfusion. Brucianti e veloci linee all’unisono, ritmi hip-hop e melodie affilate riempiono l’aria e guidano l’ascoltatore in un viaggio interstellare attraverso l’universo elettrico di quattro giovani musicisti della Carinzia. Insieme fin dai tempi della scuola, i Kernfusion presentano a Mittelfest il loro primo album, dove da ogni nota traspaiono la freschezza del loro talento e il profondo legame che li lega dopo più di sette anni di attività. Non sorprendetevi quando elementi di musica swing tradizionale, classici della fusion anni ’80 e paesaggi sonori elettronici si mescoleranno e un irresistibile desiderio di muovervi comincerà ad attraversarvi il corpo.
Ore 19.30 – ROMANTICO DISORDINE di IMAGO SLOVENIAE/ALEXANDER GADJIEV – musica – Chiesa di San Francesco
Giovani pianisti da ogni angolo del mondo, guidati in una masterclass dal pluripremiato pianista Alexander Gadjiev, ambasciatore di GO!2025 e artista residente a Mittelfest: un viaggio musicale attraverso gli slanci e le vertigini del Romanticismo. È un’epoca scossa da sublime terrore e virtuosismo tecnico, Sturm und Drang e culto del genio; è un periodo musicale irrequieto e mobile, che cela intuizioni e improvvisazioni pianistiche al di là degli stereotipi fissi con cui spesso l’abbiamo etichettato. I giovani talenti del pianoforte, sotto la guida del maestro Gadjiev, ci immergeranno in un clima di struggenti conflitti con la natura e di esaltazione della potenza tecnica dell’uomo, tra raffinatezze, insospettabili improvvisi, stravolgimenti sentimentali e ordinatissimo caos.
Ore 21.30 – SENZA CONFINI ebrei e zingari di MONI OVADIA – teatro – Piazza Duomo
Gli ebrei e il popolo degli “uomini” hanno condiviso per secoli lo stesso destino di persecuzione. Popoli in tutto e per tutto, ma senza burocrazie, eserciti, polizie, sospesi a cavallo dei confini. Ebrei e zingari è un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio. Musica e teatro civile per scardinare i conformismi e proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni essere umano. Moni Ovadia torna a Mittelfest con un suo storico lavoro che ci racconta di umanità errante in un tempo in preda a ribaltamenti e caos. «Noi ebrei» scrive Moni Ovadia, «abbiamo il dovere di alzare la voce contro la persecuzione di rom e di sinti, dobbiamo denunciare come malvagia e perversa l’esibizione dell’amicizia verso gli ebrei quando viene usata per legittimare la mano libera contro i nostri fratelli “uomini” e contro ogni minoranza o alterità. Ebrei e zingari è il nostro piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo».
—^—
In copertina, Moni Ovadia in una immagine di Maria Pia Ballarino.