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(g.l.) “In dialogo con l’arte. Elio Ciol e i grandi artisti da Giotto a Chagall” è il titolo della mostra, inaugurata ieri nell’ex municipio di Casarsa della Delizia e dedicata al grande fotografo concittadino che il 3 marzo scorso ha compiuto 95 anni, portati meravigliosamente bene. Si tratta di una splendida raccolta di una ottantina di fotografie nelle quali Ciol ritrae opere d’arte di ogni periodo. La esposizione allestita nella sua Casarsa rende omaggio a un illustre professionista del clic cha ha allestito nella sua lunga attività – che peraltro continua in barba all’anagrafe – la bellezza di 175 mostre personali – oltre cento, invece, quelle collettive – e sue opere sono presenti nei principali musei del pianeta, puntando il suo obiettivo sulle meraviglie dell’archeologia, della pittura e della scultura italiane ed europee.


La mostra, con ingresso libero, potrà essere visitata fino al 30 giugno prossimo e sarà una delle proposte più qualificate della ormai imminente Sagra del vino che richiama ogni anno nella cittadina della Delizia migliaia di persone. La rassegna è stata organizzata dal Comune di Casarsa con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia proprio per festeggiare i 95 anni di uno fra i più autorevoli maestri della fotografia, che a Casarsa è nato e tuttora vive, proponendo un affascinante viaggio dall’antica scultura italica in terracotta alle statue e rilievi di Donatello; dagli affreschi di Giotto a quelli del Pordenone e di Giambattista Tiepolo; dai mosaici paleocristiani di Aquileia a quelli della Basilica di San Marco a Venezia, fino alle vetrate di Marc Chagall per la Cattedrale di Metz. Curatore della mostra e del catalogo è Fulvio Dell’Agnese il quale ha beneficiato della collaborazione di Stefano Ciol, figlio dell’artista.
Come detto, Elio Ciol è nato a Casarsa della Delizia nel 1929. Ha iniziato giovanissimo a lavorare nel laboratorio del padre, acquisendo esperienza tecnica ed elaborando un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre stato alla ricerca di nuove dimensioni espressive. Dal 1955 al 1960 ha partecipato all’attività del circolo fotografico “La Gondola” di Venezia e nel 1962 ha partecipato come fotografo di scena al film “Gli Ultimi” di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L’anno dopo, 1963, a Milano, ha collaborato con Luigi Crocenzi alla realizzazione della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il linguaggio delle immagini. Ciol è stato anche un cantore appassionato di quella incorrotta civiltà contadina del Friuli raccontata da Pier Paolo Pasolini, del quale giovanissimo diventò il fotografo ufficiale. Ha esposto in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Sue fotografie sono presenti in collezioni private e in istituzioni pubbliche, in Italia e nel mondo. Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività. Nel dicembre 2001 il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts and Leisure. Collabora con importanti case editrici. Ha contribuito alla realizzazione di oltre duecento volumi. Per tutta la vita Elio Ciol ha scritto con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario fotografico, raccontando le sue esperienze anche in numerosi libri fotografici. E ora questa bellissima mostra che la sua Casarsa ha voluto dedicargli per coronare una carriera davvero invidiabile già entrata nella storia dell’arte del Friuli Venezia Giulia, ma anche d’Italia e del mondo intero.Compie 95 anni il 3 marzo Elio Ciol, uno tra i più noti fotografi delle meraviglie dell’archeologia, della pittura e della scultura italiane ed europee, e uno fra gli ultimi maestri italiani della fotografia: 175 le mostre personali realizzate, in Italia e nel mondo, 129 quelle collettive.


“Con questa rassegna – ha affermato il sindaco Claudio Colussi – proseguiamo il nostro personale omaggio, come comunità casarsese, al maestro. Questa volta al centro del racconto ci sono le opere di alcuni tra i più grandi artisti al mondo: grazie alla sua sensibilità e alla vocazione di testimone del reale, Ciol ci permetterà di avvicinarci a esse con una mediazione che però è allo stesso a sua volta forma d’arte”. Il Comune gli rese omaggio già nel 2021 con la grande mostra “Respiri di viaggio”, mentre due anni prima era stata la Regione Fvg, in occasione dei novant’anni, a omaggiare il maestro con una grande mostra fotografica nell’aula consiliare di piazza Oberdan a Trieste.

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In copertina, il fotografo-artista Elio Ciol e all’interno un momento dell’inaugurazione della mostra (foto Il Popolo); qui sopra, con il figlio Stefano e il presidente della Pro Casarsa, Antonio Tesolin (da Facebook).

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